Viaggi Isole Kornati, un paradiso in Croazia by Roberta 25 Giugno 2021 written by Roberta Tempo di lettura 6 minuti Zara e le isole Incoronate L’ arcipelago delle isole kornati, in Croazia, è costituito da una serie di isole disposte l’una accanto all’altra, che facevano parte della catena montuosa del Velebit sprofondata in mare. Dell’arcipelago delle isole kornati in Croazia, fanno parte molte isole disabitate, mentre altre sono un vero paradiso e una destinazione top per una vacanza all’insegna del relax. Questo perché sono turistiche si ma molto tranquille, ben lontane dalla movida di Pag e le auto ad esempio, possono accedere solamente in alcuni punti. Potrebbe interessarti anche Zara, cosa vedere nella città con il “più bel tramonto del mondo” cit. Allora sei pronta per partire alla scoperta delle isole migliori dell’arcipelago Kornati? Andiamo! Come raggiungere le isole Kornati Le isole sono raggiungibili unicamente via mare, gli aeroporti più vicini sono quelli di Zara e Spalato. E’ possibile arrivare a Zara e Spalato anche via mare dall’Italia partendo dal porto di Ancona. Da lì si salpa alla volta delle isole Kornati con escursioni giornaliere, ma ci sono anche quelle di più giorni, noleggiando un’imbarcazione privata (con i regolari permessi) o in alternativa un noleggio con skipper. Escursioni alle isole Kornati L’escursione in barca all’arcipelago delle isole Kornati è il modo migliore per godere pienamente del paesaggio, dei tanti punti di immersione presenti e soprattutto a volte l’unico modo di raggiungere alcune spiagge isolate. All’interno del Parco Nazionale delle isole Kornati, le immersioni sono consentite solo in alcuni punti come la zona di Samograd, Mala Panitula, Vela Panitula, Kornat, Okljuc, Kasela, Rasip, Borovnik e Mana ma oltre alla fauna marina nel parco sono presenti anche molti altri animali come rapaci anfibi e rettili da ammirare nonché una meravigliosa vegetazione e splendide spiagge. Per le escursioni è possibile partire sia da Zara che da Murter, in questo ultimo caso essendo molto più vicino al Parco Nazionale, sarà inferiore il tempo di navigazione a vantaggio delle esperienze. Dove alloggiare alle isole Kornati Non esistono alberghi alle isole Kornati, al massimo qualche alloggio vacanza per lo più case private che vengono affittate ai turisti, molto spartane ma sicuramente caratteristiche. Il problema è facilmente ovviabile con il pernottamento a bordo di un’imbarcazione a noleggio, se si desidera fare più giorni alla scoperta di questo angolo di paradiso. Come organizzare un viaggio alle isole Kornati E’ possibile organizzare un viaggio in autonomia considerando i tempi, le necessità e i desideri di ognuno senza problemi. Ma se non hai tempo o voglia o ancora se non te la senti e preferisci che a farlo sia qualcuno che sa dove mettere le mani perché è il suo mestiere e vuoi ottimizzare tempo risorse e energie, puoi rivolgerti a me. Utilizza il form contatti al fondo dell’articolo per avere maggiori informazioni e un preventivo ad hoc sulle tue esigenze, senza impegno. Isola di Dugi Otok La maggiore delle isole dell’arcipelago delle isole incoronate è l’isola di Dugi Otok o Isola Lunga. Ha una superficie di circa 114 km² ed è famosa per le sue bellezze naturali quali spiagge sabbiose, coste frastagliate e rocciose e ricchi fondali marini. Isola lunga non a caso dal momento che è lunga 50 km e larga da 1 a 4 km. Dugi Otok l’isola lunga e il lago salato Mir E’ l’isola dalle coste più frastagliate e le sue mille insenature, d’estate, sono meta di turisti amanti del mare in pieno relax. All’estremità nord-occidentale dell’isola si trova Božava, una località ancora più isolata, affacciata sulla baia e immersa nella vegetazione. Non lontano da Božava si trova la spiaggia di Sakarun, una spiaggia di sabbia bianchissima, lunga 800 metri che si affaccia sull’Adriatico, acqua turchese e una pineta dove trovare ombra durante le calde giornate estive. Sakarun è un posto bellissimo dove trovare tranquillità e pace per una vacanza indimenticabile, non a caso per molti è tra le spiagge più belle dell’intero Mediterraneo. Cala Sakarun Ma Sakarun non è l’unica spiaggia sull’isola lunga. Si trovano tutte rivolte verso il mare aperto e sono facilmente raggiungibili, inoltre quasi ogni paese ne ha una. Nella maggior parte dei casi sono di sassi e ciottoli ma proprio per questo il mare è limpido e cristallino. Non sono attrezzate tranne una parte della famosa Sakarun ed è consigliato avere ai piedi dei sandali di gomma. A me fanno venire in mente le spiagge che avevamo un tempo da noi in Liguria, prima dell’arrivo degli stabilimenti balneari, ricordi della mia infanzia. Dall’altra parte dell’isola si trova il parco naturale di Telascica, una splendida baia che comprende incantevoli isolotti ricoperti da vegetazione lussureggiante, habitat ideale per una ricca fauna. La magia del parco è completata dal lago salato Mir, particolare per il suo fango curativo e per le “stene“, scenografiche falesie a picco sul mare alte fino a 160 metri, ma che arrivano sotto il livello del mare fino a 85 metri. Le stene del parco naturale di Telascica Come raggiungere Dugi Otok L’isola di Dugi Otok si raggiunge da Zara con un traghetto che trasporta anche le auto e che parte dalle 3 alle 5 volte al giorno a secondo della stagione. Per coprire la tratta impiega un’ora e mezza. In alternativa se non si va con l’auto, è possibile raggiungere Dugi Otok anche con l’aliscafo. Isola di Ugljan Ugljan fa parte delle isole kornati in Croazia ed è la meta domenicale preferita per gli abitanti della città di Zara, nonché un importante centro navale. L’isola è idealmente divisa in due parti, nella costa orientale, verso Zara, si trovano i centri abitati, mentre sull’altro lato la costa è spopolata. Il centro principale è Preko, bellissima con i suoi palazzi veneziani e dominata dalla Fortezza di San Michele. Dalla fortezza si ha una vista indimenticabile su tutto l’arcipelago di Zara. La cittadina di Preko sull’isola di Ugljan Ugljan è collegata con un ponte a Pašman, meno turistica rispetto alla prima, ma anche lei punteggiata di villaggi di pescatori. L’isola di Pašman Luogo ideale per il relax, l’isola di Pašman fa parte delle isole Kornati in Croazia ed è un luogo tutto da scoprire. Tra i luoghi dell’isola che vale la pena visitare c’è sicuramente l’ultimo monastero benedettino della Croazia. Si trova in cima al colle di Ćokovac, nei pressi del paesino di Tkon ad un’altezza di 95 metri s.l.m. Il Monastero dei Santi Cosma e Damiano a Ćokovac L’isola di Pašman è diventata famosa anche per un nuovo sport molto adrenalinico, si tratta dello scraping, un modo nuovo di fare trekking. In pratica si parla di corsa e camminata veloce su rocce e costiere ripide e appuntite. Sebbene sia una disciplina molto impegnativa, ha già fatto molti proseliti tanto che dal 2006 sull’isola si svolgono le competizioni di scraping in tre categorie: ultra (47 km) per gli atleti esperti, light (25 km) per ammirare le bellezze di Pašman, e Dir (12 km) camminata o corsa semplice all’aria aperta. Per quanto riguarda il clima, sia Pašman che Ugljan si possono visitare durante tutto l’anno in quanto godono di inverni molto miti e di un clima piacevole che ne fa una destinazione ideale anche per un break invernale se si desidera passeggiare o andare in bicicletta. Le isole minori Il piccolo isolotto di Galesnjak Molto ricercata è la piccola isola di Galovac, coperta da boschi di palme e pini marittimi e con belle spiagge sulle quali sorge un monastero francescano del XV secolo. Altre isole minori sono Premuda, la più isolata e abitata da meno di 100 persone, l’isola di Molat a forma di Y che vive di pesca e allevamento e appartenuta a lungo a Venezia, Sestrunj comodo riparo per velisti, Silba che che il suo nome alla fitta vegetazione di pini, lecci, querce e cipressi che la ricopre, Olib abitata da 1000 persone, Iz che si trova a metà strada tra Dugi Otok e Ugljan, famosa per il fiorente artigianato di terrecotte e il famoso isolotto di Galesnjak a forma di cuore, isolotto disabitato dove è possibile passeggiare, fare il bagno, ma non si può sostare. 0 FacebookTwitterPinterestEmail
Viaggi Zara, cosa vedere nella città con il “Più bel tramonto del mondo” (cit.) by Roberta 10 Giugno 2021 written by Roberta Tempo di lettura 7 minuti Zara è la città del romanticismo e dell’amore, un luogo ricco di spirito e passione. In questo articolo ho raccolto le cose da vedere a Zara, tra arte, cultura, siti patrimonio Unesco, gastronomia e tanto altro. Seguimi fino alla fine per non perderti nulla, compreso sapere di chi è la citazione nel titolo! La regione di Zara, situata sulla costa centrale dell’Adriatico orientale, è circondata da una splendida natura ed ha anche un patrimonio culturale importante. Su tutto il litorale si trovano incantevoli località costiere adatte sia ad una vacanza attiva che ad una vacanza rilassante. Qui puoi trovare tutte le informazioni riguardo la sicurezza Covid Safe Stay in Croazia In questo articolo ti parlo approfonditamente di Zara, tratterò meglio di tutto quello che si può fare nelle zone limitrofe in un altro articolo prossimamente. Come arrivare a Zara In aereo L’aeroporto di Zara (Zemunik) dista solo 8 km dalla città, e grazie all’aumento dei visitatori negli ultimi anni, è collegato con quasi tutti i paesi europei, anche con voli low cost. In nave Quasi tutti i traghetti per la Croazia partono da Ancona. Da qui infatti si raggiunge sia Zara che Spalato. Tuttavia non è necessario andare in nave se si desidera raggiungere la Croazia con la propria auto se ci si trova in Italia del Nord in quanto è quasi sempre più conveniente e più veloce percorrere l’autostrada da Trieste. In auto Arrivare in Dalmazia a Zara in auto è semplice e veloce. Da Trieste ci sono 360 km e si percorrono in circa 3 ore e mezza su strada a pedaggio. Quando andare a Zara Zara ha un clima Mediterraneo con inverni miti e estati calde e soleggiate. L’inverno va da Dicembre a Febbraio ed è caratterizzato da periodi soleggiati alternati a periodi di maltempo. A volte possono esserci anche giornate molto fredde dovute al vento di Bora, in questo caso le temperature possono raggiungere anche i -6/-7° C durante la notte, mentre di giorno mantenersi a 0°C. L’estate, da Giugno ad Agosto, normalmente calda e soleggiata, può avere qualche temporale pomeridiano o qualche giornata di pioggia, piuttosto rari però. Il caldo in genere non è eccessivo ed è sempre presente una piacevole brezza marina. I periodi migliori per andare a Zara sono le stagioni intermedie, cioè la primavera e l’autunno, mentre per andare al mare i mesi di Luglio e Agosto sono ottimi perché a Giugno il mare è ancora un po’ freddino. La regione di Zadar Zara – Zadar in croato Zara il capoluogo dell’intera regione di Zara (Zadar in croato) e insieme ad altre 3 contee fa parte della Dalmazia, una regione che si sviluppa prevalentemente sulla fascia costiera, dall’isola di Pag a Nord fino a Dubrovnik a Sud, e per 50 km verso l’entroterra. La Chiesa di San Donato a pianta circolare Zara, 3000 anni di storia Scoprire il simbolo di Zara, la Chiesa di San Donato per fare un viaggio nel tempo Zara è una città di 3000 anni che sorge su una penisola, sul tratto più frastagliato della costa del Mar Adriatico. Una volta a Zara la prima cosa da fare è visitare la Chiesa di San Donato, a due passi dal Foro Romano. La Chiesa, edificata nel IX secolo, ha una pianta circolare ed è il più grande edificio pre-romanico della Croazia. Alta 27 metri e larga 22 metri, è decisamente originale per la sua forma cilindrica e per il fatto che ha gli interni divisi in due. La maggior parte dei suoi ornamenti proviene dalle rovine del vicino Foro romano. Oggi la Chiesa viene usata principalmente per concerti di musica medievale e rinascimentale. Il Foro romano fu costruito su ordine del primo imperatore romano Augusto, nel periodo dal I secolo a.C. al III d.C. Templi e colonnati che sono andati distrutti e di cui oggi rimane un pilastro straordinariamente intatto, luogo ideale per una foto ricordo. Le mura cittadine, Patrimonio Unesco Zara e il suo Patrimonio In passato Zara era la più grande città fortificata della Repubblica di Venezia e le sue mura di cinta costituivano una parte di un complicato sistema di difesa. Nel 2017, insieme ad altre cinque strutture che servivano alla difesa della Serenissima nel XVI e XVII secolo dell’odierna Croazia, Italia e Montenegro, le mura di Zara sono entrate a far parte della lista del patrimonio dell’umanità Unesco come monumento eccezionale del piano di fortificazione navale moderna. La Porta di Terraferma, principale entrata storica della città, costruita nel 1543 dall’architetto veneziano Michele Sanmicheli, è la parte più suggestiva del muro. E’ considerata addirittura uno dei monumenti più belli della Dalmazia. Porta di Terraferma Lungo la banchina orientale, la Liburnska obala, nei pressi del ponte pedonale, si possono vedere altre due porte: la Porta di San Rocco e la Porta del Mare dove si scorgono i segni di un preesistente arco di trionfo romano, evidentemente riutilizzato. Quasi all’angolo nord-orientale si apre la Piazza dei Cinque Pozzi, realizzata nel 1574 e utilizzata per l’approvigionamento delle acque in città dopo che il sistema idrico romano era andato distrutto. Sulla piazza si trova anche una torre medievale. Uno spettacolo di musica e luce Spettacolari installazioni, l’unione di arte e natura. L’ Organo marino lo trovi lungo la riva, quella che per intenderci, ha il tramonto più bello del mondo (stando a quanto ne disse Alfred Hitchcock). L’installazione appare come una serie di ampi gradoni di pietra bianca che portano al mare sotto i quali si nascondono canne d’organo disposte secondo un ordine ben preciso e il cui suono fuoriesce dalle pietre. L’Organo marino a Zara Poco più in là si trova un’altra attrazione, realizzata sempre dallo stesso architetto Nikola Bašić, molto suggestiva. Si tratta del Saluto al Sole, un’installazione di 300 pannelli solari multistrato in vetro che assorbono l’energia solare durante il giorno per creare, dopo il tramonto, un emozionante spettacolo di luci sul lungomare. Cosa vedere a Zara – Il Saluto al Sole a Zara A passeggio tra gusto e bellezza Zara cosa vedere Passeggiando per le stradine lastricate in pietra di Zara, ad ogni passo puoi scoprire qualcosa sugli usi locali, sui costumi ma anche sui cibi. A Zara ci sono tanti posticini accoglienti dove fermarsi per una sosta, ristorantini, bar e pasticcerie sapranno renderla molto piacevole. All’ora di pranzo invece puoi fermarti in una taverna tradizionale, l’ideale per assaggiare le prelibatezze locali. Le specialità tipiche sono molte oltre naturalmente al pesce cucinato in vari modi. Tra queste il formaggio pecorino dell’isola di Pag è molto rinomato e vincitore di molti premi, viene preparato con latte di pecora e il suo segreto sembrano essere le innumerevoli spennellature di olio d’oliva durante la stagionatura. Altri prodotti tipici sono il prosciutto crudo del Posedarje, il Ninski šokol un insaccato molto simile alla nostra coppa, ma anche il liquore Maraschino e il vino rosato di Benkovac. Le tante Chiese di Zara Zara cosa vedere Chiesa di San Simeone La Chiesa di San Simeone (Crkva Sv.Šime), in stile romanico, risale al XVI secolo e ospita una serie di capolavori tra cui l’oggetto più prezioso è il sarcofago che conserva il corpo mummificato del Santo. Realizzato in legno di cedro con rilievi che rappresentano la sua vita in oro e in argento e pesante ben 350 kg. All’interno della Chiesa è presente anche un rilievo con la “Presentazione di Cristo al Tempio“, copia di un dipinto di Giotto presente nella Cappella degli Scrovegni a Padova. Cattedrale di Santa Anastasia La Cattedrale di Santa Anastasia (Katedrala Sv. Stošije) in stile romanico, risale al XII – XIII secolo. Nota come la maggior Cattedrale della Dalmazia, domina il centro storico cittadino che rispecchia chiaramente la disposizione viaria delle città della Roma antica. La Cattedrale di Santa Anastasia E’ stato uno degli edifici maggiormente danneggiati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale ma è stata completamente restaurata. L’interno a tre navate con absidi laterali riccamente decorate, ospita le reliquie di Santa Anastasia. Chiesa di San Crisogono Questa Chiesa offre un’interessante mescolanza di stili. Nata sopra un monastero benedettino del XII secolo, all’interno conserva un altare barocco dei primi del Settecento e alcuni affreschi bizantini. Cosa vedere a Zara – La Chiesa di San Crisogono Cosa vedere nei dintorni di Zara La vicina Bibinje è un borgo molto pittoresco costruito secondo la tradizione dei pescatori e dei contadini del posto. E’ conosciuto per la sua lunga tradizione di canto corale dalmata che si sente in sottofondo mentre si passeggia sul lungomare, alla ricerca di una “Konobe” (trattoria) dove gustare le specialità del posto. Sukosan è una località costiera che si estende lungo una profonda insenatura chiamata Porto d’Oro (Zlatna Luka). Chi sceglie Sukosan lo fa per le sue bellissime spiagge, il suo mare ed anche per la sua gastronomia. Tra Bibinje e Sukosan, alla periferia di Zara, si trova la Marina Dalmazia (Dalmacija), il più grande porto turistico della Croazia. Un’ottima posizione, al centro della parte costiera più bella e vicino alle isole che compongono la costa dalmata, un’opportunità unica per esplorare l’area in barca a vela. Il porto di Marina Dalmazia A soli 10 km da Zara verso Nord, c’è Petrčane, un vecchio borgo di pescatori con nove secoli di storia che adesso è famoso per due promontori: Punta Radman e Punta Skala. L’arcipelago di Zara L’arcipelago, costituito da una serie di isole disposte una accanto all’altra, anticamente faceva parte della catena montuosa del Velebit sprofondata in mare. E’ formato da circa 300 tra isole, molto frastagliate e coperte di macchia mediterranea, isolette e scogli. Sono isole turistiche ma molto tranquille, nelle quali le auto sono ammesse solo in alcune zone. Ne parlerò più approfonditamente in un altro articolo. Vedute aeree di alcune isole dell’arcipelago zaratino 3 FacebookTwitterPinterestEmail
Viaggi Itinerari a Gran Canaria: La guida completa by Roberta 22 Maggio 2021 written by Roberta Tempo di lettura 11 minuti Gran Canaria è un’isola rotonda ed è molto difficile trovare un luogo dal quale non si vede il mare. Costa e montagna sono velocemente combinabili grazie ad una rete stradale ottima che consente di creare itinerari a Gran Canaria molto vari. La rete stradale consente di raggiungere velocemente tutte le zone e nel contempo di cambiare l’itinerario senza dover ripassare negli stessi luoghi già visitati. Tenendo conto di questa premessa, seguimi fino alla fine se vuoi avere un quadro completo degli itinerari possibili perché in questo articolo te li spiegherò nel dettaglio con tutte le principali variazioni. Potrebbe interessarti come raggiungere le Canarie con un volo diretto low cost e i vari collegamenti interni? Da Las Palmas de Gran Canaria verso Sud Itinerari a Gran Canaria Telde – Ingenio – Agüimes – Santa Lucía Il Sud di Gran Canaria è uno dei principali motori economici dell’isola. Se ti trovi nel capoluogo e vuoi raggiungere le dune di Maspalomas o Playa del Inglés, ti basta prendere l’autostrada del Sud (GC-1), a sud della città, vicino alle piscine naturali di La Laja, e in poco più di mezz’ora vedrai all’orizzonte la grande distesa di sabbia gialla. Se vuoi conoscere le meglio le spiagge di Gran Canaria trovi tutto qui, se invece in una destinazione cerchi le particolarità qui sarai accontentata. Telde Poco dopo aver lasciato Las Palmas incontrerai una tappa d’obbligo di questo itinerario, Telde. Telde è il secondo centro abitato più importante dell’isola. E’ stato fulcro di uno dei due regni indigeni dell’isola prima dell’arrivo dei conquistatori, l’altro centro vitale era Gáldar. I quartieri (barrios) di San Francisco e San Juan meritano una passeggiata per le loro vie, tra singolari monumenti religiosi, orti e vecchi casolari signorili con balconi in legno. Scorci di Telde Ingenio L’economia di questo paese si basa principalmente sull’agricoltura e l’artigianato. Il nome deriva dalla presenza di un mulino di canna da zucchero, del quale si conservano ancora i resti. Questo comune fu infatti un importante centro zuccheriero. Prima di proseguire nell’itinerario, vale la pena visitare il Barranco de Guayadeque un altro importante insediamento aborigeno. E’ un luogo bellissimo dove case e ristoranti occupano grotte che più di 500 anni fa erano le abitazioni dei primi abitanti delle Canarie. Barranco de Guayadeque, Gran Canaria Agüimes Agüimes è un paesino che vive le feste con molta allegria e questo è il motivo per cui il Carnevale è la festa più importante. Uno dei segreti meglio custoditi del comune di Agüimes è il villaggio di Temisas, uno stupendo centro rurale dichiarato Caserío Canario rappresentativo delle Isole Canarie. Da qui puoi scendere fino a raggiungere le spiagge di Arinaga e di El Cabron, due paradisi per i subacquei, Playa de Vargas dove si può praticare il windsurf, o proseguire lungo la GC-550 che ti porterà fino a Santa Lucía. Santa Lucía Il comune di Santa Lucía è caratterizzato da due zone molto diverse, una interna montuosa e l’altra costiera. Nell’entroterra spiccano le ripide pareti mozzafiato della Caldera di las Tirajanas da dove potrai godere di una bellissima vista dal Mirador de la Sorrueda. La Sorrueda, Santa Lucía. Gran Canaria. Potrai anche completare il tutto degustando formaggi, vino e il popolare mejunje ( miscela) a base di rum cannella e miele nei villaggi di Santa Lucía e San Bartolomé de Tirajana. Sulla costa si trova Vecindario, un’ampia zona commerciale, la più grande delle Canarie e la Playa de Pozo Izquierdo, famosa in tutto il mondo per le prove dei Campionati Mondiali di Windsurf che vengono celebrati ogni anno, nel mese di Luglio. Dal Sud verso Ovest Itinerari a Gran Canaria San Bartolomé de Tirajana – Mogán – La Aldea de San Nicolás Continuando l’itinerario verso l’entroterra, da San Bartolomé de Tirajana si può scendere lungo la strada comunale fino alla costa attraversando paesaggi di montagna e profondi canaloni che partono dalle alture centrali e arrivano fino a Maspalomas come i Barrancos de Tirajana e Arguineguín, i Barrancos de Fataga, los Vicentes, La Pata e Chamoriscan. Invece se hai proseguito in autostrada, raggiungi la zona turistica che inizia nella Playa de Tarajalillo e San Agustín ti apre le porte delle spiagge di Las Burras, el Inglés e Maspalomas nel comune di San Bartolomé de Tirajana. San Bartolomé de Tirajana Non puoi tornare a casa senza aver scattato una foto del tuo viaggio nella Riserva Naturale di Las Dunas de Maspalomas. Questo luogo desertico che occupa circa 400 ettari, è una delle zone più belle di Gran Canaria ed è composta da un’estensione di dune sabbiose ma anche da abbondante vegetazione e addirittura una laguna. Questa laguna d’acqua salmastra, conosciuta come la Charca (lo stagno) è una riserva naturale dichiarata Spazio Naturale protetto, dove vivono piante rare di cui alcune autoctone, invertebrati e numerosi uccelli. La Charca de Maspalomas Durante l’inverno la Charca da rifugio e cibo a molti uccelli migratori che arrivano dall’Europa per svernare nel continente africano. Accanto alla spiaggia sorge il Faro di Maspalomas, un simbolo per l’isola dichiarato dal Governo Bene di interesse culturale nella categoria Monumento storico. Nella zona si trovano anche numerosi parchi botanici, zoologici e acquatici e non mancano neanche locali notturni e ristoranti. Oltre alle possibilità che offre la costa, sempre adatta a tutti gli sport nautici, il comune di San Bartolomé de Tirajana propone interessanti alternative al suo interno. Se desideri conoscere il suo lato più rurale, prendi la strada GC-60 in direzione di Tunte e goditi il tragitto. Incontrerai la necropoli indigena di Arteara, il Belvedere della Degollada de la Yegua dal quale potrai avere una vista mozzafiato e il bellissimo paesino di Fataga. Mogán Se invece preferisci continuare verso Sud, riprendi l’autostrada in direzione Mogán. Ti consiglio di prendere la deviazione per il villaggio di Arguineguín per visitare il quartiere marinaresco e il suo porto, dove avrai l’imbarazzo della scelta su quale ristorante scegliere se ci arrivi all’ora di pranzo, e dove potrai gustare cernie, tonno marinato e altre prelibatezze fresche appena pescate. Prosegui sulla strada comunale attraversando Puerto Rico, Tauro e Taurito, scegli uno qualsiasi di questi villaggi turistici per fare un bel bagno e rinfrescarti, tanto sai che le distanze tra i vari punti dell’isola sono molto corte. Una strada serpeggiante ti porterà a Mogán. La prima visita obbligatoria è al porto dove se vuoi puoi fare un’escursione per ammirare la costa occidentale dell’isola o scegliere tra tante altre, Mogán è infatti il punto di partenza di molte escursioni o immersioni. Un canale a Puerto Mogán Il paesaggio ricorda alla lontana Venezia per la presenza di canali. Dal porto ti sposterai verso il centro urbano distante 8 km circa. Mogán è anche uno dei maggiori fornitori di frutta tropicale dell’isola. Nei suoi terreni si coltivano manghi, avocado e papaie. Da qui puoi decide di rispettare l’itinerario iniziale e proseguire per La Aldea de San Nicolás oppure percorrere la parte centrale dell’isola e raggiungere il capoluogo, attraversando due dei più importanti bacini dell’isola e il centro geografico di Artenara. Se decidi di seguire l’itinerario iniziale la meta finale è La Aldea de San Nicolás. La strada è lontana dalla costa e si attraversano grandi canaloni ma se vuoi godere di un panorama ancora più emozionante esci dalla strada principale. Scegli quella che passa da Veneguera, Tazarte, Tazartico, sarai vicina alla spiaggia di Güi Güi un luogo naturale raggiungibile solo a piedi oppure via mare (per saperne di più leggi qui) La Aldea de San Nicolás La Aldea è il villaggio più appartato e uno dei centri di coltivazione dei pomodori destinati all’esportazione verso i principali mercati europei. Da questo punto finale dell’itinerario è possibile proseguire per visitare il nord dell’isola oppure raggiungere il capoluogo sulla GC-200. Se scegli questa opzione, non dimenticare di fermarti presso il belvedere dell’Andén Verde da dove godrai di una vista mozzafiato su tutta la costa occidentale dell’isola. Belvedere dell’ Andén Verde Il Nord, da Las Palmas de Gran Canaria ad Agaete Itinerari a Gran Canaria Arucas – Firgas – Moya – Guía – Gáldar – Agaete Il Nord di Gran Canaria ha molto da offrire. L’itinerario inizia dal capoluogo lungo la GC-2 e la GC-20, fino alla Montaña de Arucas, un vulcano di circa 300.000 anni che raggiunge i 412 metri s.l.m e sul quale si sale percorrendo una strada. Arucas Arucas è conosciuta anche Città dei Fiori per i suoi giardini verdeggianti. Ai margini del centro storico vale la pena affacciarsi su due grandi aree verdi di grande valore simbolico per Arucas. La Casa e il Giardino della Marchesa e il Parco Municipale sono vere oasi di pace. Ma Arucas non è solo questo. Bellissima la facciata della Cattedrale gotica di San Juan Bautista costruita con pietre lavorate dagli scalpellini locali attorniata da negozietti e ristorantini dove è possibile gustare i piatti locali. Last but not least ad Arucas si trova la distilleria di rum più antica d’Europa e vale la pena una visita. E’ qui che viene prodotto il famoso rum al miele. Botti autografate da famosi visitatori della distilleria di Arucas. Firgas Firgas obbliga a deviare di alcuni chilometri per visitare il paseo di Gran Canaria e il paseo de Canarias nonché angoli particolari come mulino del gofio (farina di mais tostata) del XVI secolo, la piazza e la Iglesia de San Roque e un belvedere dal quale ammirare l’immensità dell’Atlantico. Se ami il trekking non puoi perdere la bellezza dei burroni di Azuaje e Las Madres. Moya Moya ha un patrimonio culturale e naturale che merita di essere visitato. I siti della Grotta di Doramas o delle Grotte della Montañeta sono i beni archeologici più importanti. Una visita da non perdere è anche quella alla Chiesa di Nostra Signora della Candelaria che si staglia contro il cielo sopra il Barranco di Moya. Inoltre il 65% del territorio di Moya è considerata area naturale protetta infatti qui è presente la Riserva Naturale Speciale di Los Tiles, una delle ultime in cui è ancora possibile trovare la laurisilva. (tipologia di foresta sempreverde tipica della Macaronesia) Guía In direzione Santa Maria de Guía, con la GC-75 potai ammirare di nuovo la costa. Il ponte di Silva a più di 100 metri da terra, nasconde la vista del Cenobio de Valerón, un singolare granaio in cui gli aborigeni immagazzinavano il raccolto. Questo complesso archeologico, composto da più di 350 grotte scolpite, ha circa 800 anni ma è in ottimo stato di conservazione. Il Cenobio de Valerón Ti consiglio di assaggiare il famoso Queso de Flor, il formaggio prodotto con il latte di pecora quagliato con il fiore di cardo silvestre prodotto in questa località. Gáldar Ritornando sulla GC-2, l’itinerario prosegue per la città di Gáldar, uno dei due regni in cui era suddivisa l’isola prima della conquista castigliana. Qui una visita al Museo e Parco Archeologico della Cueva Pintada (grotta dipinta) è d’obbligo. Si tratta del sito più importante di Gran Canaria. Parco Archeologico della Cueva Pintada E’ presente anche una delle maggiori concentrazioni di case e tombe aborigene dell’isola che si trovano nella zona archeologica di El Aguejero. Il litorale di Gáldar è famoso per i suoi magnifici fondali marini nei pressi di punta Sardina e anche per la famosa e rispettata onda di El Frontón, paradiso dei surfisti. Agaete La Valle di Agaete nasconde un misterioso paesaggio con il massiccio di Tamadaba (1.180 s.l.m) a fare da guardiano. Vari sentieri la attraversano come un reticolo di vene nel corpo umano. Qui si trova l’unica piantagione di caffè europea. Questa è la tappa finale dell’itinerario del Nord e dista 30 km dal capoluogo. appena fuori dal centro storico si trovala necropoli del Maipés di Agaete con 700 tombe che hanno più di 1.000 anni. Il porto de Las Nieves è la zona costiera del municipio dove puoi ammirare il Roque Partido o Dedo de Dios (Dito di Dio) altro simbolo molto importante per i Canari. Si tratta di una roccia che a causa dell’erosione ha preso la forma di una mano. Il Dedo de Dios L’Entroterra e la Cumbre Itinerari a Gran Canaria Santa Brígida – San Mateo – Tejeda – Artenara – Teror L’interno di Gran Canaria nasconde segreti e conserva costumi e tradizioni nei paesini che sorgono tra montagne e burroni. Questo itinerario parte dal capoluogo e in una continua salita in tempo di record ti ritroverai a 2.000 metri s.l.m Santa Brígida Percorrendo la GC-4 si arriva a Santa Brígida, ma prima di andare in centro, ai margini del Monte Lentiscal, svolta a sinistra e imbocca la GC-802 seguendo le indicazioni per la Caldera de Bandama. Si tratta di un cratere vulcanico profondo 220 metri dal quale puoi avere una panoramica completa sulla zona nord-orientale dell’isola. Accanto al cratere e al picco omonimo si trova il Real Club de Golf di Las Palmas, il campo da golf più antico di tutta la Spagna. Ritorna al bivio in cui hai deviato e sali fino al centro storico del comune. A dominare il paesaggio è il verde del drago delle Canarie, alberi centenari di Pino Santo di cui questa zona è piena. Questa zona è anche molto famosa per i suoi vigneti e le sue cantine che producono vini con Denominazione di Origine. Non lasciare Santa Brígida senza aver visitato la Casa Museo del Vino e il suo piccolo mercato che, come quello si San Mateo, Teror e altri paesini delle medianías (zone di altitudine media) offre deliziosi prodotti locali ogni fine settimana. San Mateo L’economia di San Mateo è basata principalmente su allevamento e agricoltura. Siamo alle porte della Cumbre (cima) e le montagne si fanno sempre più ripide e iniziano a vedersi le pinete. Qui siamo ad un crocevia: se continui a salire, a pochi chilometri ti ritroverai ai piedi del Roque Nublo, simbolo di Gran Canaria. L’itinerario prevede di scendere verso il villaggio di Tejeda. Tejeda Tejeda è stata dichiarata a Settembre del 2015 “Pueblos Bonitos“, uno dei paesi più belli della Spagna. E’ un riconoscimento dovuto al grande patrimonio naturale inviolabile e alle due rocce totemiche per gli abitanti dell’isola: il Roque Nublo e il Roque Bentayga. Il Roque Nublo visto da Tejeda Tejeda è molto conosciuto soprattutto per i suoi dolci a base di mandorle e ogni anno, alla fine di Gennaio, si svolge la festa del mandorlo in fiore. Artenara Con ancora il gusto dei dolci alle mandorle in bocca, prosegui per Artenara percorrendo la GC-60 e la GC-210. Nel comune più alto di Gran Canaria si è immersi nella natura e in una tranquillità meravigliosa. Devi assolutamente andare al belvedere dedicato ad uno poeta e filosofo spagnolo, Miguel de Unamuno per ammirare la tempestad petrificada (tempesta pietrificata). la vista dal belvedere Teror L’itinerario verso la cima e le zone di media altitudine si chiude con la visita di Teror e la Patrona di Gran Canaria, la Virgen del Pino. E’ infatti nella città di Teror che si concentra il fervore religioso per la Vergine del Pino. Piazza della Basilica della Vergine del Pino La festa dedicata alla patrona dell’isola si celebra l’8 Settembre con un pellegrinaggio in cui migliaia di persone arrivate a piedi da tutti i comuni dell’isola offrono i migliori prodotti della terra alla Vergine. Teror è anche il luogo ideale per acquistare trafori, telai, cestini e oggetti in ceramica da portare a casa come souvenirs e non dimenticare di assaggiare il chorizo di Teror. Da qui è possibile prendere la strada per tornare direttamente a Las Palmas de Gran Canaria oppure passare da Arucas. Spero che questo post possa esserti utile Se hai domande o gradisci ricevere altre informazioni, lascia un commento oppure scrivimi usando il form subito qui sotto, sarò felice di aiutarti. Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.Dati *NomeCognomeEmail *Viaggio di riferimento *Messaggio *Inserisci in questo campo tutte le informazioni utili per avere un preventivo attendibile (date partenza/rientro, numero persone/età, preferenze su tipo di struttura e scelta tra B&B, mezza pensione, pensione completa, all inclusive ecc, budget indicativo di spesa destinato al viaggio a persona)Sign-up to our newsletterInvia 1 FacebookTwitterPinterestEmail
Viaggi 5 luoghi particolari a Gran Canaria by Roberta 11 Maggio 2021 written by Roberta Tempo di lettura 5 minuti + 1 particolarità che riguarda l’intero arcipelago Gran Canaria fa parte insieme ad altre 7 isole dell’arcipelago canario e sebbene l’isola sia conosciuta, ci sono alcuni luoghi particolari che non sono tra quelli comunemente citati, seguimi fino alla fine se vuoi scoprirli. Hai letto bene, le isole Canarie sono diventate 8 da quando La Graciosa da isolotto ha assunto lo stato di isola. Ma torniamo a parlare di Gran Canaria e delle sue particolarità. Vuoi sapere quale compagnia low cost serve le Canarie con voli diretti e da dove? Oppure quali sono i collegamenti interni tra le isole? Potrebbero interessarti anche Le spiagge di Gran Canaria e gli sport nautici Risco Caído e i Monti Sacri Luoghi particolari a Gran Canaria Il primo dei luoghi particolari di Gran Canaria di cui ti voglio parlare è il Risco Caído e i Monti Sacri. E’ un insieme di siti archeologici che occupano complessivamente una superficie di 18.000 ettari, situata tra i comuni di Artenara, Tejeda, Agaete e Gäldar. Quest’area archeologica e paesaggistica tra le più importanti al mondo è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco a Luglio del 2019. Il Risco Caído è quello che gli archeologi considerano il più grande indicatore archeologico dell’isola. Veduta panoramica del Risco Caído – Luoghi Particolari a Gran Canaria L’elemento più importante è la grotta N°6 conosciuta anche come “Santuario” che cela al suo interno un segreto. La grotta non è visitabile ma è stata riprodotta fedelmente in un centro adiacente. E’ una grotta con una finestra naturale, un’apertura nella volta che permette alla luce solare e quella della luna di entrare proiettando un raggio sulle pareti con incisioni rupestri che archeologi di tutto il mondo collegano ai simboli della fertilità. Il raggio di luce illumina la volta da un lato all’altro, in direzioni opposte a seconda che fosse il sole o la luna. Questo effetto si verifica con il sole durante l’equinozio primaverile e con la luna durante l’equinozio autunnale. Arucas, non solo per la Basilica Luoghi particolari a Gran Canaria Un altro luogo particolare si trova ad Arucas. (tappa imperdibile per il suo centro storico perfettamente conservato e per la Basilica) Qui si trova la distilleria di Rum più antica d’Europa e vale davvero la pena visitarla. Il prezzo della visita guidata è piuttosto economico (nel 2019 era € 3,50) e al termine ti verrà data la possibilità di fare una degustazione dei loro prodotti e se vuoi di acquistarli. Qui viene prodotto il famoso Rum al miele. Piccole botti di rum nella distilleria Arehucas Finca La Laja Luoghi particolari a Gran Canaria Non sono in molti a sapere che nel nord dell’isola di Gran Canaria si trova l’unica piantagione di caffè europea. Non è anche questo un luogo particolare? Finca La Laja è una fattoria che ha più di 200 anni ed è sempre appartenuta alla stessa famiglia. Si trova ai piedi delle scogliere di Tamadaba, sotto secolari boschi di pini canari ed è famosa per le sue arance, il caffè e i vini. Qui il caffè viene coltivato all’ombra di aranci. Il caffè appena raccolto è una bacca rossa. La produzione supera appena i 1500 kg di caffè annui, ricavati da circa 5000 piante coltivate biologicamente. Il caffè non viene esportato e per assaggiarlo ed eventualmente acquistarlo, occorre recarsi sul posto e visitare la piantagione e la Bodegas Los Berrazales, famosa per i suoi vini che hanno ottenuto importanti riconoscimenti nelle Isole Canarie e dove potrai partecipare ad una visita guidata e alla degustazione. Cammino di Santiago Luoghi particolari a Gran Canaria Ebbene si, anche Gran Canaria ha un Cammino di Santiago. Nel 1965, una bolla papale di Papa Giovanni XXIII concesse alla città di Gáldar di celebrare l’anno sacro di San Giacomo con gli stessi privilegi di Santiago di Compostela. Dal 1993, con Giovanni Paolo II, il privilegio è diventato permanente. Il Cammino di Santiago di Gran Canaria è lungo 73 km ed è diviso in 3 tappe di difficoltà variabile. La partenza è alle dune di Maspalomas, attraversa l’intera isola per arrivare alla Cattedrale di Santiago de Los Caballeros a Gáldar. Panorama sul Roque Nublo dal Cammino di Santiago La prima tappa ha una durata indicativa di circa 8 ore ed è la più complessa in quanto si sale fino a 1161 m.s.l.m. é però possibile dividerla in due giorni. La seconda tappa ha una durata indicativa di circa 6 ore e attraversa parte dei territori della Riserva Mondiale della Biosfera fino ad arrivare a Cruz de Tejeda. La terza tappa ha una durata indicativa di 7 ore ed è quasi interamente su stradine e sentieri pedonali ed ha un basso livello di difficoltà. Cenobio de Valerón Luoghi particolari a Gran Canaria Il Cenobio de Valerón è un luogo molto particolare. Si tratta di un sito archeologico situato molto in alto, per arrivarci occorre salire una scala in ferro molto lunga. Una volta arrivata ti troverai di fronte ad una vera e propria fortezza verticale con più di 350 rientranze scavate nella roccia che ha la sembianza di un enorme alveare. Qui gli aborigeni custodivano il grano per i periodi di siccità. Il Cenobio de Valerón In passato ognuna di queste rientranze aveva una porticina di pietra o di legno su cui era incisa o dipinta una pintadera, un simbolo che distingueva ogni famiglia. Destinazione starlight Gran Canaria è un luogo particolare così come tutte le isole dell’arcipelago canario in quanto sono destinazioni starlight cioè destinazioni astro-turistiche uniche. Sono uno dei migliori luoghi al mondo per osservare le stelle perché grazie agli Alisei che impediscono la formazione di nubi, i cieli delle isole Canarie sono i più limpidi e chiari d’Europa. Inoltre viene costantemente controllato l’inquinamento elettromagnetico, luminoso e atmosferico dai numerosi Osservatori astronomici di importanza mondiale che si trovano sulle varie isole. 2 FacebookTwitterPinterestEmail
Viaggi Gran Canaria: le spiagge e gli sport nautici by Roberta 26 Aprile 2021 written by Roberta Tempo di lettura 8 minuti Gran Canaria fa parte dell’arcipelago delle Canarie e in questo articolo parleremo delle sue meravigliose spiagge e degli sport nautici che si possono praticare. Potresti essere interessata anche a visitare luoghi meno conosciuti e particolari, in questo articolo te ne indico 5 + 1 particolarità che riguarda l’intero arcipelago. L’isola di Gran Canaria con le sue spiagge è una delle mete preferite per le vacanze durante tutto l’anno, grazie ad una temperatura media annuale di 24° C. Anche gli amanti del mare trovano nell’isola un vero paradiso in quanto le infrastrutture sportive e portuali, e le condizioni del mare e dei venti favoriscono la pratica di molti sport nautici. Potresti essere interessata anche alle altre isole Canarie ma soprattutto come arrivare e dove, con un volo diretto low cost e quali sono i collegamenti interni. Trovi un articolo dove ti racconto a grandi linee di tutte le isole qui. Gran Canaria spiagge Se sei alla ricerca di sole e mare non puoi scegliere posto migliore. La ricchezza ambientale di Gran Canaria è molto varia e le sue spiagge, la maggior parte di sabbia dorata, sono uniche in quanto a bellezza. Ci sono proposte per tutti i gusti, infatti l’isola dispone di oltre 60 km di spiagge. E’ possibile scegliere tra lunghe distese di sabbia dorata, calette nascoste all’ombra delle scogliere e anche zone riservate ai nudisti. Maspalomas e Playa del Inglés La spiaggia di Maspalomas con i suoi 250 ettari di dune vicino al mare, e Playa del Inglés, (entrambi si trovano nella Riserva Naturale di Las Dunas) sono i luoghi più noti per la loro capacità ricettiva e l’offerta per il tempo libero. La spiaggia di Maspalomas è idealmente divisibile in quattro parti, la prima è perfetta per le famiglie, le altre tre sono invece meta preferita per nudisti e lgbt. Inoltre la spiaggia di Maspalomas figura tra la TOP TEN delle spiagge per nudisti d’Europa. Le dune di Maspalomas e Playa del Inglés sono collegate. Le dune si raggiungono attraverso l’ingresso in Avenida de Tirajana oppure con un pullman e una volta lì è anche possibile fare un’esperienza di escursione in cammello. La spiaggia di Maspalomas – Gran canaria Playa del Inglés – Gran Canaria Playa de las Canteras Nel Nord merita una menzione particolare la spiaggia di Las Canteras, una delle migliori spiagge urbane della Spagna e l’orgoglio degli abitanti del capoluogo dell’isola, Las Palmas de Gran Canaria. Residenti e visitatori hanno a disposizione oltre 4 km di spiaggia dorata, protetta da una scogliera naturale conosciuta come La Barra. La parte più a sud della spiaggia di Las Canteras che non ha la scogliera naturale a protezione viene chiamata Cicer. Qui le acque sono agitate e danno la possibilità di fare molti sport come vedremo dopo nello specifico. Gran Canaria – Spiagge e sport – Playa de Las Canteras Playa de Mogán La costa di Mogán è un’altra zona ideale per godersi il mare anche grazie alla stabilità del clima. E’ famoso infatti per avere più di 330 giorni di sole all’anno. La Playa de Mogán è una spiaggia accogliente e riparata con servizio di sdraio e ombrelloni e anche la presenza del bagnino. Punta sulla qualità dei servizi più che sulla folla confusionaria ed è la preferita anche da chi cerca la calma, la serenità del mare e la sua sabbia bianca. E’ adatta a chi ama fare snorkeling grazie alla presenza di molta fauna a ridosso della diga. Le migliori spiagge di Tarajalillo e Mogán godono tutto l’anno di un clima secco e soleggiato. Infatti nel Sud dell’isola l’effetto degli alisei è moderato dalla presenza delle montagne che, trattenendo le nuvole del Nord, garantiscono il tempo bello. Gran Canaria – Spiagge e sport – Playa de Mogán Playa de Amadores Playa de Amadores si trova tra Puerto de Mogán e Puerto Rico e a differenza delle altre è una spiaggia dove l’atmosfera è molto rilassata e romantica. La Playa de Amadores ha una soffice sabbia bianca e le sue acque sono calme e senza onde grazie alla protezione delle due barriere. Qui vengono le coppie alla ricerca di un momento romantico e comunque alla ricerca di pace e tranquillità. Sono assolutamente vietati il pallone e la musica. Anche a Playa de Amadores c’è il noleggio sdraio e ombrelloni, il bar e il ristornate sulla spiaggia, l’acceso disabili, il bagnino e l’assistenza bagnanti. Playa de Amadores – Gran Canaria – spiagge e sport nautici Playa de Puerto Rico Anche la spiaggia (300 metri) di Puerto Rico si trova a Mogán, nel sud dell’isola. E’ raggiungibile con i mezzi e dispone di parcheggio per le auto. Qui le acque dell’oceano sono solitamente meno fredde e calme, questo rende la spiaggia particolarmente indicata per le famiglie. E’ possibile noleggiare sdraio e ombrelloni ed è presente un bar sulla spiaggia. Inoltre la spiaggia è dotata di un accesso apposito per chi ha la sedie a rotelle. Le spiagge di sabbia bianca Le spiagge di sabbia bianca a Gran Canaria sono la Playa de Amadores, Playa Mogán e Anfi del Mar Spiagge migliori o meno turistiche Gran Canaria custodisce anche spiagge meno turistiche. Ciò è dovuto alla loro ubicazione e alla particolare difficoltà nel raggiungerle. Le spiagge meno turistiche sono La playa de Güi Güi, la playa de Faneroque e la playa de Guayedra. Playa de Güi Güi La Playa de Güi Güi è la spiaggia più esotica di Gran Canaria, è situata sul versante occidentale dell’isola e potrei dire, pigra come sono che si arriva solo via mare. Questo perché l’alternativa è un percorso lungo e piuttosto difficile che richiede una buona forma fisica e parecchio allenamento. Occorrono circa 8 ore per raggiungerla a piedi e di sicuro all’arrivo vi sembrerà un miraggio! Se decidete di sudarvela fino alla fine, la partenza è dal villaggio di Tasártico. Playa de Güi Güi Playa de Faneroque La Playa de Faneroque si trova a nord-est dell’isola, vicino ad Agaete. Anche questa spiaggia si raggiunge solo dopo un percorso a piedi. Questa spiaggia è lontana da aree urbanizzate e proprio per questo affascina moltissimo gli amanti della natura e del trekking. Qui è possibile fare il bagno nelle piscine naturali tra le rocce sulla spiaggia, soprattutto quando le condizioni di vento e onde forti richiedono una certa precauzione. Playa de Guayedra La playa de Guayedra si trova vicino ad Agaete ed è raggiungibile con una strada percorribile con veicoli 4×4 oppure a piedi. La strada attraversa un canyon per arrivare fino ad un’insenatura di sabbia da dove ammirare bellissimi tramonti con vista sul Teide. Playa de Guayedra è una delle spiagge per nudisti più ambita dell’isola di Gran Canaria. Gran Canaria, quali sport praticare e dove. Il mare è un elemento fondamentale e una delle principali fonti di divertimento di Gran Canaria. I venti Alisei rendono l’isola perfetta per la pratica di sport nautici nei 236 km di costa dotati di moderne infrastrutture e servizi disponibili tutto l’anno. La Vela Lo sport della vela è molto popolare tra gli abitanti di Gran Canaria. I regatisti nati sull’isola sono campioni a livello internazionale, leader di squadre importanti o appartengono al gruppo olimpico spagnolo. La passione per il mare ha ispirato La Vela Latina Canaria, una manifestazione sportiva nautica che si pratica solo in quest’isola con imbarcazioni lunghe fino a 6,55 metri e larghe fino a 2,37 metri, e con una vela triangolare la cui superficie supera i 40 m². I botes, nome con cui sono conosciute queste imbarcazioni, rappresentano i barrios o quartieri del comune nelle diverse gare che si svolgono nella baia del capoluogo tra Aprile e Ottobre. La regata ARC, che collega Gran Canaria con l’isola caraibica di Santa Lucía invece, è uno degli eventi più attesi dell’anno. Ogni nuova edizione riunisce circa 200 imbarcazioni da diporto e più di 1.200 partecipanti che si avventurano ad attraversare l’ Atlantico in squadra o con le loro famiglie. Regata transoceanica di vela ARC Windsurf Il Sud-Est di Gran Canaria, insieme alle Hawaii, è uno dei migliori posti al mondo per la pratica del windsurf, grazie alle sue condizioni metereologiche. La spiaggia di Pozo Izquierdo, dal 1988, è lo scenario di una delle prove più spettacolari del Campionato del mondo. L’altra spiaggia è la Playa de Vargas, anch’essa sede di alcune prove del mondiale, ed è molto apprezzata come zona di divertimento sia per gli sportivi già affermati che come scuola per i principianti. Kitesurf Nel kitesurf al posto della vela sono gli aquiloni a solcare l’oceano con la stessa energia, potenza e libertà del resto degli sport nautici. Questa attività sportiva è svolta in prevalenza nella regione Sud Ovest, tra i municipi di Ingenio, Aguimes e Santa Lucía de Tirajana, grazie alla presenza costante dei venti Alisei. In inverno lo spettacolo cromatico degli aquiloni si trasferisce a Playa del Inglés per le condizioni più favorevoli. Surf La costa Nord dell’isola è la zona scelta dagli amanti del surf e del bodyboard in cerca dell’onda perfetta. La spiaggia di Las Canteras, intorno alla zona conosciuta come La Cícer, è uno scenario ideale per imparare a fare surf usufruendo dei corsi che offrono le scuole specializzate durante tutti i dodici mesi. Bañaderos e Playa del Hombre, nei comuni di Arucas e Telde, sono altre località ottimali per chi è alle prime armi. Dalla spiaggia di El Confital, nel capoluogo, con la sua famosa onda destra, fino a Gáldar e alla sua onda del Frontón famosa in tutto il mondo, si cavalcano onde che possono raggiungere un’altezza di cinque metri. Surf a El Confital Diving Se ami fare le immersioni e desideri provare, a Gran Canaria puoi trovare una decina di scuole di sub, distribuite su tutta la costa. L’origine vulcanica dell’isola offre una ricchezza biologica ed ecologica vasta e bella da conquistare anche chi pensa di aver già visto tutto quello che c’è da vedere sott’acqua. Nel capoluogo bisogna menzionare la zona di Bajas di La Isleta e La Barra della Playa de Las Canteras. A sud-est vale assolutamente la pena andare alla Playa de El Cabrón, mentre nel Sud consiglio La Baja de Pasito Blanco. Nel Nord da citare Sardina del Norte e Caleta Baja nel comune di Gáldar. Pesca sportiva d’altura I porti turistici di Gran Canaria sono il punto di partenza per i pescatori che salpano alla ricerca di forti emozioni in alto mare. La palamita, il tonno bianco, il barracuda o il marlin blu sono pesci pregiati che pescatori dilettanti e professionisti possono pescare durante tutto l’anno. Dai porti partono ogni giorni decine di barche che permettono al turista di apprezzare il mare dell’isola e la varietà dei pesci, vivendo un’esperienza unica. Per tutti gli aggiornamenti riguardo alla situazione Covid-19 in loco, prima di partire consultare sempre il sito www.viaggiaresicuri.it 0 FacebookTwitterPinterestEmail
Viaggi Isole Baleari, quale scegliere? by Roberta 16 Aprile 2021 written by Roberta Tempo di lettura 11 minuti Le isole Baleari sono quattro, Maiorca, Minorca, Ibiza e Formentera, ma quale scegliere? Stai pensando ad una vacanza alle Baleari ma non sai dove andare, cosa vedere, i punti panoramici, la natura, quale isola scegliere insomma. In questo articolo ti dirò tutto questo e anche di più. Seguimi fino alla fine se vuoi sapere quali sono le spiagge migliori di ogni isola, cosa mangiare di tipico, cosa acquistare di artigianale e ti guiderò alla scoperta delle bellezze e delle peculiarità di ognuna per conoscerle meglio e decidere quale scegliere per la tua vacanza. Il loro clima, con più di 300 giorni di sole all’anno, permette di fare tantissime attività all’aperto, dalle passeggiate a cavallo alle escursioni in barca o in mongolfiera, agli sport acquatici. Visiterai paesi e città, assaporando la storia e la cultura delle isole nei musei, nelle chiese gotiche e persino nei castelli medievali. Non mancheranno occasioni per il divertimento, in ogni isola troverai sempre qualcosa da fare. Se non hai ancora prenotato prova a dare un’occhiata a questa proposta per Ibiza Sant’Eulalia, la proposta si basa su una settimana nel mese di settembre ma il form puoi usarlo in qualunque momento, anzi se blocchi con maggior anticipo la tua vacanza puoi risparmiare anche parecchio! Ma adesso partiamo insieme alla scoperta delle Isole Baleari. Vuoi approfondire anche la conoscenza dell’arcipelago delle Canarie? Ne parlo qui. Maiorca Isole Baleari, quale scegliere? Cosa vedere a Maiorca Il bellissimo centro storico di Palma, capoluogo di Maiorca è un incanto. La Cattedrale gotica, La Seu, sorge di fronte al mare ed è affacciata sulle mura romane. Restaurata da Antonio Gaudí, custodisce uno spettacolare dipinto murale opera di Miquel Barceló La Cattedrale La Seu a Maiorca A pochi passi di distanza troverai la Almudaina, altra bellezza in stile gotico. E’ il Palazzo Reale nonché una delle residenze della famiglia reale spagnola. Ammira il riflesso di entrambe le costruzioni sul lago artificiale del Parco del Mare e prosegui fino alla Lonja, antica loggia dei mercanti. Scopri altri tesori tra i vicoli del centro, il museo del Palazzo March custodisce un’interessante collezione di sculture contemporanee e libri antichi. Prosegui fino al Convento di San Francesco con il chiostro gotico dalle colonne sottili. La Chiesa di Santa Eulalia, particolare per le sue gargouille sulle terrazze. Puoi ammirare alcuni dei dipinti più famosi di Miró, uno dei massimi rappresentanti del surrealismo, presso la Fondazione Pilar e Joan Miró. Se vuoi osservare l’isola da un punto privilegiato, a circa 3 km dal centro storico troverai il Castello di Bellver, in stile gotico, uno dei pochi in Europa a pianta circolare. Infine, viaggia fino alla preistoria visitando i complessi talaiotici, antichi insediamenti dei primi abitanti dell’arcipelago. Nella località di Artà ne troverai uno dei più grandi e meglio conservati, Ses Païsses che si trova in un bel bosco di querce. Natura a Maiorca Maiorca racchiude bellezza in ogni suo angolo, anche sotto terra. Riesci a immaginare un concerto di musica classica in una grotta sotterranea di 5000 anni fa? Nella località di Porto Cristo potrai vivere questa esperienza in due luoghi diversi. Nelle grotte del Drach ti aspetta il lago Martel, uno dei maggiori laghi sotterranei che potrai attraversare in barca. Mentre nelle grotte dels Hams, potrai osservare particolari formazioni rocciose: le pianure di Fra Mauro, la fosse dell’inferno, il mare di Venezia, il laghetto sotterraneo. Interno delle grotte del Drach Negli enormi spazi delle grotte di Artà, situate presso le scogliere di Capdepera, ti sembrerà di vedere animali mostruosi e costruzioni gotiche. Anche le grotte di Campanet sapranno affascinarti con fantastiche sale, gallerie e ampie terrazze. Un’ altro scenario meraviglioso è quello della cordigliera di Tramontana, per vederla comodamente puoi fare un giro a bordo del treno centenario che va da Palma a Sóller. Se ami il trekking, una delle escursioni più belle che puoi programmare durante il tuo soggiorno a Maiorca è quella al Torrent de Pareis, una spettacolare gola naturale. La gola del Torrent de Pareis a Maiorca Ma l’isola di Maiorca è anche il paradiso per gli amanti del mare. Possiede varie riserve marine distribuite lungo il litorale, come la baia di Palma, quella del Llevant o quella del Migjiorn a Maiorca. Le spiagge di Maiorca Sulle spiagge cittadine potrai usufruire di ogni comfort. Potrai sdraiarti sotto l’ombrellone in uno stabilimento balneare, assaporare piatti deliziosi in uno dei ristoranti affacciati sul Mediterraneo o praticare il tuo sport preferito. Nella baia di Palma puoi scegliere tra varie opzioni come la spiaggia di S’Arenal, con un esteso lungomare costeggiato da palme e l’Oratori de Portals (o Cala Portals Nous) una delle più frequentate e di facile accesso. Concediti una lunga camminata su uno degli arenili più grandi delle Baleari, quello di Alcúdia, o trascorri un’intera giornata di sole e mare a Es Port, un lido molto popolare a ridosso di Colònia de Sant Jordi, nel comune meridionale di Ses Salines. A sei km da Santanyì, si trova Calò des Moro raggiungibile percorrendo un sentiero che termina con una scala in pietra; lo sforzo sarà ricompensato da una spiaggia di fine sabbia bianca e acque turchesi. Se preferisci allontanarti dalle città, esplora Portals Vells, nel comune di Calvià, una cala dalle acque cristalline circondata dai pini. Cala di Portals Vells Cosa si mangia a Maiorca Tra i piatti tradizionali di Maiorca c’è la coca de trempó, una base di pane piatta e quadrata con ortaggi diversi e l’arròs brut (riso sporco), un riso brodoso speziato, fatto in origine con carne e selvaggina, a seconda di quello che veniva cacciato, mentre adesso viene fatto prevalentemente con carne di lepre, ma si può trovare anche con l’aggiunta di crostacei e verdure. Da provare anche la famosa ensaimada, un dolce sfogliato a forma di spirale, cosparso di zucchero a velo. Maiorca è famosa anche per il miele e le mandorle protagoniste della tradizione culinaria locale. Cosa comprare a Maiorca Le strade commerciali di Palma sono Sant Miquel, Jaume III o El Born. Se vuoi oggetti di artigianato ti consiglio di curiosare tra le bancarelle della Plaça Major la mattina. Nelle località litoranee troverai vivaci mercatini all’aperto con proposte di ogni tipo. I prodotti maiorchini tradizionali più apprezzati sono i tessuti o le creazioni di oreficeria, cesteria e ceramica. Come souvenir invece puoi acquistare un siurell, una piccola figura di argilla bianca con un fischietto, le cui origini risalgono all’epoca talaiotica. Una menzione a parte meritano gli articoli in pelle, come le calzature, famose in tutto il modo per la loro qualità. Se vuoi conoscerne il processo di produzione artigianale, puoi visitare uno dei tanti laboratori nelle località in cui vengono fabbricate come Inca, nel territorio del Raiguer, al centro dell’isola. L’arcipelago di Cabrera A circa 10 km a sud del Capo di Salines a Maiorca, si trova l’arcipelago di Cabrera. E’ formato da 19 piccole isole e isolotti, la più grande è quella di Cabrera e tutte sono state dichiarate Parco Nazionale Marittimo Terrestre nel 1991. Isola di Cabrera Presso la Colònia de Sant Jordi è possibile effettuare un’escursione in barca in cui si potranno avvistare molte specie di rapaci e uccelli marini. Tra i suoi fondali sabbiosi e ricchi di grotte sarà facile incrociare delfini, tartarughe comuni e tartarughe liuto. Un’ altra opzione è quella di percorrere il sentiero che porta al castello la Miranda per vedere un panorama incredibile oppure quello più lungo che porta fino al faro di n’Ensiola. In questo caso avrai anche la possibilità di ammirare la grande varietà di vegetazione presente, nell’isola infatti ci sono più di 400 specie botaniche. Minorca Isole Baleari, quale scegliere? Cosa vedere a Minorca Scopri la Ciutadella di Minorca, antico capoluogo dell’isola, con i suoi palazzi, le costruzioni medievali e i vicoli selciati. Il Castello di San Nicolàs a ridosso del porto e la Cattedrale di Santa Maria in stile gotico catalano. Nella zona più orientale scoprirai tracce della cultura dell’isola di epoca preistorica presso il villaggio talaiotico di Trepucó dove è custodita una delle taulas (costruzione talaiotica a forma di T, esclusiva dell’isola di Minorca) più impressionante e meglio conservata. Taulas nel Villaggio talaiotico di Trepucó Andando ancora più indietro nel tempo, è possibile visitare la Torre d’en Galmés, un insediamento pre-talaiotico con case circolari e i resti di un sistema di raccolta dell’acqua. In Giugno ha luogo l’evento più significativo per Minorca, la festa di Sant Joan, una delle tradizioni più antiche dell’isola. La festa dura 5 giorni e il suo culmine è il 23 e il 24 Giugno. L’attrattiva principale sono i cavalli attorno ai quali si svolge tutta la festa. Nella parte orientale dell’isola si trova Mahón, capoluogo di Minorca. Visita la maestosa fortezza La Mola, il Museo di Minorca e la Chiesa di Santa Maria. Natura a Minorca Oltre al patrimonio archeologico e culturale, Minorca spicca per l’enorme ricchezza ecologica e paesaggistica. Scopri i diversi habitat dell’isola a piedi, a cavallo o in bicicletta. Panoramica del parco naturale S’Albufera des Grau Visita il parco naturale di S’Albufera des Grau. Ci sono tre sentieri per attraversarlo. Vedrai costruzioni megalitiche, spiagge incontaminate e scogliere, lagune e avvisterai specie autoctone come il falco pescatore e la lucertola balearica. Le spiagge di Minorca Trovare la spiaggia preferita a Minorca può diventare impegnativo dal momento che ce ne sono più di 70. Nel sud abbondano quelle di sabbia bianca finissima e dalle acque cristalline, come la spiaggia di Macarelleta, una delle più popolari nella stagione estiva. La spiaggia Macarelleta Cala Escorxada è una delle spiagge più paradisiache e tranquille del sud, isolata da qualsiasi nucleo urbano, per accedervi è necessario camminare per più di 50 minuti. Cala Turqueta, autentico paradiso nascosto da una pineta, o le deliziose Cala Blanca e En Forcat, vicino a Ciutadella, ideali per prendere e fare una prima lezione di immersione. Nella parte settentrionale, la sabbia dalle tonalità rosse contrasta con il verde e l’azzurro del mare. Ci sono spiagge circondate da dune, come quella di Binimel-là nella Riserva Marina del nord, oppure da scogliere come Cala Morell. Anche trovare la soluzione abitativa può essere un pensiero come organizzare la vacanza e se non hai tempo ricorda che puoi sempre fare affidamento su di me, rimanendo su Minorca ad esempio puoi sbirciare questa proposta già pronta e da li contattarmi, ricorda che se non è quella sarò comunque in grado di trovare la soluzione perfetta lasciando a te il piacere di goderti la vacanza senza intoppi, mica poco di questi tempi 😉 Cosa si mangia a Minorca Le ricette dell’isola si basano su prodotti della terra e del mare. Le melanzane alla minorchina sono una pietanza che esalta la ricchezza e la varietà dei prodotti dell’orto, tra cui spiccano anche le zucchine, i peperoni e i carciofi. La caldereta de langosta è una zuppa di aragosta inventata dai pescatori e forse è il piatto più rappresentativo dell’isola di Minorca. Indiscutibile protagonista della gastronomia locale è il formaggio di Mahón che ha la denominazione di origine protetta. Si può assaporare da solo oppure all’interno della pasta sfoglia, o di patate ripiene o insalate. Sembra sia nato a Mahón (da cui il nome) e che un albergatore del posto lo servì al maresciallo di Richelieu, capo delle truppe francesi che conquistarono il popolo minorchino. Abbina ai tuoi pasti un buon vino dell’isola e gustati il gin aromatizzato alle bacche di ginepro. Cosa comprare a Minorca Una delle attività più piacevoli dell’isola è passeggiare tra fiere e mercati all’aperto, in cerca di articoli di artigianato e prodotti della terra. In estate ne troverai alcuni molto speciali come il mercato creativo artigianale di Es Castell, una bella località marinara situata presso la bocca del porto di Mahón. Nel mercato artigianale di Ciutadella, allestito anch’esso nel periodo estivo, troverai di tutto, dai gioielli alle scarpe, alle ceramiche. Ibiza Isole Baleari, quale scegliere? Cosa vedere a Ibiza Ibiza è famosa per le sue lunghe notti di festa e le spiagge di sabbia fine, ma non e solo questo. Non a caso ha ottenuto il riconoscimento dell’Unesco per la cultura e la biodiversità. Potrai ammirare le vestigia lasciate dai fenici e dai cartaginesi o le testimonianze di epoca rinascimentale. Il centro storico Dalt Vila cinto da impressionanti mura rinascimentali erette a difesa dagli assedi dei pirati, le cinque porte d’accesso e la più monumentale è il Portal de ses Taules, vicino al Mercato Vecchio. Veduta panoramica del centro storico – Dalt Vila Tutte le strade portano alla Cattedrale di Santa Maria de las Nieves, costruita sulle antiche mura arabe, ma perdersi nel labirinto dei suoi vicoli e delle sue piazze sarà divertente. In cima al monte Puig de Vila si trova il Castello dell’Almudaina, il monumento più alto della città, con il so maschio di origine medievale. Vale la pena dedicare qualche ora ai musei della città. Il Museo Archeologico di Ibiza e Formentera custodisce una collezione unica di oggetti che racchiude 3000 anni di storia. Se ami l’arte moderna, visita il Museu d’Art Contemporani d’Eivissa (MACE). Natura ad Ibiza Ammira dalla spiaggia il profilo degli isolotti di Es Vedrà e Es Vedranell, nel Parco Naturale di Cala d’Hort, Cap Llentrisca e Sa Talaia. Uno scenario perfetto per escursioni a piedi o in bicicletta oppure per fare immersioni. Il Parco Naturale di Ses Salines si estende dal sud di Ibiza al nord di Formentera e include anche il braccio di mare che separa le due isole. Sotto l’acqua crescono praterie di posidonia oceanica, una pianta essenziale per la vita sottomarina, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Parco Naturale Ses Salines Fenicotteri rosa nel Parco Naturale di Ses Salines Nella parte settentrionale dell’isola, tra le impressionanti scogliere del porto di San Miguel, si trova la grotta di Can Marçà che risale a più di 100.000 anni fa. Le spiagge di Ibiza Le spiagge e le insenature del litorale di Ibiza appassionano sia chi ama gli sport nautici, sia chi desidera fare un bagno in un luogo magico. Se visita la città di Ibiza, esplora le spiagge cittadine di Ses Figueretes e Talamanca, provviste di stabilimenti balneari con ombrelloni e sdraio, bagnino e docce. Potrai raggiungerle a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici e sono accessibili a persone con mobilità ridotta. L’ampia spiaggia d’En Bossa, appartenente anch’essa al comune di Ibiza anche se si estende prevalentemente nel comune di San José, offre gli stessi comfort. Cosa si mangia a Ibiza Gustosa e salutare, la cucina di Ibiza è così. Una delle pietanze più rappresentative è il bullit de peix, pesce ricoperto da una deliziosa salsa alioli ( emulsione di olio e aglio) con un tocco di zafferano. Il riso dell’arroz a banda, cotto con il brodo di pesce, viene servito a parte. Per addolcire il palato prova le orelletes, le tradizionali ciambelle fritte profumate all’anice. Cosa comprare a Ibiza Se visiti la città di Ibiza, approfitta per fare acquisti nella zona del porto. Percorri le stradine del quartiere La Marina e scegli tra migliaia di proposte di artigianato e moda. Se preferisci strade più ampie e moderne, esplora la zona dell’ensanche e i dintorni del Mercato Nuovo, luogo perfetto per apprezzare i prodotti freschi della terra. I mercatini all’aperto ti affascineranno con i loro colori anni ’70. Uno dei più antichi è il mercatino del porto di Ibiza, autentico paradiso di bigiotteria e artigianato. Il mercatino hippie Las Dalias, a Sant Carles, e il mercatino hippie del viale di S’Alamera sono altrettanto caratteristici. Formentera Isole Baleari, quale scegliere? Cosa vedere a Formentera Se c’è qualcosa per cui Formentera è famosa sono le sue spiagge di sabbia bianca e le sue acque cristalline. Puoi percorrere l’isola da punta a punta lungo i suoi 19 km a piedi, a cavallo o pedalando lungo più di 30 sentieri verdi. Scoprirai laghi, dune, saline, grotte e boschi di pini. Lungo la strada troverai mulini, campi coltivati e piccole località ricche di fascino come Sant Ferran de ses Roques e Pilar de la Mola. Sant Francesc Xavier, capoluogo dell’isola, ti conquisterà con le sue casette bianche, i negozi e i ristoranti intorno alla piazza della chiesa, che anticamente serviva da rifugio dagli attacchi dei pirati. Le spiagge di Formentera Ses Illetes è una delle più belle spiagge d’Europa ed è stata parecchie volte tra le 10 spiagge migliori al mondo. Si trova sulla penisola di Es Trucadors, nel cuore del Parco Naturale di Ses Salines, condiviso con Ibiza. La spiaggia di Ses Illetes A sud la spiaggia di Es Migjorn, a forma di mezzaluna, è una delle preferite dalle famiglie. Molto vicino troverai Es Arenals, un lungo lido dalle acque tranquille e poco profonde, attrezzato con servizi di ogni tipo come ombrelloni, sdraio, scuola di windsurf e immersioni, ristoranti e chiringuitos. Non andare via senza aver visitato i suoi emblematici fari. Cap de Barbaria è il punto più meridionale delle Baleari e La Mola, situato a est su una scogliera a circa 120 m. sul mare. Qui trovi la pagina del portale ufficiale del Turismo spagnolo dedicata alle Baleari. Anche per Ibiza e Formentera trovi delle proposte ma se non fossero in linea con il tuo gusto nessun problema, entra e usa ugualmente il form per chiedermi un preventivo, troverò la soluzione adatta alle tue esigenze. Spero che tutte le informazioni raccolte in questo articolo possano esserti utili per avere un’idea più chiara quando ti troverai di fronte alla scelta dell’isola giusta nell’arcipelago delle Baleari. 0 FacebookTwitterPinterestEmail
Viaggi Le terme nel Sud Italia e Isole by Roberta 23 Marzo 2021 written by Roberta Tempo di lettura 7 minuti Hai bisogno di dedicarti momenti di relax e coccole? Ecco il post che fa per te, ho raccolto le terme più famose del Sud Italia e isole dove poter andare per regalarti un momento speciale. Se ti trovi in altre zone dell’Italia nessun problema, c’è l’articolo che fa al caso tuo! Le migliori terme del Nord Italia e Le terme del Centro Italia Campania La Campania è un territorio fortemente caratterizzato da vulcani e questo lo ha reso il luogo ideale per la presenza di sorgenti termali. La composizione vulcanica del terreno rende infatti le acque dei centri termali molto pregiate sia per i trattamenti di salute che per quelli estetici e di benessere. Ecco quali sono le terme da non perdere in Campania. Terme di Ischia Tra le più famose in Italia, le terme di Ischia sono una meta di vacanza particolarmente apprezzata. Ischia è un’isola vulcanica e sono numerose le stazioni in cui poter effettuare i trattamenti. il parco termale delle Ninfe Nitrodiil Negombo a Lacco Ameno, con piscine a temperature differenti e una sauna incastonata nelle rocce i giardini Poseidon al Forio, indicati per trattamenti relax il parco termale Aphrodite Apollon eil parco termale Tropical a Sant’Angelole terme di Cavascura presso la spiaggia dei Marontiil parco termale Castiglione a Casamicciola A questi centri si aggiungono tre siti termali liberi, Sorgeto, Fumarole e Olmitello. Quello che caratterizza questi “parchi termali” è la grande dimensione e la presenza di un elevato numero di vasche, piscine e bacini differenti perfettamente integrati nella natura circostante, nonché la presenza di spiagge private a disposizione degli utenti per un ottimo connubio tra una vacanza wellness e una vacanza balneare. Terme di Telese Le Terme di Telese si trovano in provincia di Benevento e hanno una storia davvero particolare. Prima del 1349 non esistevano fonti termali in questa zona. Solo dopo il terremoto avvenuto in quell’anno, iniziarono a sgorgare dal sottosuolo acque termali dal potere terapeutico oggi molto apprezzate per la cura di patologie della pelle, dello stomaco e dei reumatismi. I trattamenti medici sono svolti in convenzione con il sistema sanitario nazionale ma il centro propone anche trattamenti benessere all’interno del Grand Hotel Telese. Terme di Agnano Le Terme di Agnano sono nel cuore dei Campi Flegrei e da alcune testimonianze archeologiche rientrano tra le più antiche terme in Italia. Le sue origini risalgono all’epoca romana quando l’Imperatore Adriano fece costruire questo complesso alle pendici del Monte Spina. Le sue acque termali sono classificate come sulfureo-salso-bicarbonato-terroso-alcalino, naturalmente ricche di iodio, bromo e calcio e per questo particolarmente indicate per stimolare il sistema immunitario e come cura anti-infiammatoria. All’interno del centro ci sono le saune a calore secco naturale chiamate Stufe di San Gennaro, particolarmente indicate per chi soffre di reumatismi e artrite. Terme di Contursi Le Terme di Contursi si trovano in provincia di Salerno e anche loro risalgono all’epoca romana. Le acque di questo centro termale hanno la più alta concentrazione di anidride carbonica in Europa e questo le rende una meta perfetta per chi soffre di problemi cardiovascolari. Le sorgenti sono circa 15, alcune calde altre fredde, questo le rende adatte a diverse patologie e disturbi. Tra i centri termali più noti troviamo: Rosapepe con piscine di acqua termale caldaCapasso con acqua termale caldaForlenza acqua termale fredda (aperte solo in estate)Tufaro acqua termale fredda (aperte solo in estate)Cappetta acqua termale tiepida a 31°C (aperte solo in estate)Volpacchio acqua termale fredda (aperte solo in estate)Parco termale della Legalità acqua termale fredda ( aperto in estate) Basilicata Terme sud Italia e isole La Basilicata offre due centri termali di alto livello, molto rinomati per la purezza delle loro acque. Le sorgenti si trovano infatti in territori naturali tra i più incontaminati di tutta la penisola Le terme lucane sono prevalentemente a vocazione curativa più che luoghi di svago, però sono in grado ugualmente di offrire pacchetti wellness. Terme a Latronico Le Terme Lucane di Latronico si trovano in provincia di Potenza, quasi al confine con la Calabria, all’interno del Parco Nazionale del Pollino. Le acque sgorgano a 22°C da tre diverse sorgive: dalla Piccola deriva acqua sulfurea, dalla Grande e dalla Media acque bicarbonato-calciche. Queste acque sono indicate per un ampio numero di patologie, dall’apparato respiratorio ed uditivo ai problemi reumatici a quelli della pelle. Terme di Rapolla Conosciute anche come Terme Ala, si trovano a Nord della Basilicata, verso il confine con la Puglia. Rapolla è un piccolo borgo medievale ed oggi è considerato un punto di riferimento nel panorama termale del sud Italia. Dispone di due sorgive da cui fuoriescono acque classificate come salso-solfato-bicarbonato-alcaline. Indicate per reumatismi, problemi articolari, malattie dell’apparato respiratorio, malattie dismetaboliche e del sistema nervoso periferico, malattie cutanee croniche. Un soggiorno presso questo centro termale è perfetto per esplorare anche le bellezze lucane. Si trova infatti molto vicina a Matera e questo la rende un ideale punto di partenza per un tour nella città dei sassi. Molise Terme sud Italia e isole Un territorio dalla superficie molto piccola ma che possiede numerosi centri termali, ecco quali sono Terme di Sepino Le Terme di Sepino si trovano in provincia di Campobasso, immerse nella natura incontaminata dei monti del Matese. Il comune di Sepino inoltre fa parte del circuito dei Borghi più Belli d’Italia. L’acqua di Sepino sgorga dalla sorgente delle Tre fontane ed è considerata oligominerale, bicarbonato calcica e magnesiaca. Viene imbottigliata con il nome di “Sepinia” ed apprezzata per la sua leggerezza e digeribilità. Nelle terme di Sepino è possibile fare bagno turco, idromassaggi, saune, trattamenti massoterapici e inalazioni. Fonte del Benessere La Fonte del Benessere si trova in provincia di Isernia in località Castelpetroso. Dotato di un resort, il centro offre la possibilità di accedere giornalmente alla spa, ma anche lunghi percorsi benessere mettendo a disposizione dei clienti saune, thermarium, idropercorsi e piscine interne ed esterne. Terme Bagnoli del Trigno Queste sorgenti termali si trovano in provincia di Isernia e sono Domus Area con la sua Domus MedicaCentro Phisiothermale con prestazioni specializzate, percorsi idrotermali, docce emozionali con cromoterapia, massaggi in acqua e applicazioni di fanghi. Calabria Terme sud Italia e isole Le terme in Calabria offrono un ampio range di proposte. Ecco alcune delle migliori mete calabresi per soggiorni termali all’insegna del relax. Terme di Caronte Le Terme di Caronte si trovano nel comune di Lamezia Terme in provincia di Catanzaro. Le acque sulfuree della sorgente Caronte sgorgano alla temperatura di 39°C e sono indicate per la cura di patologie respiratorie, ginecologiche, reumatiche e dermatologiche. Oltre alle cure termali lo stabilimento offre anche trattamenti estetici ed una linea di cosmetici propria. Di fronte allo stabilimento si trova la Vasca Pubblica di Caronte, una piscina termale ad accesso libero e gratuito h24. Terme Luigiane Le Terme Luigiane si trovano in provincia di Cosenza. Le sue acque sono sulfuree-salso-bromo-iodiche e sgorgano da quattro differenti fonti, tre delle quali ad una temperatura di 45°C ed una più fredda a 22°C. La grotta delle Ninfe La Grotta delle Ninfe si trova nel comune di Cerchiara in provincia di Cosenza e rappresenta una delle mete termali più conosciuta di tutta la Calabria. Si tratta di una sorgente sulfurea accessibile con una somma simbolica che attrae per la sua unicità molti visitatori. E’ un’area dotata di servizi di base ma in una location molto particolare. Si tratta di una fenditura che taglia in due uno sperone roccioso creando di fatto un canyon all’interno del quale scorre un ruscello di acqua termale, il Caldanello. Le acque sulfuree che sgorgano dalla terra a circa 30°C sono perfette per la cura dei problemi dermatologici quali acne e dermatiti ed il loro effetto è rafforzato dalla presenza di fanghi applicabili direttamente sulla pelle. Sardegna Scegliere la Sardegna per una vacanza termale significa concedersi puri momenti di relax godendo il benessere delle acque termali unito ai benefici del mare. Terme di Sardara Il centro termale si trova in località Santa Maria Acquas a poco più di 50 km da Cagliari ed è quello più a sud di tutta l’isola. L’acqua è categorizzata come bicarbonato-alcalino-sodica e ipertermale e in Europa questa tipologia di acqua è molto rara. Tra i principali benefici ci sono lo stimolo della microcircolazione, un’azione antinfiammatoria che apporta numerosi benefici alla pelle e il trattamento di disturbi come l’acne e la cellulite. Terme di Benetutti Oggi note come Terme Aurora, si trovano nella zona nord-est dell’isola, a 80 km circa da Olbia e poco più di 100 da Alghero. Si tratta di acque solfuree, salso-bromo-iodiche e salso-iodiche che rendono questo centro termale particolarmente indicato per le terapie antalgiche e per il trattamento degli stati di dolore, ma non solo. Al suo interno infatti si possono fare le tradizionali terapie termali come le insufflazioni, le inalazioni, gli aerosol, i lavaggi nasali, oltre a numerosi trattamenti benessere. Terme di Casteldoria Sono situate in località Santa Maria Coghinas, poco distanti dal Golfo dell’Asinara, in una delle zone più belle della Sardegna. La particolarità del centro di Casteldoria è che si trova a ridosso del fiume Coghinas e le acque sono ipertermali salsobromoiodiche con proprietà antisettiche, antinfiammatorie e decongestionanti. Le acque di Casteldoria sono anche miorilassanti e stimolano il sistema immunitario. La temperatura alla sorgente è di 76°C ed è per questo che il centro è meta anche di persone che soffrono di artrosi, artrite e dolori articolari. Sicilia Terme Sud Italia e isole Le località termali sono davvero diffuse in tutta l’isola ed hanno una tradizione molto antica. Le principali terme della Sicilia sono: Terme di Trapani Immerse in un contesto naturale, le terme di Trapani conosciute come Terme Sagestane, sono accessibili al pubblico gratuitamente e la loro acqua raggiunge i 46°C. Sono terme di origine vulcanica e per questo i vantaggi delle loro acque vanno dalla cura di malattie respiratorie a quelle reumatiche. E’ possibile effettuare inalazioni, aerosol, fanghi ed anche idromassaggi e bagni nelle piscine termali esterne. Terme di Sciacca Le Terme di Sciacca si trovano ad Agrigento e sono conosciute anche come “Stufe di San Calogero”. La sorgente è classificata come salso-bromo-iodica e raggiunge la temperatura di oltre 50°C che la rende ideale per chi soffre di problemi osteo articolari. 1 FacebookTwitterPinterestEmail
Viaggi La Spagna su treni storici by Roberta 16 Marzo 2021 written by Roberta Tempo di lettura 5 minuti Visitare la Spagna in un modo alternativo? Si può! In Spagna a bordo dei treni storici. Un’esperienza unica in Spagna a bordo dei treni storici, tappe meravigliose e l’emozione di vivere un viaggio d’altri tempi. Seguimi fino in fondo, conoscerai anche quali sono i 3 treni storici più famosi e gli itinerari disponibili. Al Andalus Spagna treni storici L’ Al Andalus ha una caratteristica molto particolare, è il treno più largo al mondo e i suoi spazi sono molto ampi. Questo treno apparteneva ai reali inglesi e le carrozze suite venivano usate dai sovrani britannici per raggiungere la Costa Azzurra da Calais. Il fascino del passato unito alle prestazioni più moderne. Le carrozze sono dotate di ogni confort per una vacanza di lusso pur avendo la sensazione è di fare un tuffo nel passato Vettura Ristorante del treno storico Al Andalus Il treno è dotato di una vettura salone dove potrai ammirare il paesaggio assaporando la colazione oppure una deliziosa cena. Per rilassarti puoi bere un drink e assistere ad uno spettacolo musicale nella carrozza con il pianoforte. Il treno ha 16 suite matrimoniali, il numero dei passeggeri a bordo è decisamente limitato. Gli spostamenti avvengono di giorno, per permettere di godere del meraviglioso paesaggio, la notte il treno resta fermo in stazione. Ottima scelta a mio avviso per uscire dopo cena a fare una passeggiata, e la notte si riposa bene, senza i movimenti del treno. Le fermate sono programmate in modo tale da farti conoscere il meglio di ciascun posto. Un autobus ti attenderà per portarti nei luoghi da visitare e in ristoranti selezionati. Il prezzo del viaggio è comprensivo di tutte le visite e gli ingressi, i trasferimenti, e la pensione completa, dalla colazione alla cena. I treni storici hanno partenze a date fisse. L’ Al Andalus offre due itinerari: l’Andalusia e il Siviglia-Madrid. Itinerario Andalusia Spagna treni storici Il percorso del treno storico parte e si conclude a Siviglia. Il capoluogo dell’ Andalusia ti conquisterà con il centro storico di influsso arabo, il bel clima e l’amabilità della sua gente. Tappe dell’itinerario Al Andalus – Andalusia – In questo viaggio (7 giorni / 6 notti) assaporerai l’olio d’oliva, il vino di Jerez, il prosciutto iberico di Jabugo, tutti famosi prodotti di questa terra. Potrai assaporare piatti tradizionali e apprezzare le nuove proposte della cucina mediterranea nei suoi incantevoli vagoni -salone o nei ristoranti accuratamente scelti ad ogni tappa. Ogni giorno ti sveglierai in una località diversa dove ti aspettano attività sorprendenti. A Jerez potrai assistere ad uno spettacolo di danza dei cavalli andalusi su musica spagnola organizzato dalla Regia Accademia Andalusa d’ Arte Equestre. La visita all’ Alhambra, a Granada, ti lascerà a bocca aperta. Visiterai città che sono autentici gioielli culturali quali Úbeda e Baeza, entrambe città Patrimonio dell’Umanità Unesco. Itinerario Siviglia-Madrid Spagna treni storici Se preferisci visitare i territori dell’ Estremadura e della Castiglia, puoi scegliere l’itinerario Spagna treni storici Siviglia – Madrid. In questo viaggio di 6 giorni / 5 notti, potrai assaporare le delizie della cucina regionale che include le zuppe e gli arrosti tipici della Castiglia. Approfittando del fatto che in questo territorio si produce uno dei migliori prosciutti della Spagna, avrai l’occasione di visitare un allevamento di maiale iberico. Potrai immergerti nella natura con un’escursione nel parco Nazionale di Monfragüe. Questo itinerario è affascinante, prima di arrivare a Madrid infatti ci sono ancora due tappe in due città importanti, Toledo e Aranjuez. El Transcantabrico Spagna treni storici Gran Lusso Vivere per 8 giorni / 7 notti tutto il glamour dei grandi treni espressi degli anni ’20 che hanno ispirato cinema e letteratura, usufruendo di prestazioni e comfort dei nostri giorni. Interno di una suite dove si può scorgere la doccia super moderna e la tv al LED Scoprirai la Spagna settentrionale viaggiando lungo il litorale cantabrico da San Sebastián (Paesi Baschi) a Santiago de Compostela (Galizia) o viceversa. 14 suite di lusso finemente arredate, e panorami incredibili che potrai ammirare dalle ampie vetrate delle carrozze-salone originali del 1923, autentici gioielli del patrimonio storico ferroviario. Carrozze-salone con ampie vetrate per ammirare il paesaggio Una delle caratteristiche più apprezzate di questa vacanza è la gastronomia e la possibilità di assaggiare piatti tipici grazie alla presenza di uno chef a bordo. Potrai gustare i piatti della tradizione tra cui la fabada o il cocido montañés, piatti di pesce al forno, acciughe e frutti di mare. Se hai problemi di allergie e/o intolleranze, c’è la possibilità di avere un menù personalizzato. E’ una richiesta da segnalare all’atto della prenotazione. Itinerario del Trancantabrico Gran lusso Le tappe dell’Itinerario sono San Sebastián, Bilbao, Santander, Santillana del Mar, Gijón, Santiago de Compostela e viceversa. Resterai sorpresa dall’eleganza della baia di San Sebastián, e scoprirai Bilbao, una città dinamica e all’avanguardia. Potrai visitare il Museo Guggenheim e a Santander il Gran Casino. Ma lungo il percorso non mancheranno le visite a località più piccole come Santillana del Mar con il suo bel centro storico o Ribadesella. La natura trova il suo spazio in questo percorso nel Parco Nazionale dei Picos de Europa e nella bellezza della spiaggia delle Catedrales in Galizia. Spiaggia delle Catedrales A Santiago de Compostela, meta di pellegrinaggio molto conosciuta, potrai ammirare la Cattedrale gotica e il suo centro storico. Dopo cena se non vorrai uscire a fare due passi avrai comunque altre possibilità tra cui assistere a spettacoli dal vivo o sorseggiare qualcosa nella carrozza salone. Oppure, dal momento che di notte il treno si ferma per assicurarti il riposo migliore, se lo desideri potrai scendere e passeggiare in libertà. Classico Un’ altra alternativa al Transcantabrico Gran Lusso è il Trancantabrico Classico che abbina il percorso lungo il litorale cantabrico ai territori dell’entroterra della Castiglia e Léon. Si può scegliere tra vari percorsi: il percorso di 8 giorni dalla città di Léon a Santiago de Compostela. I percorsi più brevi (Santiago – Santander o Léon-Santander) hanno una durata di 5 giorni/ 4 notti oppure 4 giorni/ 3 notti. Expreso de la Robla Spagna treni storici Il treno Expreso de la Robla propone due itinerari entrambi con partenza da Bilbao. Uno con destino Léon seguendo il tracciato dell’antico treno del carbone. Visiterai le impressionanti grotte e gallerie del complesso carsico do Ojo Guareña a Burgos. Complesso carsico do Ojo Guareña Attraverserai i bei paesaggi montuosi della provincia di Palencia e conoscerai Frómista e la sua chiesa romanica, tappa imperdibile per i pellegrini diretti a Santiago de Compostela. Il percorso alternativo passerà dalla cittadina medievale di Santillana del Mar e da altre località di mare come Laredo e Llanes. Potrai fare un’escursione in barca e visitare una fabbrica di conserve dove vengono preparate le famose acciughe di Santoña. Potrai ammirare la natura imponente del Parco Nazionale dei Picos de Europa e assaporare il tradizionale sidro asturiano. Oltre alla moderna Bilbao conoscerai due belle città affacciate sul Mar Cantabrico: Santander e Gijón. 0 FacebookTwitterPinterestEmail
Viaggi Le Terme del centro Italia by Roberta 23 Febbraio 2021 written by Roberta Tempo di lettura 8 minuti Staccare la spina, anche solo per un weekend è un vero toccasana e quale miglior fuga di una weekend alle terme? Per questo ho pensato che potrebbe esserti utile un elenco delle terme del centro Italia. Leggi qui se sei interessata alle terme nel nord Italia o ad un approfondimento sulle acque termali e i loro usi specifici. Ho scritto un articolo anche sulle Terme nel Sud Italia e isole se ti trovi in quella zona. Il wellness è da tempo una tematica di viaggio tra le più ricercate. La destinazione si sceglie anche in base a ciò che ha da offrire in questo ambito e se non è il tema primario, si cerca sempre un hotel che abbia la Spa oppure esperienze da vivere in loco che siano in grado di restituire benessere al corpo e allo spirito. *Immaginando che anche quest’anno le nostre vacanze saranno prevalentemente italiane, ho pensato potesse esserti utile una guida alle migliori terme del centro Italia. Toscana Terme centro Italia La Toscana è molto rinomata per i suoi numerosi stabilimenti termali. Iniziamo il nostro tour delle migliori Terme del Centro Italia da Montecatini. Montecatini Terme Montecatini Le Terme di Montecatini sono il luogo ideale per chi desidera rigenerarsi dedicandosi alla cura del corpo e al benessere fisico anche solo per un weekend. Le acque sgorgano dopo un lungo percorso nel sottosuolo attraverso depositi calcarei e argilla e sono perfette per le cure idropiniche, che prevedono cioè la somministrazione per la cura del fegato, dell’intestino e dell’apparato digerente. Gli stabilimenti sono quattro e sono immersi in un polmone verde di dieci mila metri quadri circa, e per chi desidera rilassarsi ci sono i meravigliosi parchi termali Tettuccio, Regina, Excelsior e Redi a disposizione. Ogni stabilimento termale ha la sua acqua con la sua peculiarità: Regina che stimola il corretto flusso della bile dal fegato all’intestino.Tettuccio che favorisce la depurazione del fegatoRinfresco che aiuta l’eliminazione delle scorieLeopoldina che aiuta il transito intestinale Le Terme di Montecatini sono famose oltre che per le cure idropiniche, anche per altre innumerevoli cure e trattamenti. E’ infatti possibile fare i fanghi, le saune, i trattamenti estetici ma anche massaggi e terapie fisiche come le cure inalatorie, o semplicemente immergersi nelle piscine termali e rilassarsi ritrovando un benessere generale. Chianciano Terme Chianciano è una delle mete termali più apprezzate del centro Italia anche per la sua posizione. Si trova tra Siena, Arezzo e Perugia, immerso in uno scenario da fiaba quali sono la Val d’Orcia (patrimonio Unesco) e la Val di Chiana. Chianciano Terme ha tre parchi, una moderna Spa, un’immensa piscina termale e cinque differenti stazioni termali all’interno dei parchi, una per ogni fonte. Parco delle Terme di Chianciano Le sue fonti sono: Acqua Santa che sgorga a 33°C. Ideale per il fegato, le vie biliari e per chi soffre di calcoli.Santissima, indicata per le inalazioniAcqua di Fucoli che sgorga a 16,5°C. serve per depurare il tratto gastro-intestinaleAcqua di Sillene utilizzata per le piscine termali Theia, bagni curativi e fanghi termaliSant’Elena una bibita termale tiepida, perfetta per le vie urinarie e per i calcoli renali. Chianciano è famosa soprattutto per le cure idropiniche ma per quelli che cercano benessere, piacere e relax, le Terme di Chianciano offrono ai propri ospiti la moderna struttura delle Terme Sensoriali. Se vuoi saperne di più ne parlo approfonditamente qui Chianciano – Terme Sensoriali alla ricerca del benessere. Terme di Saturnia – gratuite Le Terme di Saturnia sono uno spettacolo della natura, immerse nella maremma grossetana. Nascono da un cratere da cui l’acqua sgorga ad una temperatura di 37.5°C Cascate del Mulino – Terme di Saturnia L’ acqua di queste terme è sulfurea ed è famosa per la sua azione terapeutica sulla pelle, ma anche utile all‘apparato cardio-circolatorio in quanto riduce la pressione arteriosa. Le Terme di Saturnia sono fruibili gratuitamente presso le Cascate del Mulino e le Cascate del Gorello, perfette per chi ama immergersi direttamente nella natura. A Saturnia è presente uno stabilimento termale in cui è possibile coniugare il benessere delle acque con il confort e dove oltre alle cure termali e al relax nelle quattro piscine e nelle vasche idromassaggio è possibile usufruire di trattamenti estetici e massaggi professionali. Terme di Petriolo – gratuite Sulle sponde del fiume Farma, in provincia di Siena, puoi trovare le vasche naturali di Petriolo in cui l’acqua sgorga dal sottosuolo alla temperatura di 43°C. In queste vasche naturali è possibile passare da una all’altra scegliendo la temperatura ideale, da calidario fino ad arrivare al fiume che fungerà da frigidario, esattamente come erano suddivise un tempo le stanze delle terme. Terme di Petriolo Anche qui è possibile immergersi gratuitamente per avere un’immediata sensazione di benessere, tuttavia anche in questo caso è presente uno stabilimento termale in cui è possibile fare trattamenti come inalazioni, fangoterapia e trattamenti estetici professionali nel Centro Benessere. Marche Proseguiamo il nostro tour delle terme del centro Italia con le Marche. Un weekend o una giornata nei centri termali delle Marche è capace di rimetterti in sesto. Le Marche infatti oltre ad essere una regione con un grande patrimonio artistico è anche un luogo dove trovare pace e benessere. In tutta la regione ci sono diversi centri termali e sono prevalentemente situati in contesti naturalistici bellissimi, tuttavia non sono presenti piscine all’aperto simili a quelle presenti in Toscana. Terme di Frasassi San Vittore di Genga Le Terme di Frasassi, conosciute come Terme di San Vittore fino al 2001, si trovano nel Comune di Genga in provincia di Ancona. Immerse fra le montagne dell’Appennino Marchigiano, a 204 metri di altitudine, sono un’oasi di quiete dove ritemprare il corpo e lo spirito. Le Terme di Frasassi sono alimentate dalla sorgente che si trova a 400 metri dallo stabilimento, all’interno della Gola di Frasassi. L’acqua sgorga ad una temperatura di 13°C ed è un’acqua sulfurea ideale per malattie cutanee, ginecologiche, artroreumatiche e muscolari. Tra i trattamenti più apprezzati c’è quello con il fango sulfureo che è perfetto come antinfiammatorio naturale per dolori articolari, reumatici e per patologie quali l’osteoporosi. Terme di Santa Lucia Le Terme di Santa Lucia si trovano a Tolentino in provincia di Macerata. Sorgono in un bosco secolare a 450 metri si altezza e sono perfette per regalarsi un weekend di benessere a contatto con la natura. Le terme di Santa Lucia hanno tre diverse fonti: Santa Lucia, è ricca di calcio e bicarbonato ed è particolarmente indicata per la cura dei calcoli renali.Rofanello, fonte salsobromoiodica ricca di cloruro di sodio, iodio e bromo, ha effetti antinfiammatori.Acqua sulfurea di Rofanello, ricca di idrogeno solforato, calcio, sodio e magnesio, ha proprietà antisettiche, mucolitiche e immunostimolanti. Grazie alla varietà delle sue acque, le Terme di Santa Lucia sono in grado di curare la maggior parte delle patologie. Vengono offerte cure idropiniche, inalatorie, ginecologiche, balneoterapiche e fangoterapiche. Nello stabilimento è presente anche un centro di pediatria termale, un centro di medicina dello sport, uno di riabilitazione e un centro estetico dove è possibile fare bagno turco, solarium e trattamenti viso e corpo. Umbria L’Umbria anche se piccolina è una regione ricca di terme. E’ un luogo perfetto dove trascorrere delle vacanze all’insegna del benessere, usufruendo di uno dei suoi centri termali. Sicuramente tra tutti il più conosciuto è quello di San Gemini, noto anche per la sua acqua particolarmente indicata nell’alimentazione dei neonati. Terme di San Gemini Le Terme di San Gemini si trovano in provincia di Terni, alle pendici dei Monti Mariani ad un’altitudine di 380 metri immerse nel Parco delle Fonti, sei ettari di macchia mediterranea. All’interno del Parco delle Fonti l’acqua sgorga dalle fonti San Gemini e Fabia ad una temperatura di 13°/15°C. Grazie alle sue caratteristiche (bicarbonato-calcica, iposodica, medio minerale) è prevalentemente impiegata nelle cure idropiniche, infatti le sua caratteristica principale è un elevato grado di assimilabilità delle sostanze contenute. L’acqua San Gemini ha inoltre un elevato contenuto di calcio che la rende un valido aiuto nell’osteoporosi, nella menopausa e anche nell’intolleranza al lattosio. Terme Francescane di Spello Le Terme Francescane di Spello si trovano tra Spello e Assisi, in provincia di Perugia. L’acqua sgorga dalla Fonte San Felice ad una temperatura di 13,5°C e viene classificata come sulfurea, bicarbonato-calcica-alcalino-terrosa. Grazie alle sue proprietà viene utilizzata per curare patologie legate all’apparato scheletrico, muscolare, cardiovascolare e respiratorio. E’ anche una bibita termale ideale per cure idropiniche dirette al fegato, per la digestione e all’apparato urinario. All’interno dello stabilimento termale viene svolta la balneoterapia in tre grandi piscine dove la temperatura dell’acqua oscilla tra i 34° e i 37°C e unita all’azione di getti, cascate e idromassaggi crea il giusto mix per rilassarsi ma anche per curare inestetismi e malattie dermatologiche. Abruzzo Terme centro Italia Piscine termali, trattamenti di bellezza, percorsi salute. Scegliere un pacchetto benessere in un centro termale in Abruzzo ti permette di immergerti nella bellezza dei parchi incontaminati del centro Italia e nello stesso tempo di vivere le tradizioni e la cucina tipica. Terme di Caramanico Le terme di Caramanico si trovano nella Valle dell’Orfento all’interno del Parco Nazionale della Majella. La Valle dell’Orfento Il suo punto di forza è sicuramente l’ambiente montano in cui si trovano a 650 metri di altitudine. Un ambiente ricco di biodiversità che permette di ammirare fauna e flora tipiche. E’ qui infatti che cresce la Genziana, ed è qui che vivono orsi, lupi, camosci e l’aquila reale. Le terme di Caramanico dispongono di tre sorgenti: La Salute, fonte d’acqua che contiene idrogeno solfato ideale per malattie reumatiche, dermatologiche, ginecologiche.Gisella, anche lei di acqua contenente idrogeno solfatoFonte Pisciarello sgorga in paese offrendo un’acqua oligominerale con proprietà diuretiche. Terme di Canistro Le acque dello stabilimento termale di Canistro sgorgano dalla sorgente Santa Croce a 750 metri di altitudine. Nel corso dei secoli è diventata famosa come “Fonte di Fiuggino” per le sue proprietà simili all’acqua di Fiuggi. E’ classificata come oligominerale e ha una temperatura di 9,5°C. E’ povera di sodio e per questo viene spesso utilizzata in diete disintossicanti e diuretiche. Viene utilizzata anche come bibita per la sua capacità di liberare l’organismo dalle tossine, favorendo una corretta digestione. Lazio Terme centro Italia Terme di Fiuggi Le Terme di Fiuggi si trovano nel paese omonimo a 750 metri di altitudine, circondate da boschi centenari di castagno, un’oasi di pace dove ritrovare il benessere. L’acqua di Fiuggi sgorga da due fonti, Bonifacio VIII e Anticolana, entrambe classificate come oligominerali e povere di sali. L’acqua di Fiuggi è molto rinomata per la cura dei calcoli renali. A queste si aggiunge il moderno Centro benessere Terme Silva Spa nel quale è possibile avere dei programmi di dimagrimento personalizzati e trattamenti di bellezza ad hoc. La cura idropinica rimane però il motivo principale per cui si viene alle terme di Fiuggi, lo stabilimento è anche convenzionato con il servizio sanitario nazionale. Terme dei Papi Le Terme dei Papi si trovano a Viterbo, capoluogo della Tuscia. Ingresso delle Terme dei Papi Sorgono a 50 km dal capoluogo e sono incastonate fra il lago di Bolsena, il lago di Vico e il lago di Bracciano. Le Terme dei Papi hanno una piscina monumentale di acqua calda dove è possibile fare un bagno tonificante sia in estate che in inverno e anche una grotta naturale unica nel suo genere, che funge da bagno turco naturale con delle piccole cascate di acqua sorgiva che esce ad una temperatura di 58°C. Terme Bullicame e Terme del Bagnaccio- gratuite Sempre in provincia di Viterbo si trovano le Terme del Bullicame che sono libere con accesso gratuito. Si tratta di due vasche naturali immerse nella campagna in cui è possibile immergersi e godersi i benefici delle acque termali a contatto con la natura. Le acque di queste terme alimentano le Terme dei Papi. Le Terme del Bagnaccio situate sulla Via Francigena, sempre in provincia di Viterbo sono un vero e proprio parco termale composto da più piscine in cui l’acqua sgorga a 63°C. Le Terme del Bagnaccio sono suddivise in due zone, una completamente libera e un’altra in cui si paga una piccola somma per finanziare le spese di manutenzione dei volontari, i quali in cambio garantiscono una tenuta impeccabile degli impianti e anche di alcuni servizi come spogliatoi, bar e solarium che sono di regola assenti nei bagni completamente gratuiti. 0 FacebookTwitterPinterestEmail
Viaggi Triora, il paese delle Streghe by Roberta 16 Febbraio 2021 written by Roberta Tempo di lettura 5 minuti Cosa vedere a Triora, il paese delle streghe Monumento alla strega in tempo di covid Nella Valle Argentina che da Taggia, patria dell’oliva taggiasca, si inerpica per le montagne, a 800 m s.l.m. c’è Triora il paese delle streghe, uno dei borghi più suggestivi e misteriosi di tutta la Liguria. Arroccato su un colle, tra una splendida boscaglia di ulivi e castagni, è molto noto a causa di un episodio accaduto tra il 1587 e il 1589. In quegli anni si svolse il famoso processo alle streghe, (da lì il nome) con strazianti supplizi, assurde testimonianze ed un’incredibile caccia da parte di un esaltato commissario straordinario, culminante con l’emanazione di ben cinque sentenze di condanna a morte. Condanne che non vennero mai eseguite per un motivo che vi spiegherò in questo articolo, ma alcune poverette morirono ugualmente in seguito alle torture subite, altre nelle carceri di Genova e di alcune non se ne seppe più nulla. La caccia alle streghe – La storia In passato Triora era una podesteria di Genova, e al capoluogo mandava il raccolto, fino a quando complice una grande siccità e la mancanza di alternanza di coltivazioni dei terreni, il grano iniziò a scarseggiare e a non essercene abbastanza da mandare al capoluogo. Ingresso del paese di Triora, il borgo delle streghe Naturalmente per la carestia e la siccità abbattutasi sulla podesteria si doveva cercare per forza un responsabile. Iniziò così la ricerca di un colpevole e quale colpevole migliore delle donne, magari povere e un po’ semplici? Sicuramente erano donne che sapevano usare le erbe per fare i decotti e per questo furono tacciate di stregoneria e torturate affinché ammettessero i loro malefici sul raccolto e facessero terminare la carestia. Sottoposte alle più orrende torture, le povere donne finivano con il confessare colpe non vere e con il denunciare altre persone. Il Commissario straordinario ingigantì talmente la questione tanto che arrivò una denuncia anche in capo ad una nobil donna. Fu a quel punto che intervennero le autorità civili e religiose, fermamente intenzionate a mettere un freno alla situazione che oramai era sfuggita di mano al Commissario. Fu così che ebbe fine la caccia alle streghe. I luoghi delle streghe – la Cabotina Tante sono le storie che si sono tramandate fino ai giorni nostri. Secondo la leggenda, le streghe erano solite riunirsi la notte per compiere i loro riti orgiastici con il demonio e preparare le loro misture micidiali. Il luogo degli incontri era la zona dei fienili chiamata la Cabotina, subito fuori le mura del borgo, a ridosso dell’abitato La Cabotina, luogo di incontro delle streghe a Triora Oggi della Cabotina, luogo leggendario tra sacro e profano, rimane un rudere meta di visitatori incuriositi dalla storia originata da quei tragici anni. Il Castello Triora, il paese delle streghe Salendo per i caruggi si arriva alla fontana soprana, rivestita di lastroni di pietra, è senza dubbio la più antica e importante del paese ed è la base di partenza per la visita al Castello. Triora – il paese delle streghe Da qui seguendo un acciottolato con la linea di mezzeria a disciplinare il transito, si sale su, fiancheggiando abitazioni secolari munite di robuste inferriate. Del Castello non resta moltissimo ma la cinta muraria con quel che rimane del torrione, posto nell’angolo più elevato per meglio avvistare l’arrivo del nemico, mantengono intatto il loro fascino. La Via dietro la Colla Triora il paese delle streghe E’ la via che costeggia l’abitato, appena al di fuori delle mura fortificate. Si narra che non bisognasse mai lasciarvi i bambini dopo il suono dell’ Ave Maria altrimenti sarebbero stati preda delle streghe che se ne servivano per i loro incantesimi. La Porta della fontana soprana che è quella meglio conservata, esce direttamente in Via dietro la Colla. Il suo arco tondo, i cardini dello sportello del locale dove si riscuotevano le gabelle, oggi murato, alcuni resti della cinta muraria con le feritoie per respingere i nemici, sono indizi sufficienti per capire come fosse difficile entrare nel paese. Museo Regionale Etnografico e della Stregoneria Il Museo si trova nel vecchio Municipio di Triora, proprio all’inizio del paese ed è un vanto del borgo medievale. La parte etnografica vera e propria è divisa in sei sale che rappresentano ognuna uno spaccato della vita dei campi. Una sala ad esempio è dedicata al ciclo del castagno. il cui frutto ha rappresentato per lunghi anni il principale sostentamento di intere famiglie. In una cucina, ricostruita secondo la tradizione, con il focolare e l’essicatoio, sembra di rivivere i tempi che furono; ci sono moltissimi oggetti appartenuti alle famiglie locali che sono stati donati al museo come una madia, una credenza, i lumi e un treppiede dove sembra debba accendersi il fuoco da un momento all’altro. Non poteva mancare qualcosa che riguardasse le streghe e la loro persecuzione. Nei sotterranei sono stati allestiti ben quattro sale. Particolarmente interessante è anche la sezione archeologica del museo, dove sono esposti i reperti ritrovati nell’alta valle Argentina quali oggetti di corredo funerario, frammenti di vasi a bocca quadrata assieme a reperti ossei riferibili al neolitico medio (3800-3000 a.C.) Cosa mangiare a Triora, il paese delle streghe Tra i prodotti tipici è molto conosciuto il pane di Triora, scuro e casereccio, preparato con farina e crusca. Lo puoi acquistare direttamente dal forno che si trova poco prima di arrivare nel centro abitato sulla destra. Sentirai il delizioso profumo di pane appena sfornato e apprezzerai il poterlo comprare direttamente al banco del forno come in una bottega di una volta. La mia attenzione è stata catturata da un cartello apposto sulla vetrina che diceva: “Il pane non è mai duro, è duro non avere pane”. Un prodotto artigianale che ben si sposa con questo pane è il bruzzo, una ricotta fermentata con le erbe dal sapore forte e deciso. Triora il paese delle streghe Appena arrivi in paese potrai entrare dalla Strega di Triora, un negozio sorprendentemente fornito di formaggi freschi locali, conserve di ogni tipo, confetture molto particolari. Quando sono arrivata stavano preparando la Cubaita, il dolce tipico che consiste in un croccante di noci, nocciole e mandorle mescolate con miele e scorze d’arancia tra due ostie. Potrai degustare i loro prodotti ed è lì che non ho saputo resistere ad una confettura di mele e lavanda semplicemente deliziosa. 0 FacebookTwitterPinterestEmail