Un itinerario in Cappadocia con le tappe imperdibili e non solo, seguimi fino alla fine e saprai dove si trova, come arrivarci, il periodo migliore per visitarla e tutte le esperienze che devi assolutamente provare.

La Cappadocia occupa la zona centrale della Turchia e copre circa 4000 Km quadrati, ma se voi provate a cercare su Google Maps il nome Cappadocia non la troverete e vi dico il perché.
La Cappadocia si trova in Anatolia centrale, idealmente il perimetro è tra le città di Kayseri, Aksaray e Nidge.
Il nome deriva da Katpatuka che significa “paese dei cavalli” o almeno questo è quello che raccontano le guide.
In realtà la genesi del nome non è conosciuta, ma essendo questa una versione molto poetica ed esistendo veramente una specie di cavallo bianco tipico di questa zona, è stato convenzionalmente adottato da tutti.
Tuttavia si usa solo nel turismo per indicare questa zona, fatta di valli profonde con rocce altissime, grotte, cavità e piramidi di tufo a punta detti “camini delle fate”, ecco il motivo per cui non si trova sulle cartine.
La zona così come la conosciamo adesso, si è formata 60.000 anni fa dall’esplosione di un vulcano, ora inattivo, che ha ricoperto tutta la zona di materiale vulcanico (tufo) e rocce.
L’erosione dei fenomeni atmosferici nel corso di milioni di anni hanno fatto il resto rendendo questo posto magico.
Cappadocia quando andare: il clima
E’ possibile creare un itinerario in Cappadocia in qualsiasi periodo dell’anno.
Io sono andata per festeggiare la fine dell’anno ed ero a Göreme proprio il 31 Dicembre.
Certo era freddino, -6°C ma niente di proibitivo considerato che può arrivare fino a -15°C.
Vedere i camini delle fate e le valli della Cappadocia imbiancate di neve ha un fascino particolare.
Tuttavia i periodi migliori per visitare la Cappadocia sono la primavera e l’autunno seguiti dall’estate.

Cappadocia come arrivare
In Cappadocia si arriva in aereo dall’Italia.
Gli aeroporti che servono la Cappadocia sono due:
Kayseri a 1 ora da Göreme servito da molti voli e Nevsehir a mezz’ora da Göreme, più vicino ma con meno voli.
Non ci sono voli diretti dall’Italia, si fa sempre scalo a Istanbul.
Le compagnie aeree che effettuano i voli sono la compagnia di bandiera Turkish Airlines che opera da tutti gli aeroporti italiani e la Pegasus Airlines, una compagnia low cost turca.
(a seguito della pandemia da Covid 19 il numero dei voli settimanali è limitato)
I camini delle fate e la Valle di Avcilar
Itinerario Cappadocia
I punti panoramici sono molti ma sicuramente uno dei più importanti è la Valle di Avcilar.

Da qui si ha una vista su tutta la vallata e sullo sfondo si intravede il Monte Erciyes un vulcano inattivo anche se non è l’unico.
I “camini delle fate” sono delle formazioni laviche dalla particolare forma di cono.

Non esiste un paesaggio simile, questo paesaggio lunare è unico al mondo e dal 1985 la Cappadocia è entrata a far parte del Patrimonio dell’Unesco.
La Turchia ha 18 siti iscritti nella lista dei Patrimonio Mondiale dell’Umanità e 77 siti candidati per diventarlo.
Avanos e il fiume rosso
Itinerario Cappadocia
Questa cittadina sorge sulle rive del fiume Kizilirmak, detto il fiume rosso per la particolare argilla che trasporta e che si deposita sul fondo.
Questa argilla ha reso Avanos famosa per i suoi manufatti simbolo della Cappadocia. Qui si possono visitare tanti laboratori di artigiani locali che producono vasi e ceramiche.
Cappadocia: souvenirs
Le ceramiche dal villaggio di Avanos, i tappeti turchi famosi in tutto il mondo, lavorati ancora oggi al telaio dalle donne, pizzi e centrini, oggetti in tufo come i camini delle fate in miniatura, e tanti altri oggetti in rame o ottone.

Sicuramente però sarà l’ospitalità del popolo turco e il ricordo di questi posti stupendi il ricordo più importante che vi rimarrà nel cuore.
Çavusin e la vita nelle grotte
Itinerario Cappadocia
A metà strada tra Göreme e Avanos, si trova la piccola Çavusin.
Dominata da una rupe, le sue case sembrano uscire dalla roccia proprio perché in parte scavate e in parte costruite a ridosso sempre con il tufo.

Göreme e le chiese rupestri
Itinerario Cappadocia
Il museo all’aperto più conosciuto del nostro itinerario in Cappadocia è un complesso monastico di chiese e cappelle rupestri tapezzate di affreschi, uno dei siti più famosi della Turchia.
Sono circa 150 le chiese scavate nella roccia all’interno del canyon, i primi luoghi di culto dei cristiani perseguitati nella regione.
Gli affreschi millenari, si sono miracolosamente conservati e i più affascinanti si trovano nella Chiesa della Mela, nella Cappella di Santa Barbara e nella Chiesa dei Serpenti.
E’ possibile, con un supplemento, visitare la Chiesa Buia dove i colori degli affreschi si sono conservati meglio per la scarsa luce che entra all’interno.

Uçhisar e le città sotterranee
Itinerario Cappadocia
A pochi km da Göreme si trova questa caratteristica cittadella ricavata nel tufo, una delle più carine della Cappadocia.

E’ uno del punti più alti della Cappadocia, domina la vallata la sua meravigliosa fortezza naturale, dalla quale si poteva controllare l’arrivo del nemico.
In occasione degli attacchi nemici trovavano rifugio nelle città sotterranee interamente scavate nel sottosuolo.
La Cappadocia è piena di queste città sotterranee.
Veri capolavori di architettura e ingegneria, alcune arrivano fino a 10 piani sotto il livello del suolo.
Ne sono state scoperte più di 100, tra le più famose ci sono quelle di Derinkuyu, Kaymaklı, Özkonak. Gallerie e cunicoli che corrono sottoterra dove si possono vedere cucine, cantine, depositi e cappelle.
C’era tutto il necessario per soddisfare le esigenze degli abitanti per un lungo periodo e poter condurre una vita come quella delle città in superficie.

Sono dotate di fori di ventilazione per il passaggio di aria (ancora oggi in buone condizioni) e di sistemi di pozzi per l’acqua potabile.
Alcune di queste città sono così grandi che potevano ospitare fino a 10mila persone.
La visita è sconsigliata a chi soffre di claustrofobia o ai malati di cuore.
Cappadocia: esperienze
Molte sono le attività che si possono fare durante tutto l’itinerario in Cappadocia, tutte molto diverse.
Passeggiate a cavallo
Una bellissima passeggiata a cavallo tra i camini delle fate o un emozionante giro in quad nelle valli della Cappadocia.
In questo modo si possono esplorare le meraviglie di vallate difficili da raggiungere a piedi o in autobus.
Escursione in mongolfiera
Un’esperienza indimenticabile e imperdibile è l’escursione in mongolfiera in Cappadocia.
Viene effettuata all’alba e in condizioni metereologiche ottimali.

Ci sono diversi punti dai quali possono partire e le persone vengono portate lì verso le quattro e mezza, cinque del mattino.
Tutto ha inizio con la preparazione della mongolfiera e in attesa che il fuoco le gonfi viene offerto the o caffè e in una ventina di minuti si parte.
L’escursione è adatta a tutti, unico limite l’altezza sopra il metro e venti.
L’altezza che può raggiungere la mongolfiera varia dai 500 ai 700 metri a seconda delle condizioni atmosferiche.
La mongolfiera che ti porta in alto al nascere del sole è un’esperienza unica, da provare una volta nella vita.
Per chi non volesse fare il giro in mongolfiera è possibile fare, nel medesimo momento il jeep safari, indicato per gli amanti della fotografia che avranno a disposizione tutte le mongolfiere in volo per scattare meravigliosi reportage.
Danza dei Dervisci
I Dervisci rotanti e la loro danza sono stati dichiarati Patrimonio immateriale Mondiale dell’umanità nel 2008.

Questa danza è un vero rituale diviso in tre fasi che serve all’uomo per elevare l’anima dallo stato materiale allo stato spirituale e per avvicinarsi a Dio.
La cerimonia dura circa 40 minuti ed è accompagnata da musica dal vivo suonata con strumenti antichi.
L’atmosfera che si crea è davvero unica e di forte impatto emotivo.
I dervisci hanno la loro sede nella città di Konya (dove si trova il loro monastero) che dista 250 km dalla Cappadocia.
In Cappadocia esistono delle location per le loro cerimonie che sono spettacolari.
Vederli all’interno di una grotta o in un vecchio caravanserraglio aggiunge molto all’esperienza.
A Istanbul c’è il museo dei dervisci dove è possibile conoscere meglio questa filosofia.