Viaggi Mare a Settembre, rilassati davvero e spendi meno by Roberta 5 Settembre 2021 written by Roberta Tempo di lettura 5 minuti Che brutto andare al mare a Settembre, non trovi? Le spiagge sono così vuote, senza schiamazzi e bambini che ti corrono intorno urlanti e grondanti, che ski..! E che dire delle offerte? Proprio quest’anno che volevo spendere di più. Sto scherzando naturalmente! Se sei tra le persone così fortunate da poter posticipare le ferie a Settembre o se hai ancora la possibilità di ritardare il rientro al lavoro, voglio darti qualche consiglio sulle destinazioni migliori in Italia per poter fare ancora bagni memorabili e godere di spiagge che finalmente hanno ritrovato la pace dopo la tempesta d’Agosto. Seguimi fino alla fine se vuoi scoprire alcune chicche e perché se ti venisse il desiderio improvviso puoi sempre contattarmi per sapere quali sono le offerte mare settembre. Non mancano mai! Se decidi scrivimi utilizzando il form qui sotto. Liguria Non ho alcun dubbio nel consigliarti la Liguria a Settembre perché ci vivo e se in gran parte d’Italia la mattina bisogna mettere il giacchino, qui i bagni li facciamo anche a Ottobre, garantito! così come è garantito che prima di Novembre inoltrato non accendiamo il riscaldamento. Cinque Terre, Porto Venere Perché non approfittare per andare alle Cinque Terre? Una destinazione top in tutti i sensi, dove ahimè non posso garantire promozioni o sconti (non li fanno quasi mai :-P) e a dirla tutta, non sono neanche mai deserte ma è il momento migliore per godere di questo angolo di paradiso. Tra l’altro quest’anno, se ce fosse stato bisogno, sono salite agli onori della cronaca grazie a “LUCA” il nuovo film della Pixar. Monterosso è l’unico paese delle Cinque Terre a possedere una spiaggia con qualche piccolo ciottolo proprio lungo l’accesso all’acqua, caratteristico qui in Liguria. In alternativa basta spostarsi un poco. In un’ora si arriva a Portofino e alla bellissima Baia di Paraggi, la 3° tra le 10 spiagge più belle della Liguria. Toscana Isola d’Elba, Isola del Giglio, Capraia L’Isola d’Elba, tra le coste della Toscana e la Corsica, è una destinazione perfetta per il relax e per riconnettersi con la natura, così come tutto l’ arcipelago di cui fanno parte anche l’isola del Giglio, Capraia, Montecristo, Pianosa, Giannutri e Gorgona. In fondo deve esserci del vero nella leggenda che le vuole perle marine che Venere perse e che il mare trasformò in isole no? All’Isola d’Elba le spiagge sono tante e tutte diverse, c’è solo l’imbarazzo della scelta tra sabbia dorata, sabbia nera, sassolini o scogli e l’acqua del mare come sai è ben più calda che a Giugno di solito. La baia di Cavoli La spiaggia di Fetovaia All’Isola del Giglio ci sono quattro spiagge principali. La più grande è la spiaggia del Campese mentre le altre tre sono più piccoline e sono la spiaggia delle Caldane (raggiungibile via mare o a piedi attraverso un sentiero), la spiaggia delle Cannelle e la spiaggia dell’Arenella. Puglia Salento offerte mare Settembre Ah le Maldive del Salento! Eh che gli vuoi dire? Se c’è una destinazione che d’estate è presa d’assalto, questa è la Puglia e a seguire la Sardegna. Con tutte le ragioni direi. Poi volendo si riesce anche a trovare qualche spiaggia un pochino meno affollata anche in stagione, basta sapere a chi chiedere e io, modestamente, lo so. Si perché, detto tra noi, la mia coach per il blog, Sabrina Barbante, è un’affermata travel blogger ed è anche pugliese! quindi se non lo sa lei…. potete leggerla anche voi su In my suitcase Ma torniamo al Salento e al fatto che Settembre è senza dubbio il momento migliore per godere di questa magnifica zona a prezzi più bassi di quelli di Agosto, e come sempre puoi contattarmi per conoscere le offerte mare Settembre. La spiaggia di Porto Cesareo Tra le spiagge più famose Baia dei Turchi, Porto Cesareo, Punta Prosciutto, Pescoluse e Porto Selvaggio. Tra Punta Prosciutto e Torre Colimena ci sono dei sentieri non segnalati che portano a delle spiagge all’interno di piccole insenature naturali poco frequentate anche in estate di cui vi parlavo prima, e sono la spiaggia di Punta Pappagallo e la spiaggia di Punta Cacata. Calabria Tropea, Isole Eolie – offerte mare Settembre Santuario di Santa Maria dell’ Isola – Tropea In Calabria il mare è caldo e limpido e Settembre è il mese perfetto per andare alla scoperta della meravigliosa Costa degli Dei e anche per andare a visitare le Isole Eolie che d’estate sono prese letteralmente d’assalto, specialmente in queste ultime due. Da Tropea partono i traghetti diretti alle isole anche solo per fare un’escursione di una giornata. Tropea ribattezzata “perla del Tirreno” quest’anno è stata proclamata Borgo dei Borghi 2021. Sicilia Lampedusa – offerte mare Settembre Spiaggia dei coniglia – Lampedusa La sua posizione le garantisce un clima meraviglioso e un’estate prolungata con temperature ottimali, meno folla e offerte mare settembre molto interessanti. Da non perdere assolutamente la visita dell’ isolotto dei conigli e la sua famosissima spiaggia, decretata da molti come la Spiaggia più bella del Mondo! Ti consiglio anche di fare tutta la strada panoramica dell’isola per un’ulteriore esperienza da ricordare. La Sicilia ha bellissime spiagge un po’ in tutta l’isola, potresti approfittare anche per visitare e gustare prelibatezze rinomate in tutto il mondo! Devi solo scegliere se la costa orientale o la costa occidentale, considera anche che aeroporti come Catania e Palermo sono serviti da compagnie low cost con voli diretti dai principali hub italiani. Le offerte sono sempre in aggiornamento a seconda delle disponibilità. Ci sono offerte mare settembre anche su altre destinazioni in Italia e in Europa. Questo è il motivo per cui ho preferito non inserirle nell’articolo, sarebbero state vecchie nel giro di un giorno, due massimo. Scrivimi usando il form per saperle in tempo reale. 0 FacebookTwitterPinterestEmail
ViaggiWhat Women Want Foliage in Liguria, emozionarsi in autunno by Roberta 23 Agosto 2021 written by Roberta Tempo di lettura 6 minuti I colori d’autunno trasformano ogni panorama rendendolo magico. Giallo, arancione, rosso, ocra e tutte le sfumature calde che sanno prendere querce larici, faggi e betulle, lasciano senza fiato. I colori d’autunno sono pura poesia. “Di tutte le stagioni, l’autunno è quella che offre di più all’uomo e chiede di meno”Hal Borland Si probabilmente sono di parte essendo nata in autunno, ma credo davvero che sia la stagione più bella in assoluto. Sono finite le giornate troppo afose e le temperature sono perfette per godersi una bella vacanza e addirittura al mare l’acqua è più calda che in primavera. Anche la luce è meno abbagliante e proprio per questo ho sempre pensato che fosse una stagione più riflessiva e meno stressante. E ultimo ma non ultimo, la tranquillità e la pace che regnano in ogni angolo sono veramente apprezzabili dopo le frenesie estive, ma naturalmente questo è il mio pensiero e menomale che non possiamo decidere noi altrimenti sarebbe un disastro! Personalmente farei 3 mesi di autunno e uno di primavera 😛 di equinozio, fotografie e passeggiate rigeneranti Foliage in Liguria Ma veniamo al motivo per cui ho deciso di scrivere questo articolo. Quest’anno (2021) sarà il 22 Settembre il giorno dell’equinozio d’autunno. La parola equinozio deriva dal latino e tradotta significa notte uguale al giorno (per durata). Ma sicuramente molto prima inizieremo a vedere in ogni dove fotografie di paesaggi autunnali, di boschi colorati a perdita d’occhio, tappeti di foglie e tazze di tisane fumanti senza dimenticare castagne matte, funghi e tartufi, ma sto divagando. Così ho pensato: “E se ha voglia di scattare qualche fotografia? (anche io ci sto pensando) oppure vuole farsi un week-end fuori porta (ci sono tante feste e sagre in quel periodo) o anche solo una passeggiata rigenerante nella natura?” Tra l’altro ho letto di recente, non ricordo dove però, che secondo alcuni recenti studi scientifici, passeggiare nella natura porta ad una riduzione degli stati d’ansia, ad un miglioramento della qualità del sonno e pare anche che faccia vivere più a lungo. Quindi, che fai ancora lì? Da qui è nata l’idea di scrivere questo articolo. Ma mentre facevo una ricerca accurata sui luoghi del foliage in Italia, mi sono resa conto che sulla mia regione, la Liguria, c’erano importanti lacune. Si intendo che si parla sempre dei soliti posti che sono meravigliosi per carità, ma non si fa mai neanche un accenno ad altri luoghi che non hanno nulla da invidiare ai più blasonati. Così ho deciso di parlarne io, rimandando per forza di cose l’articolo sui posti più belli in Italia dove ammirare il foliage, ma non è detto che non lo faccia eh! Dai allora, sei curiosa? Andiamo… Dove ammirare il foliage in Liguria Anche in Liguria si sta diffondendo il turismo legato al foliage e sono molti i luoghi già conosciuti proprio per la loro bellezza quando esplodono nei colori dell’autunno. Ma inizierò con il raccontarti quelli meno conosciuti e parto dalla mia provincia Imperia, al confine con la Francia. Imperia, oltre Sanremo c’è di più Foliage a Imperia Della Liguria vengono citati sempre gli stessi posti che per carità sono stupendi, ma la zona di ponente (dove abito io per intenderci) viene spesso dimenticata quando invece ha delle bellissime zone da visitare e anche nel momento del foliage i colori dell’autunno sanno regalare emozioni speciali. Valle Argentina Perché, concedetemi un piccolo sfogo, la provincia di Imperia, non è solo Sanremo con il Festival della Canzone e Taggia patria della famosa oliva taggiasca, anche se entrambi godono di parecchia fama. Ad esempio, sai che nell’ entroterra della Valle Argentina, proprio alle spalle di Taggia, c’è Triora il Paese delle Streghe, se vuoi conoscere la sua storia e perché si viene definito così ho scritto un articolo in cui ne parlo approfonditamente. Lo trovi qui “Triora, il paese delle Streghe“ Tutta la Valle Argentina con i suoi paesi tra cui Badalucco, che proprio quest’anno ha ricevuto la Bandiera Arancione dal Touring Club 2021, lungo a strada che si inerpica a tornanti, fiancheggiata da castagni e ulivi è un meraviglioso dipinto in autunno con i caldi colori del foliage. Val Nervia Un altro borgo Bandiera Arancione del Touring Club si trova nella Val Nervia ed è Apricale. Un paese baciato dal sole (il suo nome vuol dire proprio soleggiato). Apricale insieme a Dolceacqua sono sempre stati due borghi amati e frequentati dagli artisti. Claude Monet dipinse Dolceacqua in quattro sue tele, ritraendo il castello dei Doria e il Ponte Vecchio. Ora immaginati un week end ad Ottobre nella Val Nervia, tra colori d’autunno, un bel piatto di pansotti e magari un buon bicchiere di Rossese di Dolceacqua D.O.C. non mi viene in mente di meglio. Ah! Invece me ne stavo dimenticando un pezzo. Ad Apricale devi assolutamente assaggiare le pansarole con lo zabaione caldo, una delizia che non si può descrivere. E adesso possiamo elencare anche i luoghi liguri più famosi per ammirare il foliage 😛 Valle Arroscia Il Parco delle Alpi Liguri è un’area naturale protetta dalla Regione, dove si conserva una grande biodiversità di piante. La più estesa faggeta della Liguria si trova nel bosco di Rezzo sul Monte Monega. In autunno è una vera meraviglia che è possibile visitare anche con escursioni guidate. Savona Foliage a Savona Altopiano delle Manie – Finale Ligure L’Altopiano delle Manie si estende nell’entroterra tra Finale Ligure e Spotorno ed è una vera e propria terrazza sul mare ad un’altitudine di 285 metri s.l.m. Possiede una rete di sentieri molto vasta, percorribili sia a piedi facendo trekking o nordic walking che in mountain bike. Sono paesaggi autunnali molto suggestivi tra boschi di lecci e castagni ma la meraviglia è completa potendo ammirare anche i vigneti coltivati sui terrazzamenti (chiamati fasce) a picco sul mare. Genova Parco Beigua Il Parco Naturale regionale del Beigua si trova in realtà a cavallo tra le province di Savona e Genova, sull’Appennino Ligure Occidentale. Il Beigua ha un’altitudine di 1287 metri s.l.m. e tutto intorno si snodano innumerevoli percorsi, tra cui uno ad anello, dove poter ammirare in autunno una tavolozza di colori che è uno stupore per gli occhi. L’escursione ad anello parte dal comune di Sassello, che merita una visita anche per assaggiare i famosissimi amaretti morbidi, per arrivare a Pratorotondo (Cogoleto). Valfontanabuona Nella Valfontanabuona si tratta di un foliage particolare. Qui il giallo e il rosso delle foglie lo troviamo nelle vigne di un vitigno autoctono quasi dimenticato, lo Scimiscià. La Spezia Parco Montemarcello – Magra – Vara Il Parco Montemarcello è un’area naturale protetta che si trova nella provincia della Spezia e che comprende il promontorio del Caprione, il fiume Magra e il fiume Vara. E’ un parco particolarmente indicato nel momento del foliage per la grande presenza di querce roverelle e cerri. Parco Regionale di Porto Venere Il Parco Naturale di Porto Venere ha un territorio a macchia mediterranea che verso l’entroterra vede lecci, pini e querce ed è quindi un luogo dove andare a colpo sicuro se si cercano i colori d’autunno. Parco delle Cinque Terre Le Cinque Terre, nella Riviera Ligure di Levante, sono famose a livello internazionale. Qui si trova il Parco Nazionale delle Cinque Terre, una rete di sentieri che in passato erano l’unico mezzo di collegamento tra i vari borghi a parte via mare naturalmente. Passeggiando nella natura a ridosso del mare, si possono ammirare arbusti di macchia mediterranea tra cui ginestre, rosmarino, timo ed elicriso, per poi incontrare salendo ginepri, lecci, sugheri fino ai pini marittimi e al Pino d’Aleppo. Essendo così vicini al mare non mancano però neanche ulivi, limoni e viti, e i bellissimi colori d’autunno in contrasto con il blu del mare ti riempiranno gli occhi di meraviglia. 0 FacebookTwitterPinterestEmail
Viaggi Sicilia Occidentale, itinerario ed esperienze by Roberta 3 Agosto 2021 written by Roberta Tempo di lettura 9 minuti Un itinerario che ti porterà a conoscere la Sicilia Occidentale e i suoi tesori. In questo articolo voglio proporti un itinerario on the road, con alcune esperienze che possono arricchire il tuo viaggio in Sicilia Occidentale. E’ un itinerario di 8 giorni e 7 notti che ho già venduto, ed i miei clienti ne sono stati entusiasti. Puoi prendere spunto oppure affidarti a me e alla mia agenzia per la realizzazione e l’assistenza e godere solo del piacere del viaggio senza preoccuparti di nulla. Utilizza questo modulo per avere maggiori informazioni e un preventivo per le tue vacanze, gratuito, su misura e senza impegno. Se sei interessato ad un viaggio nel lato Orientale della Sicilia leggi Sicilia Orientale: cosa vedere tra barocco, natura e sapori. Sicilia occidentale, come arrivare L’aeroporto di arrivo per questo itinerario in Sicilia occidentale è quello di Palermo. Ci sono molte compagnie che offrono voli diretti per la Sicilia dai principali aeroporti italiani. Tuttavia il mio consiglio, data anche la situazione attuale, è quello di affidarti ad un consulente come me o ad un’agenzia di viaggi che creerà un pacchetto turistico, piuttosto che acquistare da sola i singoli servizi. Solo in questo modo potrai avere la certezza che in qualunque momento e qualsiasi cosa accada, sarai assistita e avrai i servizi garantiti. Sicilia occidentale, come muoversi Hai mai pensato quanti vantaggi possa offrire il noleggio di un’auto elettrica per muoversi incittà? Le city car sono il mezzo ideale, più economico e più confortevole per superare lelimitazioni delle zone a traffico limitato (ZTL). Ecco perché per questa proposta ho pensato ad un’auto elettrica: risparmierai sul carburante, ridurrai il rischio di multe in zone non consentite alle auto con diversa alimentazione e farai una scelta consapevole in favore dell’ambiente. Palermo Arabo Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale Patrimonio Unesco dal 2015 Un eccezionale valore universale come esempio di convivenza tra componenti culturali diverse per provenienza storica e geografica. Questa è stata la motivazione alla base del riconoscimento dell’itinerario storico – artistico arabo normanno a Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Negli anni in cui in Sicilia fiorivano la cultura e la civiltà araba, la conquista dell’isola da parte dei Normanni ( nel 1061) determinò la fusione delle due culture religiose e artistiche. Il secolo successivo, grazie alla pacifica convivenza delle due etnie, vide un grande sviluppo sociale ed artistico. Qui trovi un approfondimento. La Palermo Unesco conta così 3 chiese, 3 cattedrali, 2 palazzi e un ponte che entrano di diritto a far parte dell’itinerario e delle esperienze di visita della Sicilia Occidentale. La Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio detta anche della “Martorana” che conserva i più bei mosaici bizantini di Palermo, la Chiesa di San Cataldo con le sue cupolette rosse di ispirazione araba e la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, un’autentica oasi di pace nel traffico della città. Piazza Bellini con la Chiesa della Martorana e la Chiesa di San Cataldo La Cattedrale di Palermo, il Duomo di Monreale e il Duomo di Cefalù. Cattedrale di PalermoDuomo di Monreale Il Palazzo Reale o “Palazzo dei Normanni” con terrazza, loggiati e giardini e la splendida Cappella Palatina e il Palazzo della Zisa “La Splendida” oggi sede del Museo di Arte Islamica. Palazzo dei NormanniPalazzo della Zisa Il Ponte dell’Ammiraglio con le sue 12 arcate capaci di resistere all’alluvione del 1931. Ponte dell’Ammiraglio Itinerario Sicilia occidentale 1° giorno Arrivo a Palermo dove ho previsto una sosta di 3 notti. Per il giorno di arrivo non sono previste visite, non avendo certezza dell’orario del volo. All’arrivo in aeroporto , dopo aver ritirato i bagagli, potrai ritirare l’auto a noleggio. A Palermo potrai vivere la prima esperienza della vacanza perché per il pernottamento ho pensato ad una dimora storica, la dimora del Gattopardo, Villa Lampedusa. Villa Lampedusa – Palermo Villa Lampedusa dista 25 km dall’aeroporto di Palermo e a soli 20 minuti di auto dal centro della città. La visita di Palermo è prevista per l’indomani pomeriggio con guida locale. Monreale 2° giorno Monreale è sede di una delle chiese più belle al mondo. Dopo Santa Sofia, a Istanbul, è la più grande opera musiva bizantina al mondo. La parola “mosaico” deriva dal greco e significa “opera paziente, degna delle Muse”. Il suo Duomo proclamato “l’ottava meraviglia del mondo”, vanta anche uno splendido chiostro in stile arabo-normanno, con le sue 228 colonne tutte una diversa dall’altra. Alcune tortili, altre dritte, alcune intagliate con arabeschi, altre ornate con intarsi a mosaico. Un capolavoro di arte, scultura e intarsi in pietre semipreziose. Il chiostro dei Benedettini di Monreale Palermo Il pomeriggio è interamente dedicato alla visita di Palermo con una guida locale autorizzata, per la durata di 4 ore. Palermo è una città ricca di storia e di arte. Durante la visita potrai ammirare i suoi edifici, le sue cupole in stile arabo e i suoi mercati vivaci e colorati. A dominare è sicuramente il barocco ma c’è una profusione di diversi stili architettonici che riflettono il passato multiculturale della città. Visiterai il celebre Palazzo dei Normanni e la sua Cappella Palatina, mirabile esempio di come culture e religioni apparentemente incompatibili possano coesistere: per la sua realizzazione Ruggero II impiegò lavoratori bizantini, musulmani e latini. La splendida Cappella Palatina – Palazzo dei Normanni – Palermo Potrai ammirare il Teatro Massimo e Piazza Pretoria conosciuta come Piazza della Vergogna per via della nudità delle statue che la adornano. Durante il pomeriggio, è prevista una sosta gastronomica in una focacceria storica per far propri anche i sapori tipici di Sicilia, e non sarà l’unica degustazione! Castelbuono – Cefalù 3° giorno La mattina è dedicata alla visita di Castelbuono, un comune a pochi km dal mare, nella Valle delle Madonie, reso famoso per la Manna. Questo prodotto deriva dalle secrezioni ottenute a seguito di incisioni sulla corteccia di alcuni alberi. Le uniche coltivazioni riconosciute in Italia e nel mondo sono quelle della Valle delle Madonie, nei comuni di Castelbuono e Pollina. La città giace ai piedi del Castello di Ventimiglia, famiglia nobile che regnò qui tra il XIV e il XVI secolo. Il Castello è stato anche il set del famoso film “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore. Cefalù è un’incantevole cittadina medievale situata sulla costa settentrionale della Sicilia. Cefalù offre una rara combinazione di attrazioni turistiche. Una delle spiagge più belle dell’isola affiancata da uno dei più grandi capolavori architettonici arabo-normanni, il suo Duomo. Il Duomo du Cefalù Patrimonio Unescola spiaggia di CefalùIl Duomo e la spiaggia di Cefalù Segesta – Erice 4° giorno Oggi si lascia Palermo alla volta di Segesta, una delle città più celebri per le sue origini greche. L’ambientazione del Tempio, arroccato su una collina è semplicemente meravigliosa, con il suo panorama di verdeggiante campagna che si estende fino al mare. Sulla cima di una collina vicina, il Monte Barbaro, a 400 m sul livello del mare, si trova il Teatro semi circolare. In estate viene utilizzato per concerti ed eventi. Il Teatro e il Tempio di Segesta – Sicilia occidentale Successivamente visiterai Erice, città medievale arroccata sulla cima del Monte San Giuliano, uno sperone calcareo isolato sul mare. Nonostante sia una piccola cittadina, la perfetta forma triangolare della città rende difficile l’orientamento. La vista sulla costa siciliana è spettacolare, è possibile infatti ammirare a sud ovest, Trapani e le isole Egadi e, meteo permettendo, verso est anche l’Etna. Il pernottamento è previsto nella dimora storica I Mulini Resort a Trapani. Riserva dello Zingaro – Scopello – Grotta Mangiapane 5° giorno La Riserva dello Zingaro si estende da Castellammare a San Vito Lo Capo. La Riserva dello Zingaro – Sicilia occidentale Sono 7 km di costa incontaminata che purtroppo, lo scorso 29 Agosto, è stata in parte distrutta da un incendio. E’ possibile tuttavia visitare le calette usufruendo di escursioni in barca. Nel caso quest’estate dovessero riaprire i sentieri, si tratta di una camminata di una ventina di minuti dal punto dove si lascia l’auto. Il fondale è di ciottoli e piccoli scogli, quindi si consiglia l’uso di scarpe adatte all’ingresso in acqua. Una piccola sosta nel borgo marinaro di Scopello per assaggiare il “pane cunzato” ed ammirare un paesaggio naturale bellissimo con i suoi due faraglioni sul mare non può mancare. Tappa successiva della giornata è la Grotta Mangiapane, la più grande delle nove grotte di Scurati a Custonaci, in provincia di Trapani. La Grotta Mangiapane Le Grotte di Scurati sono un antico insediamento preistorico. La Grotta Mangiapane era un rifugio per gli uomini primitivi, ma è stata abitata fino agli anni ’50 dalla famiglia Mangiapane che trasformò questo posto in un vero e proprio villaggio. Dopo un periodo di abbandono le casette furono restaurate ed ora fanno parte di un museo all’aperto dove è possibile vedere tutti gli attrezzi per la pesca e l’agricoltura usati nel passato. Marsala 6° giorno Marsala è una moderna città mediterranea, divisa tra mare e terra. Conserva numerose testimonianze delle dominazioni fenicie, arabe e normanne e un patrimonio artistico molto vasto fatto di santuari, grotte ipogee, strade sotterranee, terme e necropoli. Scoprirai il centro città con i suoi edifici, i monumenti e le imponenti chiese barocche. Nel pomeriggio ti aspetta la visita guidata alle Cantine Florio dove potrai fare una degustazione del famoso vino marsala. Il percorso inizierà davanti ai tini giganti, costruiti alla fine dell’800 ed utilizzati ancora oggi per l’affinamento del marsala. Si prosegue visitando le 3 bottaie lunghe 165 m. e intervallate da ben 104 arcate. Dopo il tour attraverso le bottaie, dove è stato ripristinato l’antico pavimento in battuto di tufo, si arriva finalmente alle sale di degustazione. Pernottamento nella dimora storica Baglio Oneto Resort. Baglio Oneto Resort Favignana – Levanzo 7° giorno Nell’itinerario della Sicilia Occidentale non può mancare una visita all’isola di Favignana, la principale delle isole Egadi. Favignana Conosciuta come “la grande farfalla” per la sua forma, Favignana è famosa per le sue baie, Cala Azzurra, Cala Rossa e Cala Rotonda che regalano scorci meravigliosi grazie alle tipiche rocce di tufo e alle innumerevoli sfumature di blu. L’antica tonnara è testimone di una fiorente industria della pesca che è ancora parte importante della vita dell’isola. Avrai anche la possibilità di visitare Levanzo. Quest’isola, con il suo minuscolo centro abitato, è solitaria e pura ed è proprio questo a renderla affascinante. L’escursione alle isole di Favignana e Levanzo sono di gruppo e sono incluse. Trapani 8° giorno Trapani Trascorrerai la mattinata nel grazioso centro città di Trapani, nota anche come la “città dalle 100 chiese” e famosa per l’artigianato del corallo. Dominata dall’impero romano e dal Regno spagnolo, rivela ancora questa fusione di culture e popoli. Partenza per l’aeroporto di Palermo. Rilascio dell’auto a noleggio. ricapitolando… I PLUS del viaggio: Escursione di gruppo in motonave a Favignana/LevanzoDegustazione di prodotti tipici siciliani: Palermo (2°giorno): degustazione di street food locale Marsala (6° giorno): visita alla cantina Florio e degustazione di viniAssistenza h24, 7 giorni su 7 (compresi sabato e domenica e festivi) La quota comprende: Pernottamenti con trattamento B&B (colazione) in hotel indicatiDegustazione di prodotti tipici siciliani: Palermo (2°giorno): degustazione di street food locale Marsala (6° giorno): visita alla cantina Florio e degustazione di viniNoleggio auto, Renault Zoe 100% full electric senza costi di ricarica aggiuntivi. 4 porte – cambio manuale – aria condizionata – Km illimitati – esonero da danni da collisione – protezione antifurto – canone per veicolo – canone per meccanico premium – tassa di circolazione – Apt Palermo Guida locale autorizzata a Palermo per 4 oreAssistenza h24, 7 giorni su 7 (compresi sabato e domenica e festivi) La quota non comprende: voli e tasse aeroportualitutti i pasti e le bevande non menzionatiAssicurazione di viaggio obbligatoria medico/bagaglio/annullamentoquota d’iscrizionecarburante e pedaggiIngressi a musei/monumenti ed eventuali siti a pagamento, da pagare in locotasse di soggiorno (ove previste)mance e spese di natura personaletutto quanto non previsto in “la quota comprende” 0 FacebookTwitterPinterestEmail
Viaggi Cosa vedere nelle Langhe in 2 giorni by Roberta 28 Luglio 2021 written by Roberta Tempo di lettura 6 minuti Le Langhe sono un territorio che avrebbe bisogno di più tempo per essere visitato, ma anche in 2 giorni puoi riuscire a vedere parecchie cose. Soprattutto si riescono a vedere tutti i luoghi o quasi che spopolano sui social, sebbene questa non sia stata l’intenzione alla base della mia breve gita fuori porta. Sono stata nelle Langhe a Giugno ed è stata la mia prima volta. Seguimi e ti racconterò tutto quello che ho fatto, con qualche spunto in più nel caso tu preferisca fare altro. Se hai già avuto modo di conoscermi tramite i social o attraverso altri articoli del blog, sai già che sono una consulente di viaggio. Se desideri avere informazioni o un programma che lasci a te solo il piacere del viaggio, puoi contattarmi, senza impegno, utilizzando il form qui sotto. Intanto se sei pronta, io partirei nel raccontarti quello che secondo me devi assolutamente vedere nelle Langhe in 2 giorni. Cosa sono le Langhe e dove si trovano Le Langhe sono una zona in territorio piemontese, a cavallo tra le province di Cuneo e Asti, caratterizzato da colline (da qui probabilmente il nome “langa” in piemontese vuol dire collina). Sono rinomate non solo per il vino e il buon cibo, ma anche per natura e borghi medievali. L’intera zona è un importante centro vinicolo di numerose varietà di vino tra cui Barolo, Nebbiolo, Barbaresco, Dolcetto d’Alba, Dolcetto di Dogliani, Barbera d’Alba e Pelaverga di Verduno. Sei meraviglie un unico sito Unesco Cosa vedere nelle Langhe in 2 giorni Nelle Langhe ci sono 5 aree vinicole ed un castello che sono state inserite, a pieno titolo a mio avviso, che sono state inseriti in un unico sito Patrimonio Unesco. Le aree vinicole sono la Langa del Barolo, le colline del Barbaresco, Nizza Monferrato e il Barbera, Canelli e l’Asti Spumante, il Monferrato degli Infernot. Il Castello di Grinzane Cavour è l’unico bene singolo inserito nel sito. Ho fatto questa premessa perché è importante saperlo, anche se negli ultimi anni si va sempre di più alla ricerca di luoghi instagrammabili. E si, l’ho fatto anche io, avevi dei dubbi? Ma ho visitato anche il Castello di Grinzane e te ne parlo qui sotto. Grinzane Cavour e il suo Castello Il Castello di Grinzane Il Castello di Grinzane Cavour è sicuramente una tappa da vedere nelle Langhe in 2 giorni. Grinzane Cavour ad una manciata di km da Barolo è sede dell’ Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba proprio nelle sale del Castello. Sono arrivata a Grinzane in tempo per l’orario di apertura del Castello, e per fortuna dal momento che il caldo mi stava già disintegrando. Prima di entrare ho fatto un giro nel vigneto ai piedi del castello. E’ un importante centro di ricerca e sperimentazione sul patrimonio viticolo piemontese nonché una delle collezioni di vitigni più ampie a livello europeo. La visita del Castello mi ha affascinato perché ho potuto ammirare molti attrezzi utilizzati in passato per coltivare i vitigni ma non solo. Il Conte di Cavour arrivò a Grinzane all’età di ventidue anni con l’intento di modernizzare e dare un forte impulso al settore enologico, ed è anche grazie a lui se sono nati i grandi vini rossi piemontesi da invecchiamento famosi oggi in tutto il mondo. Ho preparato per te un breve video della visita al Castello. di arte, colori e natura silenziosa in Langa Non potevo mancare la visita delle cappelle colorate che spopolano sui social. Non amo i luoghi must perché di solito c’è tanta gente, proprio per questo motivo sono andata in un giorno infrasettimanale. Come puoi vedere dalle fotografie ero sola, mi sono goduta l’arte, i colori e la natura “silenziosa” in questo angolo di Langa che normalmente è super affollato. La Chiesetta di Coazzolo che pace….qui divido la pace con una coccinella….. La cappella delle Brunate Queste opere sono di un inglese, David Tremlett, famoso per i suoi wall-drawing, si tratta di disegni a parete di grandi dimensioni, adattati alle misure dell’ambiente in cui vengono realizzati. Ha realizzato queste opere negli anni, infatti la Cappella delle Brunate o Cappella della Morra, è stata realizzata nel 1999, mentre la chiesetta di Coazzolo solo nel 2017. Nella cappella delle Brunate lavora insieme a lui anche Sol LeWitt che si occupa di restaurare e colorare l’esterno, mentre Tremlett si dedica alle decorazioni interne. Vicino alla chiesetta di Coazzolo, raggiungibile anche con una passeggiata a piedi, puoi trovare la famosa Vigna dei Pastelli. Ne avrai sicuramente sentito parlare, organizzano anche dei pic-nic in vigna. Questa volta non sono andata ma la prossima sicuramente. Borghi da visitare e cosa fare Neive Di piccoli borghi dove perdersi ce ne sono veramente tanti. Sono stata a Neive, uno dei Borghi più belli d’Italia. La parte medievale del paese si trova in posizione dominante su una collina e proprio per questo motivo fu scelta da nobili e ricca borghesia. Ho passeggiato per il borgo, lungo stradine acciottolate, fino alla Torre dell’orologio poi ho iniziato a sentire nell’aria un profumino di buono. Era già ora di pranzo, e questa piazzetta ha attirato la mia attenzione. Neive Barolo Barolo non ha bisogno di presentazioni essendo conosciuto per la produzione dell’omonimo vino. Qui assolutamente da non perdere c’è WiMu il Museo del vino più innovativo in Italia. Il Museo si trova all’interno del Castello Falletti nel cuore di Barolo. Ti lascio qui il link per poter vedere giorni e orari di apertura. Il Castello è il simbolo di Barolo e visitando il WiMu potrai ammirare anche il suo interno. A Barolo c’è anche un altro museo piuttosto interessante che è il Museo dei cavatappi. Aperto nel 2006 è diviso in 19 sezioni per un totale di 500 cavatappi diversi provenienti da tutto il mondo. Originale vero? Alba, cuore pulsante e capitale delle Langhe Troppo spesso lasciata indietro a favore di altri luoghi, Alba merita sicuramente una visita. E’ famosa per il tartufo (ogni anno si tiene qui la famosa fiera) ma non solo. La città è molto bella, anche lei ha le sue torri e il suo centro è gradevole e molto signorile. Ho passeggiato per le vie del centro apprezzando i tanti negozi storici in special modo quelli gastronomici. Panchine giganti nelle Langhe Big Bench Un altro must in una 2 giorni nelle Langhe sono le Big Bench ovvero le panchine giganti. E’ un progetto nato in Piemonte ad opera di Chris Bangle e della moglie, per sostenere le comunità locali, il turismo e le eccellenze artigiane. Il progetto vede ad oggi 164 panchine che sono state installate anche al di fuori della Regione Piemonte. Qui trovi il sito ufficiale per vedere dove si trovano tutte le panchine in Italia. Nel mio giro non mi sono fermata dalle panchine perché mi sono ripromessa di tornare in autunno, quando farà meno caldo ma soprattutto sarà tempo di funghi e tartufi e per allora mi sarò procurata il passaporto delle Big Bench per farmi mettere i timbri. Nel caso tu volessi vederne qualcuna, nelle zone dove sono stata o limitrofe puoi visitare: Big Bench N° 23 a Neive verde smeraldo, la Big Bench N° 100 a Montelupo Albese gialla, la Big Bench N° 14 Scaparoni turchese la Big Bench N° 13 a Dogliani azzurra, la Big Bench N° 5 a Vezza d’Alba bianca, la Big Bench N° 12 a Monforte d’Alba viola. 0 FacebookTwitterPinterestEmail
Viaggi Triora, il paese delle Streghe by Roberta 16 Febbraio 2021 written by Roberta Tempo di lettura 5 minuti Cosa vedere a Triora, il paese delle streghe Monumento alla strega in tempo di covid Nella Valle Argentina che da Taggia, patria dell’oliva taggiasca, si inerpica per le montagne, a 800 m s.l.m. c’è Triora il paese delle streghe, uno dei borghi più suggestivi e misteriosi di tutta la Liguria. Arroccato su un colle, tra una splendida boscaglia di ulivi e castagni, è molto noto a causa di un episodio accaduto tra il 1587 e il 1589. In quegli anni si svolse il famoso processo alle streghe, (da lì il nome) con strazianti supplizi, assurde testimonianze ed un’incredibile caccia da parte di un esaltato commissario straordinario, culminante con l’emanazione di ben cinque sentenze di condanna a morte. Condanne che non vennero mai eseguite per un motivo che vi spiegherò in questo articolo, ma alcune poverette morirono ugualmente in seguito alle torture subite, altre nelle carceri di Genova e di alcune non se ne seppe più nulla. La caccia alle streghe – La storia In passato Triora era una podesteria di Genova, e al capoluogo mandava il raccolto, fino a quando complice una grande siccità e la mancanza di alternanza di coltivazioni dei terreni, il grano iniziò a scarseggiare e a non essercene abbastanza da mandare al capoluogo. Ingresso del paese di Triora, il borgo delle streghe Naturalmente per la carestia e la siccità abbattutasi sulla podesteria si doveva cercare per forza un responsabile. Iniziò così la ricerca di un colpevole e quale colpevole migliore delle donne, magari povere e un po’ semplici? Sicuramente erano donne che sapevano usare le erbe per fare i decotti e per questo furono tacciate di stregoneria e torturate affinché ammettessero i loro malefici sul raccolto e facessero terminare la carestia. Sottoposte alle più orrende torture, le povere donne finivano con il confessare colpe non vere e con il denunciare altre persone. Il Commissario straordinario ingigantì talmente la questione tanto che arrivò una denuncia anche in capo ad una nobil donna. Fu a quel punto che intervennero le autorità civili e religiose, fermamente intenzionate a mettere un freno alla situazione che oramai era sfuggita di mano al Commissario. Fu così che ebbe fine la caccia alle streghe. I luoghi delle streghe – la Cabotina Tante sono le storie che si sono tramandate fino ai giorni nostri. Secondo la leggenda, le streghe erano solite riunirsi la notte per compiere i loro riti orgiastici con il demonio e preparare le loro misture micidiali. Il luogo degli incontri era la zona dei fienili chiamata la Cabotina, subito fuori le mura del borgo, a ridosso dell’abitato La Cabotina, luogo di incontro delle streghe a Triora Oggi della Cabotina, luogo leggendario tra sacro e profano, rimane un rudere meta di visitatori incuriositi dalla storia originata da quei tragici anni. Il Castello Triora, il paese delle streghe Salendo per i caruggi si arriva alla fontana soprana, rivestita di lastroni di pietra, è senza dubbio la più antica e importante del paese ed è la base di partenza per la visita al Castello. Triora – il paese delle streghe Da qui seguendo un acciottolato con la linea di mezzeria a disciplinare il transito, si sale su, fiancheggiando abitazioni secolari munite di robuste inferriate. Del Castello non resta moltissimo ma la cinta muraria con quel che rimane del torrione, posto nell’angolo più elevato per meglio avvistare l’arrivo del nemico, mantengono intatto il loro fascino. La Via dietro la Colla Triora il paese delle streghe E’ la via che costeggia l’abitato, appena al di fuori delle mura fortificate. Si narra che non bisognasse mai lasciarvi i bambini dopo il suono dell’ Ave Maria altrimenti sarebbero stati preda delle streghe che se ne servivano per i loro incantesimi. La Porta della fontana soprana che è quella meglio conservata, esce direttamente in Via dietro la Colla. Il suo arco tondo, i cardini dello sportello del locale dove si riscuotevano le gabelle, oggi murato, alcuni resti della cinta muraria con le feritoie per respingere i nemici, sono indizi sufficienti per capire come fosse difficile entrare nel paese. Museo Regionale Etnografico e della Stregoneria Il Museo si trova nel vecchio Municipio di Triora, proprio all’inizio del paese ed è un vanto del borgo medievale. La parte etnografica vera e propria è divisa in sei sale che rappresentano ognuna uno spaccato della vita dei campi. Una sala ad esempio è dedicata al ciclo del castagno. il cui frutto ha rappresentato per lunghi anni il principale sostentamento di intere famiglie. In una cucina, ricostruita secondo la tradizione, con il focolare e l’essicatoio, sembra di rivivere i tempi che furono; ci sono moltissimi oggetti appartenuti alle famiglie locali che sono stati donati al museo come una madia, una credenza, i lumi e un treppiede dove sembra debba accendersi il fuoco da un momento all’altro. Non poteva mancare qualcosa che riguardasse le streghe e la loro persecuzione. Nei sotterranei sono stati allestiti ben quattro sale. Particolarmente interessante è anche la sezione archeologica del museo, dove sono esposti i reperti ritrovati nell’alta valle Argentina quali oggetti di corredo funerario, frammenti di vasi a bocca quadrata assieme a reperti ossei riferibili al neolitico medio (3800-3000 a.C.) Cosa mangiare a Triora, il paese delle streghe Tra i prodotti tipici è molto conosciuto il pane di Triora, scuro e casereccio, preparato con farina e crusca. Lo puoi acquistare direttamente dal forno che si trova poco prima di arrivare nel centro abitato sulla destra. Sentirai il delizioso profumo di pane appena sfornato e apprezzerai il poterlo comprare direttamente al banco del forno come in una bottega di una volta. La mia attenzione è stata catturata da un cartello apposto sulla vetrina che diceva: “Il pane non è mai duro, è duro non avere pane”. Un prodotto artigianale che ben si sposa con questo pane è il bruzzo, una ricotta fermentata con le erbe dal sapore forte e deciso. Triora il paese delle streghe Appena arrivi in paese potrai entrare dalla Strega di Triora, un negozio sorprendentemente fornito di formaggi freschi locali, conserve di ogni tipo, confetture molto particolari. Quando sono arrivata stavano preparando la Cubaita, il dolce tipico che consiste in un croccante di noci, nocciole e mandorle mescolate con miele e scorze d’arancia tra due ostie. Potrai degustare i loro prodotti ed è lì che non ho saputo resistere ad una confettura di mele e lavanda semplicemente deliziosa. 0 FacebookTwitterPinterestEmail
Viaggi Itinerario da Catania a Taormina: 3 giorni ai piedi dell’Etna by Roberta 19 Gennaio 2021 written by Roberta Tempo di lettura 4 minuti Catania e Taormina sono la partenza e l’arrivo per un bellissimo itinerario di 3 giorni all’ombra dell’Etna. Catania da Catania a Taormina itinerario in 3 giorni Greca, romana, araba, bizantina, normanna, spagnola, Catania è un gioiello del barocco siciliano e vanta un numero notevole di monumenti interessanti. La piazza del Duomo dove, sotto il sagrato della Cattedrale, ci sono le Terme Achilliane alimentate ancora dal fiume, il Teatro dedicato al suo illustre concittadino, Vincenzo Bellini, dal suo duecentesco Castello Ursino a pianta quadrata con le sue magnifiche torri, unico monumento medievale ancora integro esistente in città, oggi sede delle collezioni del Museo Comunale. Duomo di Catania Molti sono gli edifici barocchi, la Cattedrale con la sua fastosa facciata, le chiese di Sant’Agata coperta da una cupola spettacolare, e quelle di San Benedetto, San Giuliano, San Francesco e la Collegiata, spettacolari perle del barocco siciliano. Da non perdere una visita alla casa di Vincenzo Bellini e a quella di Giovanni Verga, i due figli più illustri di questa città, dove è possibile vedere moltissimi cimeli d’epoca. L’itinerario di 3 giorni da Catania a Taormina prosegue risalendo la costa ionica. Etna da Catania a Taormina itinerario in 3 giorni Se vuoi provare un’esperienza unica non perdere l’occasione di vedere il vulcano da vicino. Dalla stazione di Catania Borgo si può prendere la Circumetnea, la storica linea ferroviaria che lo circonda e in poche ore si risale il versante nord e si ridiscende verso il mare. Se invece vuoi ammirare i crateri da vicino e godere di un panorama mozzafiato puoi scegliere un’escursione di trekking nel parco. Ce ne sono di diverse difficoltà, più soft per arrivare a 1800 mt oppure più impegnativi che portano fino ai crateri sommitali. Acicastello, Acitrezza, Acireale da Catania a Taormina itinerario in 3 giorni Iniziano le città con il prefisso Aci che circondano il territorio di Catania. La prima che incontri è Acicastello. Acicastello è un bellissimo borgo medioevale dominato dal castello normanno e ha davanti la baia con i faraglioni dei Ciclopi, che la leggenda vuole si trovino lì da quando Polifemo li lanciò contro Ulisse in fuga. Catania e Taormina, itinerario 3 giorni – Faraglioni della Costa dei Ciclopi La seconda è Acitrezza, città dove Verga ambientò i Malavoglia. Oggi Acitrezza è ben più del piccoli villaggio di pescatori dove sorgeva la Casa del Nespolo (aperta al pubblico e sede del museo verghiano). E’ una località turistica di mare bella, di grande attrattiva e molto vitale. Tra le tante feste (pandemia permettendo) quella del Padellone, in Luglio, è la sagra del pesce che detiene da anni il guinness per la più grande frittura al mondo. Ha una sola spiaggia di sabbia nera di origine vulcanica, fatta di ghiaia con scogli che mettono in risalto il fondale e la limpidezza di questo tratto di mare. La terza è Acireale, ricostruita in stile barocco dopo il terremoto del 1693 è una delle più belle città marinare della Sicilia. Città d’arte dove puoi trovare punti interessanti culturalmente come il Duomo, la Pinacoteca Zelantea e il Teatro dei Pupi. La costa di Acireale è ricca di palmeti e aranceti. Questa zona è famosa per le coltivazioni di arance, mandarini, limoni con i quali vengono preparate le marmellate, la frutta candita e i liquori. Un’altra tappa da non perdere per i golosi è Giarre, patria della pasta di mandorle, degli amaretti e dei famosi frutti di Martorana. Taormina da Catania a Taormina itinerario in 3 giorni A pochi chilometri troviamo Taormina. Vista dall’Etna è bellissima, ma scoprirla passeggiando per le sue viuzze lo è ancora di più. L’elegante cittadina, sospesa su una rocca, custodisce preziose testimonianze architettoniche antiche come il Teatro Greco del III a. c. ricostruito dai romani, che sorge in un punto panoramico mozzafiato, le terme, i palazzi Corvaja e Ciampoli del 400 e il grande Duomo duecentesco in stile rinascimentale. Taormina – Teatro greco Sicilia vuol dire mare, sole e spiagge e dato che Taormina è circondata da baie e lidi, è arrivato anche il momento di un po’ di meritato relax. A Giardini Naxos troverai bellissime spiagge, che sono di due tipologie: con sabbia molto fine o con piccole pietruzze simile a ghiaietta. Spiaggia Recanati è molto grande, con una parte di spiaggia libera e un fondale leggermente digradante. Se cerchi sabbia fine e dorata e vegetazione la scelta perfetta è la spiaggia di Schisò, mentre la spiaggia di Porticciolo Saia è caratterizzata da insenature e baie create da roccia lavica. Da non perdere, per la rubrica “i piaceri della tavola” i tradizionali ravioli ripieni di cernia, gli involtini di pesce spada e moltissimi dolci squisiti, il tutto annaffiato dai vini della zona. Se ti interessa un itinerario più lungo puoi leggere Sicilia Orientale: cosa vedere tra barocco, natura e sapori. Buon relax e buona vacanza in Italia. 0 FacebookTwitterPinterestEmail
Viaggi SICILIA ORIENTALE: cosa vedere tra barocco natura e sapori by Roberta 24 Novembre 2020 written by Roberta Tempo di lettura 8 minuti La Sicilia racchiude tanti tesori e sarebbe impossibile vederli tutti in un’unica volta, in questo articolo ti indicherò cosa vedere in Sicilia orientale tra Barocco, natura e sapori che sono tra le tante eccellenze italiane. Potrebbe interessarti anche Sicilia Occidentale, itinerario ed esperienze Cosa vedere Sicilia Orientale Il mio intento non è quello di darti un itinerario fisso, di cosa vedere in 5 o 7 giorni in Sicilia Orientale, perché dipende tutto da quali sono le cose alle quali non rinunceresti mai, dal periodo del viaggio (se vai in estate il mare occuperà molto del tuo tempo), e soprattutto dai tuoi tempi, una cosa che non tutti considerano, ma che a mio avviso è fondamentale per apprezzare davvero una vacanza. Tornare a casa con la testa piena per le tante cose viste di corsa, una foto e via, senza fermarsi a mangiare una granita guardando il panorama in assoluto relax ad esempio, non è esattamente la vacanza ideale a mio avviso, a meno che tu non sia partita con lo scopo di avere un book fotografico per instagram. Potresti voler dedicare più tempo ad alcune tappe e saltarne altre, ecco perché è importante affidarsi ad un consulente esperto quando si programma un itinerario di viaggio. Il viaggio perfetto non esiste, esiste quello perfetto per te. Questa la parte più bella del mio lavoro. Entrare in sintonia con la mia cliente per capirne i desideri, le aspettative e creare per lei il viaggio memorabile che si aspetta, quello che avrà voglia di ricordare e di raccontare per molto tempo. In questo articolo voglio darti più informazioni possibili in modo da non perderti nulla. Scrivimi se vuoi un viaggio tagliato su misura per te. La città di arrivo più comoda è Catania, città che già da sola potrebbe essere un’ottima meta per un bel week-end. Catania “Melior de cinere surgo“, “Rinasco dalla cenere più bella di prima”, scritto sulla Porta Garibaldi di Catania. Catania è stata distrutta insieme a tutta l’area della Val di Noto dal fortissimo terremoto del 1693 ed è grazie alla ricostruzione avvenuta dopo il sisma se adesso noi abbiamo la possibilità di ammirare questi capolavori del barocco. In questo stile infatti furono ricostruiti quasi tutti i palazzi nobiliari e le chiese cittadine. Qui l’ architettura tardo-barocca è resa unica dall’uso della pietra lavica. Il centro storico di Catania è Patrimonio Unesco. Piazza del Duomo con la splendida Cattedrale ( di fronte all’altare si trova la tomba di Vincenzo Bellini, musicista catanese di nascita), “ O Liotru”, l’elefante di pietra lavica simbolo della città, e la Piazza Università. O Liotru – Catania La splendida Via dei Crociferi, dove in soli 200 metri si trovano quattro chiese e una di queste si collega al famoso Monastero di S. Benedetto, reso noto dal romanzo di Verga “Storia di una Capinera”. Se vuoi assaporare la vivacità dei suoi mercati due sono quelli più famosi, la storica “Piscaria”, antico e coloratissimo mercato del pesce, e la “Fera ‘o Luni”, un mercato che si svolge ogni giorno e dove trovi ogni genere di merce. Per assaporare appieno l’atmosfera catanese dopo aver mangiato i famosi arancini fatti con riso e ragù, classico street food del luogo, puoi dedicarti ad altri piatti tipici in una delle tante trattorie di Catania o dei paesi vicini. Crispelle, frattaglie, carciofi arrostiti in stagione, pasta alla Norma, pasta con le sarde, caponata. E per chiudere in bellezza una cassata o un cannolo alla ricotta, una brioche con la granita, gli Iris, che sono dei bomboloni mignon, fritti e ripieni con creme varie, o le deliziose olivette di Sant’Agata fatte con la pasta di mandorle. Etna Etna – Sicilia L’ Etna è il vulcano attivo più alto d’Europa ed è Patrimonio UNESCO, un’escursione ai crateri silvestri (coni vulcanici inattivi risalenti al 1888, circondati da colate laviche più recenti) è un’esperienza molto particolare. Alcune escursioni non prevedono lunghe camminate. Si svolgono a tappe, si arriva con la jeep vicino al luogo di interesse naturalistico e poi si prosegue per la tappa successiva sempre con la jeep. Un’esperienza più impegnativa è l’Etna trekking dove una parte si effettua a piedi. E’ richiesto un abbigliamento adeguato per via dell’escursione termica che è di circa 15°C in inverno e 10°C in estate. In alternativa c’è un giro panoramico più comodo con la Ferrovia Circumetnea che gira intorno all’anello inferiore del vulcano. Per fare di un’esperienza un’esperienza memorabile mi piace accostare un cibo tipico, qui ti consiglio una degustazione di miele dell’Etna in una delle numerose aziende locali. Pernottare in un wine resort, sulle pendici dell’Etna potrebbe essere un’altra bellissima esperienza. Una zona di vigneti autoctoni quali il Nerello Mascalese, il Nerello Cappuccio e il Carricante e magari organizzarti una degustazione di vini. Gole Dell’Alcantara Gole dell’Alcantara – Sicilia Le Gole dell’Alcantara sono una tappa naturalistica stupenda. E’ un canyon di origine vulcanica dove si possono fare molti sport tra i quali trekking, canyoning e anche river tubing. Taormina Vista del golfo da Taormina – Foto di Lorenzo Ravidà da Pixabay Città turistica da sempre, fino al 1968 fu una destinazione prettamente invernale. Non perderti una passeggiata dal Duomo al Teatro Greco-Romano, per godere di un panorama mozzafiato sul golfo di Naxos. Un po’ di acquisti del meraviglioso artigianato locale per fare di una giornata normale, una giornata meravigliosa! Cosa vedere Sicilia Sud Orientale: Siracusa Cicerone la definì la più grande e bella città della Magna Grecia. Dal 2005 insieme alla necropoli di Pantalica è stata dichiarata Patrimonio UNESCO ed è una tappa da vedere nella Sicilia orientale E’ una città di mare che conserva ovunque le testimonianze del suo passato, un mix spettacolare di stili, dal barocco al greco e al romano. Al Parco Archeologico della Neapolis è possibile ammirare lo splendido Teatro Greco, l’Anfiteatro Romano, le Latomie del Paradiso (cave di pietra o di marmo) e il famoso Orecchio di Dionisio. Orecchio di Dioniso – Siracusa – Sicilia orientale Una grotta artificiale nella grande latomia del Paradiso, al cui interno si manifesta un fenomeno acustico incredibile, basta bisbigliare una parola e l’eco la amplifica tantissimo. Si narra che Dioniso il Grande, tiranno di Siracusa, lo usasse per nascondersi e ascoltare cosa dicevano i suoi prigionieri. Ortigia Ortigia è l’antico centro storico della città. Meritano una visita i sotterranei, un percorso che dalla Piazza del Duomo va alla Marina con una galleria principale e una serie di gallerie minori. Fonte Aretusa – Ortigia Siracusa Fonte Aretusa è uno specchio d’acqua dolce accanto al mare che ricorda il famoso mito greco della ninfa Aretusa e di Alfeo. E’ l’unico posto in Europa dove cresce il papiro selvatico. Noto Considerata Capitale del barocco siciliano, Noto è Patrimonio UNESCO dal 2002 è tra le perle da vedere nella Sicilia orientale. L’intera città chiamata “giardino di pietra” è uno scrigno di tesori d’arte. Il Duomo, la Chiesa di Santa Chiara, la Porta Reale, il Palazzo Ducezio, il Palazzo Nicolaci Villadorata e a molti altri splendidi edifici. Particolare balcone Via Nicolaci Noto – Sicilia orientale Non perdere il terzo fine settimana di Maggio l’infiorata il “Saluto alla Primavera” in Via Nicolaci. Un evento che da oltre trent’anni colora la via di opere d’arte riprodotte con i petali dei fiori e che attira ogni anno tantissimi visitatori. L’ esplorazione del Golfo di Noto può proseguire con il suo mix di spiagge, natura e arte. Riserva di Vendicari Vicino si trova la città di Avola, celebre per le mandorle e per il vino nero d’Avola. Riserva faunistica di Vendicari – Sicilia orientale L’Oasi faunistica di Vendicari è un angolo di natura incontaminata, qui è possibile fare birdwatching perché è abitata da fenicotteri, aironi e cicogne. Per la visita della Riserva di Vendicari è consigliato un abbigliamento comodo. Da dove si lascia l’auto ci sono circa 30 minuti di cammino per arrivare, e da lì, con un’ulteriore camminata di una cinquantina di minuti, raggiungere la spiaggia di Calamosche, una splendida caletta incastonata tra le dune con il fondale digradante. Marzamemi Leggermente più lontano da Noto, è possibile visitare i borghi di Marzamemi e Portopalo di Capopassero uno dei comuni più a sud di tutta Italia. La piazzetta a Marzamemi – Foto di Peter H da Pixabay La storia del borgo di Marzamemi ruota intorno alla sua tonnara risalente alla dominazione degli Arabi. Nel 1630 fu acquistata dai Villadorata che ne fecero uno dei centri più importanti in Italia per la lavorazione del tonno. Oggi è un monumento di archeologia industriale. Oggi è uno dei posti più noti dell’intera isola grazie alla sua piazzetta, forse l’angolo in assoluto più fotografato e di tutta la Sicilia. Portopalo di Capopassero Portopalo di Capopassero è un piccolo borgo che fa da spartiacque tra il Mar Ionio e il Mar Mediterraneo. Il faro posto sull’Isola delle Correnti guarda i due mari. La tonnara di Portopalo- Sicilia orientale Questo tratto di costa siciliano accontenta tutti i gusti in fatto di mare, sia chi ama la spiaggia sia chi preferisce un litorale più roccioso. Playa Carratois è l’ideale per la sabbia fine, chiara e una mare cristallino. Vicino alla tonnara si trova Scalo Mandrie, una spiaggia con fondale basso che digrada dolcemente. L’ Isola di Capo Passera ha una parte di litorale frastagliato. Sicilia Sud Orientale cosa vedere Ragusa – Ibla Panorama di Ragusa – Sicilia orientale Ragusa si trova nel cuore della Valle di Noto ed è divisa in Ragusa Superiore e Ragusa Ibla. Le due parti sono collegate dalla scalinata di Santa Maria, ben 242 scalini e lungo il percorso si possono ammirare bellissimi scorci sulle due parti della città. Sei appassionata del Commissario Montalbano? Ti sembrerà di conoscere questi posti perché proprio qui sono state girate molte scene della serie tv ispirata ai romanzi di Camilleri. Nei dintorni di Ragusa merita una visita il Castello di Donna Fugata. Un antico palazzo nobiliare dove è possibile visitare una ventina delle 120 stanza totali, finemente arredate in stile neo gotico per fare un salto nel passato all’epoca del “Gattopardo”. PS: Volendo si può iniziare anche il percorso da questa parte arrivando all’aeroporto di Comiso. Modica Non può mancare una visita di Modica che arroccata sulla collina sembra un piccolo presepe. Famosa per la sua cioccolata modicana preparata con tecniche antiche, offre moltissime altre prelibatezze dolci quali le cassate, i mustazzola (biscotti preparati con miele e mandorle), i mucatoli (biscotti ripieni di frutta secca), gli ‘mpanatigghi ( calzoni dolci con carne) Indirizzo email Qui puoi iscriverti alla newsletter. Questo servizio partirà a breve ma non intaserò la tua casella di posta, tranquilla! Faremo due chiacchiere ogni tanto e se vorrai potrai avere informazioni in anteprima, una corsia preferenziale in pratica! Ho letto e accetto i termini e le condizioni Lascia questo campo vuoto se sei umano: 0 FacebookTwitterPinterestEmail