Viaggi Cosa vedere nelle Langhe in 2 giorni by Roberta 28 Luglio 2021 written by Roberta Tempo di lettura 6 minuti Le Langhe sono un territorio che avrebbe bisogno di più tempo per essere visitato, ma anche in 2 giorni puoi riuscire a vedere parecchie cose. Soprattutto si riescono a vedere tutti i luoghi o quasi che spopolano sui social, sebbene questa non sia stata l’intenzione alla base della mia breve gita fuori porta. Sono stata nelle Langhe a Giugno ed è stata la mia prima volta. Seguimi e ti racconterò tutto quello che ho fatto, con qualche spunto in più nel caso tu preferisca fare altro. Se hai già avuto modo di conoscermi tramite i social o attraverso altri articoli del blog, sai già che sono una consulente di viaggio. Se desideri avere informazioni o un programma che lasci a te solo il piacere del viaggio, puoi contattarmi, senza impegno, utilizzando il form qui sotto. Intanto se sei pronta, io partirei nel raccontarti quello che secondo me devi assolutamente vedere nelle Langhe in 2 giorni. Cosa sono le Langhe e dove si trovano Le Langhe sono una zona in territorio piemontese, a cavallo tra le province di Cuneo e Asti, caratterizzato da colline (da qui probabilmente il nome “langa” in piemontese vuol dire collina). Sono rinomate non solo per il vino e il buon cibo, ma anche per natura e borghi medievali. L’intera zona è un importante centro vinicolo di numerose varietà di vino tra cui Barolo, Nebbiolo, Barbaresco, Dolcetto d’Alba, Dolcetto di Dogliani, Barbera d’Alba e Pelaverga di Verduno. Sei meraviglie un unico sito Unesco Cosa vedere nelle Langhe in 2 giorni Nelle Langhe ci sono 5 aree vinicole ed un castello che sono state inserite, a pieno titolo a mio avviso, che sono state inseriti in un unico sito Patrimonio Unesco. Le aree vinicole sono la Langa del Barolo, le colline del Barbaresco, Nizza Monferrato e il Barbera, Canelli e l’Asti Spumante, il Monferrato degli Infernot. Il Castello di Grinzane Cavour è l’unico bene singolo inserito nel sito. Ho fatto questa premessa perché è importante saperlo, anche se negli ultimi anni si va sempre di più alla ricerca di luoghi instagrammabili. E si, l’ho fatto anche io, avevi dei dubbi? Ma ho visitato anche il Castello di Grinzane e te ne parlo qui sotto. Grinzane Cavour e il suo Castello Il Castello di Grinzane Il Castello di Grinzane Cavour è sicuramente una tappa da vedere nelle Langhe in 2 giorni. Grinzane Cavour ad una manciata di km da Barolo è sede dell’ Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba proprio nelle sale del Castello. Sono arrivata a Grinzane in tempo per l’orario di apertura del Castello, e per fortuna dal momento che il caldo mi stava già disintegrando. Prima di entrare ho fatto un giro nel vigneto ai piedi del castello. E’ un importante centro di ricerca e sperimentazione sul patrimonio viticolo piemontese nonché una delle collezioni di vitigni più ampie a livello europeo. La visita del Castello mi ha affascinato perché ho potuto ammirare molti attrezzi utilizzati in passato per coltivare i vitigni ma non solo. Il Conte di Cavour arrivò a Grinzane all’età di ventidue anni con l’intento di modernizzare e dare un forte impulso al settore enologico, ed è anche grazie a lui se sono nati i grandi vini rossi piemontesi da invecchiamento famosi oggi in tutto il mondo. Ho preparato per te un breve video della visita al Castello. di arte, colori e natura silenziosa in Langa Non potevo mancare la visita delle cappelle colorate che spopolano sui social. Non amo i luoghi must perché di solito c’è tanta gente, proprio per questo motivo sono andata in un giorno infrasettimanale. Come puoi vedere dalle fotografie ero sola, mi sono goduta l’arte, i colori e la natura “silenziosa” in questo angolo di Langa che normalmente è super affollato. La Chiesetta di Coazzolo che pace….qui divido la pace con una coccinella….. La cappella delle Brunate Queste opere sono di un inglese, David Tremlett, famoso per i suoi wall-drawing, si tratta di disegni a parete di grandi dimensioni, adattati alle misure dell’ambiente in cui vengono realizzati. Ha realizzato queste opere negli anni, infatti la Cappella delle Brunate o Cappella della Morra, è stata realizzata nel 1999, mentre la chiesetta di Coazzolo solo nel 2017. Nella cappella delle Brunate lavora insieme a lui anche Sol LeWitt che si occupa di restaurare e colorare l’esterno, mentre Tremlett si dedica alle decorazioni interne. Vicino alla chiesetta di Coazzolo, raggiungibile anche con una passeggiata a piedi, puoi trovare la famosa Vigna dei Pastelli. Ne avrai sicuramente sentito parlare, organizzano anche dei pic-nic in vigna. Questa volta non sono andata ma la prossima sicuramente. Borghi da visitare e cosa fare Neive Di piccoli borghi dove perdersi ce ne sono veramente tanti. Sono stata a Neive, uno dei Borghi più belli d’Italia. La parte medievale del paese si trova in posizione dominante su una collina e proprio per questo motivo fu scelta da nobili e ricca borghesia. Ho passeggiato per il borgo, lungo stradine acciottolate, fino alla Torre dell’orologio poi ho iniziato a sentire nell’aria un profumino di buono. Era già ora di pranzo, e questa piazzetta ha attirato la mia attenzione. Neive Barolo Barolo non ha bisogno di presentazioni essendo conosciuto per la produzione dell’omonimo vino. Qui assolutamente da non perdere c’è WiMu il Museo del vino più innovativo in Italia. Il Museo si trova all’interno del Castello Falletti nel cuore di Barolo. Ti lascio qui il link per poter vedere giorni e orari di apertura. Il Castello è il simbolo di Barolo e visitando il WiMu potrai ammirare anche il suo interno. A Barolo c’è anche un altro museo piuttosto interessante che è il Museo dei cavatappi. Aperto nel 2006 è diviso in 19 sezioni per un totale di 500 cavatappi diversi provenienti da tutto il mondo. Originale vero? Alba, cuore pulsante e capitale delle Langhe Troppo spesso lasciata indietro a favore di altri luoghi, Alba merita sicuramente una visita. E’ famosa per il tartufo (ogni anno si tiene qui la famosa fiera) ma non solo. La città è molto bella, anche lei ha le sue torri e il suo centro è gradevole e molto signorile. Ho passeggiato per le vie del centro apprezzando i tanti negozi storici in special modo quelli gastronomici. Panchine giganti nelle Langhe Big Bench Un altro must in una 2 giorni nelle Langhe sono le Big Bench ovvero le panchine giganti. E’ un progetto nato in Piemonte ad opera di Chris Bangle e della moglie, per sostenere le comunità locali, il turismo e le eccellenze artigiane. Il progetto vede ad oggi 164 panchine che sono state installate anche al di fuori della Regione Piemonte. Qui trovi il sito ufficiale per vedere dove si trovano tutte le panchine in Italia. Nel mio giro non mi sono fermata dalle panchine perché mi sono ripromessa di tornare in autunno, quando farà meno caldo ma soprattutto sarà tempo di funghi e tartufi e per allora mi sarò procurata il passaporto delle Big Bench per farmi mettere i timbri. Nel caso tu volessi vederne qualcuna, nelle zone dove sono stata o limitrofe puoi visitare: Big Bench N° 23 a Neive verde smeraldo, la Big Bench N° 100 a Montelupo Albese gialla, la Big Bench N° 14 Scaparoni turchese la Big Bench N° 13 a Dogliani azzurra, la Big Bench N° 5 a Vezza d’Alba bianca, la Big Bench N° 12 a Monforte d’Alba viola. 0 FacebookTwitterPinterestEmail
Viaggi Visitare le Isole Azzorre by Roberta 27 Luglio 2021 written by Roberta Tempo di lettura 9 minuti In questo articolo cercherò di rispondere alle domande che mi vengono fatte dai clienti quando si pensa ad un viaggio per Visitare le isole Azzorre. Le isole Azzorre si trovano in mezzo all’Oceano Atlantico, al largo del Portogallo di cui fanno parte essendo una Regione autonoma. Le isole Azzorre insieme a Madeira, alle isole Canarie e all’arcipelago di Capo Verde fanno parte della Macaronesia ossia quell’area dell’Oceano Atlantico settentrionale dove sono situati tutti arcipelaghi di origine vulcanica. Il termine Macaronesia deriva dal greco e significa letteralmente “Isole dei beati” o “Isole fortunate” perché trovandosi al di là dello stretto di Gibilterra e di conseguenza del mondo conosciuto, si pensava che i mortali particolarmente valorosi fossero acconti dagli dei. Dove sono le Azzorre Posizione delle Isole Azzorre nell’Oceano Atlantico L’arcipelago delle Azzorre si trova in pieno Oceano Atlantico a circa 1400 km dal continente europeo (dalla costa del Portogallo) e a 2500 km da quello americano. Isole Azzorre come arrivare Come spostarsi tra le isole – voli interni Per raggiungere le isole Azzorre dall’Italia occorre uno scalo aereo in quanto non ci sono voli diretti. Si raggiunge dapprima Lisbona da tutti gli aeroporti italiani e da lì con un altro volo si può raggiungere l’aeroporto di São Miguel, Faial o Pico. Tutte le isole Azzorre hanno un aeroporto, anche se molto piccolo, che è utilizzato principalmente per collegamenti interni, e la frequenza dei voli dipende molto dalla stagionalità. Aeroporti Ponta Delgada L’aeroporto di accesso principale all’arcipelago delle Azzorre è l’Aeroporto di Ponte Delgada che gestisce sia voli interni che internazionali. All’interno del terminal sono presenti molte agenzie di noleggio auto (ti ricordo per che noleggiare un auto è necessario essere in possesso di una carta di credito non electron, cioè con i numeri in rilievo). In alternativa i taxi sono sempre presenti e collegano lo scalo con tutte le destinazioni turistiche dell’isola. C’è anche un autobus che parte ogni ora e che collega l’aeroporto con la capitale. All’interno dell’aeroporto meritano uno sguardo i murales raffiguranti vulcani, giungla e fiori e svariate installazioni artistiche. Faial L’aeroporto di Faial, sull’omonima isola si trova a 9 km dalla capitale Horta. E’ il punto di accesso principale delle isole del gruppo centrale (oltre a Faial, Terceira, Graciosa, Sao Jorge e Pico) e offre collegamenti giornalieri con Lisbona. All’interno del terminal sono presenti diverse compagnie di autonoleggio, mentre fuori i taxi non mancano. Terceira Dista 15 km dal capoluogo dell’isola. Un comode servizio di autobus collega l’aeroporto con tutti i paesi, in alternativa sono disponibili taxi e diverse compagnie di noleggio all’interno del terminal. L’aeroporto di Terceira occupa una posizione importante per il punto in cui si trova, è esattamente a metà strada tra il Nord America e l’Europa. E’ una base aerea dell’Air Force portoghese nonché un distaccamento dell’Air Force americana. Pico Si trova a 8 km dalla città di Madalena e ha collegamenti giornalieri con Lisbona. Anche qui non mancano agenzie di noleggio, taxi e anche autobus. L’arcipelago delle Azzorre è suddiviso in tre gruppi di isole. In questa cartina delle Azzorre è facile riconoscere i tre gruppi. Il gruppo di isole orientali di cui fanno parte São Miguel e Santa Maria, il gruppo centrale che comprende Terceira, Graciosa, São Jorge, Pico e Faial, e il gruppo occidentale costituito dalle isole di Corvo e Flores. Visitare le Isole Azzorre All’interno di ogni gruppo di isole è possibile muoversi anche via mare, ma tra un gruppo e un altro è necessario prendere un volo, basti pensare che dal gruppo orientale al gruppo occidentale ci sono più di 700 km. La compagnia aerea delle Azzorre si chiama Azores Airlines SATA e nella sua flotta sono presenti velivoli di piccole dimensioni essendo usati unicamente per spostarsi tra le isole. I posti a disposizione sono per questo motivo limitati e il costo dei voli interni può incidere molto su un viaggio già di per sé non tra i più economici. Per questo motivo, ma non è l’unico, molte volte conviene affidarsi ad un consulente di viaggio che è in grado di organizzare ed ottimizzare al meglio le tue risorse ed ha a disposizione quotazioni migliori di quelle che si possono trovare al momento essendo state contrattate precedentemente. Quando andare alle isole Azzorre Alle isole Azzorre si può andare tutto l’anno. Grazie all’anticiclone delle Azzorre, ovvero quell’area di alta pressione permanente di origine sub tropicale oceanica che è sempre presente nell’Oceano Atlantico e trova la sua massima espressione proprio alle Azzorre, il clima è mite tutto l’anno con inverno e autunno intorno ai 16/18°C e primavera e estate intorno ai 22/25°C come massime. Tuttavia vista la splendida vegetazione che le ricopre è facile capire come non sempre splenda il sole su queste isole. Infatti nei mesi autunnali e invernali le piogge sono frequenti, e in alcune isole (quelle nord-occidentali) anche abbondanti. L’abbondanza delle piogge rende verde e fiorito il paesaggio come dimostra anche il nome dell’isola più occidentale, la piovosissima Flores. Quali isole visitare alle Azzorre Ne guarderemo una per una con le sue peculiarità! Le Azzorre sono 9 isole di origine vulcanica, 9 piccoli mondi diversi. Ce n’era una decima che però è sprofondata negli abissi. Ognuna di loro ha la sua peculiarità ma sono tutte accomunate dalla natura che è dominante, rigogliosa e prepotente. Dei suoi 1766 vulcani solo 9 restano attivi, gli altri sono spenti da tempo immemorabile. Per poter definire un vulcano spento è necessario infatti che non abbia più dato segnali per 10.000 anni, diversamente si definisce dormiente. Colline ondulate verde smeraldo, scogliere vulcaniche di pietra nera, foreste, laghi cristallini, geyser, cascate, strade tortuose che portano a sorgenti termali sull’Oceano e villaggi di pescatori rimasti uguali a cento anni fa. Paesaggi così selvaggi da essere considerati da alcuni le Hawaii d’Europa, da altri un assaggio di tanti paesi dove la natura regna sovrana: angoli di Scozia, scorci di Irlanda e panorami d’Islanda. São Miguel São Miguel è l’isola più estesa e popolata tra tutte ed è quella che meglio rappresenta la summa di tutto quello che si può trovare alle Azzorre. Ospita la metà della popolazione azzorriana, parliamo di circa 130.000 abitanti e quasi 300.000 mucche. Si esatto 3 mucche per abitante! Cosa vedere a São Miguel? Ponta Delgada Capitale delle Azzorre, nacque come un paesino di pescatori ma divenne presto il porto principale dell’isola di São Miguel. La città vecchia conserva edifici di architetture differenti che vanno dalle case tradizionali azzoriane in pietra bianca e finitura in basalto (pietra lavica nera) e le chiese e i palazzi che riprendono le varie epoche come il barocco. Il suo aeroporto è il principale punto di accesso all’arcipelago delle Azzorre. Da Ponta Delgada è possibile effettuare escursioni in gommone per l’avvistamento dei cetacei. L’avvistamento può essere fatto tutto l’anno ma verso la fine dell’inverno (marzo) è più facile l’avvistamento della balenottera azzurra mentre verso fine ottobre è il periodo migliore per avvistare i capodogli. I delfini invece sono sempre visibili. Ci sono 76 specie di delfini di cui una trentina stanziali delle Azzorre e durante le escursioni arrivano molto vicini al gommone. E’ possibile avvistarli anche in branchi di 30 o 40 esemplari. L’escursione ha una durata di 4 ore circa e viene svolta al mattino per le migliori condizioni del mare. Lagoa das Furnas Visitare le isole Azzorre – La Lagoa das Furnas dove viene preparato il cozido. E’ una zona termale molto conosciuta. E’ possibile effettuare un trekking che parte da Ponta Delgada, passa attraverso la città vulcanica di Furnas dove è possibile fare il bagno in una piscina termale e arriva al lago. Durante l’escursione si può osservare come viene preparato il piatto tipico locale cioè il cozido. Il cuoco mette le carni e le verdure all’interno della pentola di terracotta senza aggiungere nulla, nemmeno l’acqua, e sotterra la pentola vicino alle calderas o fumarole. Il calore della terra cuocerà lentamente gli ingredienti per 6/8 ore dopodiché la pentola viene dissotterrata e il cibo servito al ristorante ai partecipanti al trekking. Lagoa do fogo Lagoa do Fogo La Lagoa do Fogo è uno dei laghi più spettacolari di tutte le Azzorre. Si tratta di un lago cristallino all’interno di un cratere vulcanico che pare sospeso nel cielo e alle sue spalle l’Oceano. Si raggiunge sempre con un’escursione che può durare anche tutta la giornata perché include anche la visita alla Lagoa da Sete Cidades. Lagoa das Sete Cidades Lagoa das Sete Cidades La Lagoa de Sete Cidades è il più grande bacino di acqua dolce delle Azzorre con un diametro di circa 5 km e una profondità massima di 33 m. La Lagoa das Sete Cidades è divisa, a sua volta, in due metà, denominate Lagoa Verde e Lagoa Azul, connesse tra loro da un ponte che permette di osservare il contrasto cromatico tra le due lagune. La laguna è navigabile e in loco sono presenti diverse aziende per il noleggio di canoe, kayak o paddle board. Santa Maria L’isola di Santa Maria ha coste frastagliate con profonde baie e le sue spiagge sono le più belle di tutte le Azzorre. Terceira Terceira è la terza isola più grande per estensione ed è anche la più pianeggiante. Nonostante la caldera (il vulcano) centrale raggiunga i 1000 m. di altezza tutto intorno le colline degradano dolcemente verso il mare. Terceira è considerata l’isola più festaiola delle Azzorre tanto che si dice che a Terceira c’è una festa per ogni giorno dell’anno. Grotta do Carvao La Grotta do Carvao è situata nella zona centrale di Terceira, a circa 550 metri di altezza. E’ una camera magmatica del vulcano all’interno della quale è possibile scendere fino ad una profondità di 120 m. Al fondo si trova un lago limpidissimo alimentato dalle acque piovane. Graciosa Graciosa è la meta giusta per appassionati di sport acquatici. In primo luogo surf e windsurf ma è anche possibile praticare la vela per esplorare tutta la costa. Il mare di Graciosa è inoltre molto interessante per le immersioni da praticare a tutti i livelli per poter godere delle bellezze della fauna marittima locale. São Jorge Assieme a Faial e a Pico forma il triangolo delle Azzorre. São Jorge è l’isola degli scogli, delle falesie e delle fajäs. Questo termine viene usato anche negli arcipelaghi macaronesici di Madera e Capo Verde e indica le superfici pianeggianti in riva al mare orlate da falesie. Le fajäs sono il risultato di corsi di lava che penetrarono nel mare o di smottamenti di terra e roccia che precipitarono per effetto di scosse di terremoto e che danneggiarono le falesie. La Fajä di Ouvidor Sull’isola ne esistono più di 40, alcune delle quali si possono raggiungere solo a piedi. Il trekking è uno dei migliori modi per conoscere l’isola e la sua natura. Esistono percorsi di difficoltà varie per ogni livello di preparazione ed è anche possibile richiedere una guida. Faial L’isola di Faial è una delle più apprezzate dai turisti in visita alle Azzorre e il motivo sta tutto nella natura incontaminata, nei paesaggi da favola e nelle spiagge. Faial è caratterizzata dalla presenza di moltissime ortensie di color blu, utilizzate per abbellire per case, strade ed edifici pubblici. Per questo motivo Faial è soprannominata “l’Isola Blu”. Faial viene scelta da chi ama il mare oltre che la natura perché ha diverse zone dove è possibile fare il bagno, cosa che la differenzia dalle altre isole dove le spiagge scarseggiano. Essendo molto apprezzata dai turisti, a Faial si vive in un ambiente eclettico e cosmopolita. La città di Horta è il luogo di incontro di viaggiatori e velisti da tutto il mondo. Pico Isola-montagna, Pico è chiamata così grazie al suo vulcano che con i suoi 2.351 m. è la cima più alta delle Azzorre. Pico è famosa per il vino che qui viene prodotto con dedizione e ostinazione sulle pendici del vulcano. L’intero paesaggio della cultura vinicola dell’isola di Pico è Patrimonio mondiale Unesco. Una coltivazione di viti a Pico Qui le viti crescono all’interno di piccole conche chiamate currais delimitate da muri di pietra lavica detti paredes o murinhios che servono a proteggerle dal vento e dalla salsedine. Corvo L’isola di Corvo, considerata dall’Unesco Riserva Mondiale della Biosfera, forma insieme all’isola di Flores il gruppo occidentale dell’arcipelago delle Azzorre. Flores Flores, il punto più a ovest d’Europa, è un concentrato di bellezze naturali e deve il suo nome alla straordinaria quantità di fiori che la colorano. Le cascate Ribeira do Ferreiro Tra le meraviglie di Flores ci sono le cascate Ribeira do Ferreiro , una serie di salti d’acqua di diverse decine di metri che sgorgano tra la vegetazione lussureggiante. Salendo di quota si incontrano i Sete Lagoas, sette pittoreschi laghi di montagna formatisi in altrettanti crateri. Qui trovi la pagina in italiano del portale dell’ufficio del turismo delle Azzorre. 0 FacebookTwitterPinterestEmail
Viaggi Il meraviglioso Parco dei Laghi di Plitvice in Croazia by Roberta 17 Luglio 2021 written by Roberta Tempo di lettura 5 minuti Il parco nazionale dei Laghi di Plitvice è il parco più famoso della Croazia, fu istituito nel 1949 e nel 1979 fu dichiarato patrimonio Unesco. In questo articolo ti darò tutte le informazioni che ti servono per una visita del parco dei laghi Plitvice, seguimi fino alla fine se vuoi organizzarti il viaggio da sola, oppure puoi sempre contattarmi ed io organizzerò per te un viaggio in Croazia, con inclusa l’escursione al parco già prenotata e non dovrai pensare a nulla. Per contattarmi per un preventivo puoi usare il form qui sotto, intanto partiamo insieme all’esplorazione del parco dei Laghi di Plitvice. Cascate Plitvice come arrivare Il parco si trova a metà strada tra Zagabria, capitale della Croazia e Zara in Dalmazia e dista 225 km da Trieste. Cascate nel Parco dei laghi di Plitvice Gli aeroporti più vicini al Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice sono Zagabria o Zara. L’aeroporto di Zagabria dista 140 km da Plitvice. Un autobus dalla stazione principale di Zagabria raggiunge il parco in due ore e mezza. L’aeroporto di Zara dista 130 km dal Parco Nazionale di Plitvice. Da Zara sono sufficienti un paio di ore di autobus che parte sempre dalla stazione principale degli autobus, in centro città. Se hai deciso di passare le tue vacanze in Croazia potesti aver voglia di visitare anche le Isole Kornati un vero paradiso della natura. Quando andare al Parco del Plitvice Il parco è aperto tutto l’anno anche se nella stagione invernale i percorsi aperti sono inferiori rispetto alla bella stagione, tuttavia è molto suggestivo vedere i laghi ghiacciati e il parco ricoperto di neve. A parte il fatto che il parco è sempre aperto, ovviamente in primavera e in estate le giornate sono più lunghe e si può fare tutto con più calma. L’autunno per contro regala al paesaggio i meravigliosi colori del foliage, arancio, rosso, giallo. Tutto questo per dirti che comunque scegli non rimarrai delusa, il parco è una vera meraviglia della natura! Scorci del Parco dei Laghi di Plitvice nelle varie stagioni Come visitare il parco dei Laghi di Plitvice Il parco è suddiviso in due parti La prima cosa da sottolineare è proprio questa e cioè che il parco è suddiviso in due parti. La parte superiore si trova immersa in uno scenario dolomitico. Qui i fiumi sono più rigonfi e le cascate più suggestive. Sono due i fiumi che riforniscono questo complesso sistema: la Bijela Rijeka (Fiume Bianco) e la Crna Rijeka (Fiume Nero). Nella parte inferiore ci sono laghi più piccoli e vegetazione più bassa. I laghi inferiori sono il Novakovica Brod, subito dopo l’ingresso del parco, il Kaluderovac con le sue suggestive caverne, il Gavanovac e il Milanovac dalle acque dai colori cangianti. Il Kozjak è il lago più grande di tutti ed è lungo circa 3 km, questo è il lago che è percorribile anche con un battello elettrico. Proseguendo verso nord incontrerai il Gradinsko, ricco di canneti nei quali nidificano le anatre, il Galovac considerato il più bello, il Okrugljak con due grandi cascate, il Ciginovac e per ultimo il Proskansko. La mappa del Parco dei laghi E’ acquistabile all’ingresso e ci troverai segnati i 16 laghi, i 5 luoghi adibiti alla sosta, forniti di tavoli da pic-nic, punti ristoro e bagni, e anche la spiegazione dei percorsi (8 in tutto) che puoi fare con i tempi di percorrenza. La mappa che ti verrà fornita al parco è più dettagliata Plitvice – i percorsi all’interno del parco I tempi di percorrenza dei vari percorsi Immerso tra boschi e laghi, il parco si estende su una superficie di 33.000 ettari, ad un’altitudine che varia tra i 500 m e i 630 m. Non tutte le aree sono accessibili ai visitatori ma i laghi sono visitabili da vicino grazie alla realizzazione di20 km di passerelle in legno che permettono escursioni avendo l’impressione di camminare sulle acque vorticose dei fiumi. E’ possibile visitare il parco anche con trenini panoramici con i quali è possibile raggiungere molte zone del parco. Se intendi visitare il parco a piedi sappi che i percorsi a disposizione sono 8 divisi a seconda del tempo di percorrenza, ma che in generale per visitare il parco per intero ci vogliono dalle 6 alle 8 ore calcolando anche le soste per rifocillarsi e per scattare le mille mila foto che vorrai portarti a casa come ricordo. I percorsi sono indicati con lettere (A – B – C – E – F – H – K) e per ognuno è indicato il tempo medio che ci vuole per compierlo e la lunghezza. Vanno da un minimo di 3,5 km ad un massimo di 18 km, ma niente paura quello da 18 km è il percorso K ed è quello completo, mentre gli altri sono percorsi frammentati che ti consentono di vedere il luoghi migliori del parco e di ottimizzare gli spostamenti tra uno e l’altro usando il trenino o il battello elettrico, non male direi! Cosa non si può fare nel parco di Plitvice A Plitvice si può fare il bagno? E’ buona regola quando siamo a contatto con la natura comportarsi come si deve e non dovrebbero essere necessarie certe precisazioni, ma a quanto pare dev’esserlo….sull’ultima sono rimasta senza parole! Questo è quello che riporta il sito ufficiale del Parco dei Laghi di Plitvice. Ti metto anche il link così se hai voglia di andare a vedere, trovi anche il prezzo del biglietto e gli orari di apertura. Nel Parco Nazionale è severamente vietato: raccogliere fiori e piante e portar via qualsiasi altro “souvenir” dall’ambiente circostantedar da mangiare agli animalifar il bagno nei laghi (NO, non si può fare)gettare i rifiuti per terra, lungo i sentieri o altrove. servirsi degli appositi cestini sparsi nel parcoallontanarsi dai sentieri dotati di segnaleticafare i bisogni lungo i sentieri. in tal caso, servirsi esclusivamente dei servizi igienici! 0 FacebookTwitterPinterestEmail
Viaggi Isole Kornati, un paradiso in Croazia by Roberta 25 Giugno 2021 written by Roberta Tempo di lettura 6 minuti Zara e le isole Incoronate L’ arcipelago delle isole kornati, in Croazia, è costituito da una serie di isole disposte l’una accanto all’altra, che facevano parte della catena montuosa del Velebit sprofondata in mare. Dell’arcipelago delle isole kornati in Croazia, fanno parte molte isole disabitate, mentre altre sono un vero paradiso e una destinazione top per una vacanza all’insegna del relax. Questo perché sono turistiche si ma molto tranquille, ben lontane dalla movida di Pag e le auto ad esempio, possono accedere solamente in alcuni punti. Potrebbe interessarti anche Zara, cosa vedere nella città con il “più bel tramonto del mondo” cit. Allora sei pronta per partire alla scoperta delle isole migliori dell’arcipelago Kornati? Andiamo! Come raggiungere le isole Kornati Le isole sono raggiungibili unicamente via mare, gli aeroporti più vicini sono quelli di Zara e Spalato. E’ possibile arrivare a Zara e Spalato anche via mare dall’Italia partendo dal porto di Ancona. Da lì si salpa alla volta delle isole Kornati con escursioni giornaliere, ma ci sono anche quelle di più giorni, noleggiando un’imbarcazione privata (con i regolari permessi) o in alternativa un noleggio con skipper. Escursioni alle isole Kornati L’escursione in barca all’arcipelago delle isole Kornati è il modo migliore per godere pienamente del paesaggio, dei tanti punti di immersione presenti e soprattutto a volte l’unico modo di raggiungere alcune spiagge isolate. All’interno del Parco Nazionale delle isole Kornati, le immersioni sono consentite solo in alcuni punti come la zona di Samograd, Mala Panitula, Vela Panitula, Kornat, Okljuc, Kasela, Rasip, Borovnik e Mana ma oltre alla fauna marina nel parco sono presenti anche molti altri animali come rapaci anfibi e rettili da ammirare nonché una meravigliosa vegetazione e splendide spiagge. Per le escursioni è possibile partire sia da Zara che da Murter, in questo ultimo caso essendo molto più vicino al Parco Nazionale, sarà inferiore il tempo di navigazione a vantaggio delle esperienze. Dove alloggiare alle isole Kornati Non esistono alberghi alle isole Kornati, al massimo qualche alloggio vacanza per lo più case private che vengono affittate ai turisti, molto spartane ma sicuramente caratteristiche. Il problema è facilmente ovviabile con il pernottamento a bordo di un’imbarcazione a noleggio, se si desidera fare più giorni alla scoperta di questo angolo di paradiso. Come organizzare un viaggio alle isole Kornati E’ possibile organizzare un viaggio in autonomia considerando i tempi, le necessità e i desideri di ognuno senza problemi. Ma se non hai tempo o voglia o ancora se non te la senti e preferisci che a farlo sia qualcuno che sa dove mettere le mani perché è il suo mestiere e vuoi ottimizzare tempo risorse e energie, puoi rivolgerti a me. Utilizza il form contatti al fondo dell’articolo per avere maggiori informazioni e un preventivo ad hoc sulle tue esigenze, senza impegno. Isola di Dugi Otok La maggiore delle isole dell’arcipelago delle isole incoronate è l’isola di Dugi Otok o Isola Lunga. Ha una superficie di circa 114 km² ed è famosa per le sue bellezze naturali quali spiagge sabbiose, coste frastagliate e rocciose e ricchi fondali marini. Isola lunga non a caso dal momento che è lunga 50 km e larga da 1 a 4 km. Dugi Otok l’isola lunga e il lago salato Mir E’ l’isola dalle coste più frastagliate e le sue mille insenature, d’estate, sono meta di turisti amanti del mare in pieno relax. All’estremità nord-occidentale dell’isola si trova Božava, una località ancora più isolata, affacciata sulla baia e immersa nella vegetazione. Non lontano da Božava si trova la spiaggia di Sakarun, una spiaggia di sabbia bianchissima, lunga 800 metri che si affaccia sull’Adriatico, acqua turchese e una pineta dove trovare ombra durante le calde giornate estive. Sakarun è un posto bellissimo dove trovare tranquillità e pace per una vacanza indimenticabile, non a caso per molti è tra le spiagge più belle dell’intero Mediterraneo. Cala Sakarun Ma Sakarun non è l’unica spiaggia sull’isola lunga. Si trovano tutte rivolte verso il mare aperto e sono facilmente raggiungibili, inoltre quasi ogni paese ne ha una. Nella maggior parte dei casi sono di sassi e ciottoli ma proprio per questo il mare è limpido e cristallino. Non sono attrezzate tranne una parte della famosa Sakarun ed è consigliato avere ai piedi dei sandali di gomma. A me fanno venire in mente le spiagge che avevamo un tempo da noi in Liguria, prima dell’arrivo degli stabilimenti balneari, ricordi della mia infanzia. Dall’altra parte dell’isola si trova il parco naturale di Telascica, una splendida baia che comprende incantevoli isolotti ricoperti da vegetazione lussureggiante, habitat ideale per una ricca fauna. La magia del parco è completata dal lago salato Mir, particolare per il suo fango curativo e per le “stene“, scenografiche falesie a picco sul mare alte fino a 160 metri, ma che arrivano sotto il livello del mare fino a 85 metri. Le stene del parco naturale di Telascica Come raggiungere Dugi Otok L’isola di Dugi Otok si raggiunge da Zara con un traghetto che trasporta anche le auto e che parte dalle 3 alle 5 volte al giorno a secondo della stagione. Per coprire la tratta impiega un’ora e mezza. In alternativa se non si va con l’auto, è possibile raggiungere Dugi Otok anche con l’aliscafo. Isola di Ugljan Ugljan fa parte delle isole kornati in Croazia ed è la meta domenicale preferita per gli abitanti della città di Zara, nonché un importante centro navale. L’isola è idealmente divisa in due parti, nella costa orientale, verso Zara, si trovano i centri abitati, mentre sull’altro lato la costa è spopolata. Il centro principale è Preko, bellissima con i suoi palazzi veneziani e dominata dalla Fortezza di San Michele. Dalla fortezza si ha una vista indimenticabile su tutto l’arcipelago di Zara. La cittadina di Preko sull’isola di Ugljan Ugljan è collegata con un ponte a Pašman, meno turistica rispetto alla prima, ma anche lei punteggiata di villaggi di pescatori. L’isola di Pašman Luogo ideale per il relax, l’isola di Pašman fa parte delle isole Kornati in Croazia ed è un luogo tutto da scoprire. Tra i luoghi dell’isola che vale la pena visitare c’è sicuramente l’ultimo monastero benedettino della Croazia. Si trova in cima al colle di Ćokovac, nei pressi del paesino di Tkon ad un’altezza di 95 metri s.l.m. Il Monastero dei Santi Cosma e Damiano a Ćokovac L’isola di Pašman è diventata famosa anche per un nuovo sport molto adrenalinico, si tratta dello scraping, un modo nuovo di fare trekking. In pratica si parla di corsa e camminata veloce su rocce e costiere ripide e appuntite. Sebbene sia una disciplina molto impegnativa, ha già fatto molti proseliti tanto che dal 2006 sull’isola si svolgono le competizioni di scraping in tre categorie: ultra (47 km) per gli atleti esperti, light (25 km) per ammirare le bellezze di Pašman, e Dir (12 km) camminata o corsa semplice all’aria aperta. Per quanto riguarda il clima, sia Pašman che Ugljan si possono visitare durante tutto l’anno in quanto godono di inverni molto miti e di un clima piacevole che ne fa una destinazione ideale anche per un break invernale se si desidera passeggiare o andare in bicicletta. Le isole minori Il piccolo isolotto di Galesnjak Molto ricercata è la piccola isola di Galovac, coperta da boschi di palme e pini marittimi e con belle spiagge sulle quali sorge un monastero francescano del XV secolo. Altre isole minori sono Premuda, la più isolata e abitata da meno di 100 persone, l’isola di Molat a forma di Y che vive di pesca e allevamento e appartenuta a lungo a Venezia, Sestrunj comodo riparo per velisti, Silba che che il suo nome alla fitta vegetazione di pini, lecci, querce e cipressi che la ricopre, Olib abitata da 1000 persone, Iz che si trova a metà strada tra Dugi Otok e Ugljan, famosa per il fiorente artigianato di terrecotte e il famoso isolotto di Galesnjak a forma di cuore, isolotto disabitato dove è possibile passeggiare, fare il bagno, ma non si può sostare. 0 FacebookTwitterPinterestEmail
Viaggi Zara, cosa vedere nella città con il “Più bel tramonto del mondo” (cit.) by Roberta 10 Giugno 2021 written by Roberta Tempo di lettura 7 minuti Zara è la città del romanticismo e dell’amore, un luogo ricco di spirito e passione. In questo articolo ho raccolto le cose da vedere a Zara, tra arte, cultura, siti patrimonio Unesco, gastronomia e tanto altro. Seguimi fino alla fine per non perderti nulla, compreso sapere di chi è la citazione nel titolo! La regione di Zara, situata sulla costa centrale dell’Adriatico orientale, è circondata da una splendida natura ed ha anche un patrimonio culturale importante. Su tutto il litorale si trovano incantevoli località costiere adatte sia ad una vacanza attiva che ad una vacanza rilassante. Qui puoi trovare tutte le informazioni riguardo la sicurezza Covid Safe Stay in Croazia In questo articolo ti parlo approfonditamente di Zara, tratterò meglio di tutto quello che si può fare nelle zone limitrofe in un altro articolo prossimamente. Come arrivare a Zara In aereo L’aeroporto di Zara (Zemunik) dista solo 8 km dalla città, e grazie all’aumento dei visitatori negli ultimi anni, è collegato con quasi tutti i paesi europei, anche con voli low cost. In nave Quasi tutti i traghetti per la Croazia partono da Ancona. Da qui infatti si raggiunge sia Zara che Spalato. Tuttavia non è necessario andare in nave se si desidera raggiungere la Croazia con la propria auto se ci si trova in Italia del Nord in quanto è quasi sempre più conveniente e più veloce percorrere l’autostrada da Trieste. In auto Arrivare in Dalmazia a Zara in auto è semplice e veloce. Da Trieste ci sono 360 km e si percorrono in circa 3 ore e mezza su strada a pedaggio. Quando andare a Zara Zara ha un clima Mediterraneo con inverni miti e estati calde e soleggiate. L’inverno va da Dicembre a Febbraio ed è caratterizzato da periodi soleggiati alternati a periodi di maltempo. A volte possono esserci anche giornate molto fredde dovute al vento di Bora, in questo caso le temperature possono raggiungere anche i -6/-7° C durante la notte, mentre di giorno mantenersi a 0°C. L’estate, da Giugno ad Agosto, normalmente calda e soleggiata, può avere qualche temporale pomeridiano o qualche giornata di pioggia, piuttosto rari però. Il caldo in genere non è eccessivo ed è sempre presente una piacevole brezza marina. I periodi migliori per andare a Zara sono le stagioni intermedie, cioè la primavera e l’autunno, mentre per andare al mare i mesi di Luglio e Agosto sono ottimi perché a Giugno il mare è ancora un po’ freddino. La regione di Zadar Zara – Zadar in croato Zara il capoluogo dell’intera regione di Zara (Zadar in croato) e insieme ad altre 3 contee fa parte della Dalmazia, una regione che si sviluppa prevalentemente sulla fascia costiera, dall’isola di Pag a Nord fino a Dubrovnik a Sud, e per 50 km verso l’entroterra. La Chiesa di San Donato a pianta circolare Zara, 3000 anni di storia Scoprire il simbolo di Zara, la Chiesa di San Donato per fare un viaggio nel tempo Zara è una città di 3000 anni che sorge su una penisola, sul tratto più frastagliato della costa del Mar Adriatico. Una volta a Zara la prima cosa da fare è visitare la Chiesa di San Donato, a due passi dal Foro Romano. La Chiesa, edificata nel IX secolo, ha una pianta circolare ed è il più grande edificio pre-romanico della Croazia. Alta 27 metri e larga 22 metri, è decisamente originale per la sua forma cilindrica e per il fatto che ha gli interni divisi in due. La maggior parte dei suoi ornamenti proviene dalle rovine del vicino Foro romano. Oggi la Chiesa viene usata principalmente per concerti di musica medievale e rinascimentale. Il Foro romano fu costruito su ordine del primo imperatore romano Augusto, nel periodo dal I secolo a.C. al III d.C. Templi e colonnati che sono andati distrutti e di cui oggi rimane un pilastro straordinariamente intatto, luogo ideale per una foto ricordo. Le mura cittadine, Patrimonio Unesco Zara e il suo Patrimonio In passato Zara era la più grande città fortificata della Repubblica di Venezia e le sue mura di cinta costituivano una parte di un complicato sistema di difesa. Nel 2017, insieme ad altre cinque strutture che servivano alla difesa della Serenissima nel XVI e XVII secolo dell’odierna Croazia, Italia e Montenegro, le mura di Zara sono entrate a far parte della lista del patrimonio dell’umanità Unesco come monumento eccezionale del piano di fortificazione navale moderna. La Porta di Terraferma, principale entrata storica della città, costruita nel 1543 dall’architetto veneziano Michele Sanmicheli, è la parte più suggestiva del muro. E’ considerata addirittura uno dei monumenti più belli della Dalmazia. Porta di Terraferma Lungo la banchina orientale, la Liburnska obala, nei pressi del ponte pedonale, si possono vedere altre due porte: la Porta di San Rocco e la Porta del Mare dove si scorgono i segni di un preesistente arco di trionfo romano, evidentemente riutilizzato. Quasi all’angolo nord-orientale si apre la Piazza dei Cinque Pozzi, realizzata nel 1574 e utilizzata per l’approvigionamento delle acque in città dopo che il sistema idrico romano era andato distrutto. Sulla piazza si trova anche una torre medievale. Uno spettacolo di musica e luce Spettacolari installazioni, l’unione di arte e natura. L’ Organo marino lo trovi lungo la riva, quella che per intenderci, ha il tramonto più bello del mondo (stando a quanto ne disse Alfred Hitchcock). L’installazione appare come una serie di ampi gradoni di pietra bianca che portano al mare sotto i quali si nascondono canne d’organo disposte secondo un ordine ben preciso e il cui suono fuoriesce dalle pietre. L’Organo marino a Zara Poco più in là si trova un’altra attrazione, realizzata sempre dallo stesso architetto Nikola Bašić, molto suggestiva. Si tratta del Saluto al Sole, un’installazione di 300 pannelli solari multistrato in vetro che assorbono l’energia solare durante il giorno per creare, dopo il tramonto, un emozionante spettacolo di luci sul lungomare. Cosa vedere a Zara – Il Saluto al Sole a Zara A passeggio tra gusto e bellezza Zara cosa vedere Passeggiando per le stradine lastricate in pietra di Zara, ad ogni passo puoi scoprire qualcosa sugli usi locali, sui costumi ma anche sui cibi. A Zara ci sono tanti posticini accoglienti dove fermarsi per una sosta, ristorantini, bar e pasticcerie sapranno renderla molto piacevole. All’ora di pranzo invece puoi fermarti in una taverna tradizionale, l’ideale per assaggiare le prelibatezze locali. Le specialità tipiche sono molte oltre naturalmente al pesce cucinato in vari modi. Tra queste il formaggio pecorino dell’isola di Pag è molto rinomato e vincitore di molti premi, viene preparato con latte di pecora e il suo segreto sembrano essere le innumerevoli spennellature di olio d’oliva durante la stagionatura. Altri prodotti tipici sono il prosciutto crudo del Posedarje, il Ninski šokol un insaccato molto simile alla nostra coppa, ma anche il liquore Maraschino e il vino rosato di Benkovac. Le tante Chiese di Zara Zara cosa vedere Chiesa di San Simeone La Chiesa di San Simeone (Crkva Sv.Šime), in stile romanico, risale al XVI secolo e ospita una serie di capolavori tra cui l’oggetto più prezioso è il sarcofago che conserva il corpo mummificato del Santo. Realizzato in legno di cedro con rilievi che rappresentano la sua vita in oro e in argento e pesante ben 350 kg. All’interno della Chiesa è presente anche un rilievo con la “Presentazione di Cristo al Tempio“, copia di un dipinto di Giotto presente nella Cappella degli Scrovegni a Padova. Cattedrale di Santa Anastasia La Cattedrale di Santa Anastasia (Katedrala Sv. Stošije) in stile romanico, risale al XII – XIII secolo. Nota come la maggior Cattedrale della Dalmazia, domina il centro storico cittadino che rispecchia chiaramente la disposizione viaria delle città della Roma antica. La Cattedrale di Santa Anastasia E’ stato uno degli edifici maggiormente danneggiati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale ma è stata completamente restaurata. L’interno a tre navate con absidi laterali riccamente decorate, ospita le reliquie di Santa Anastasia. Chiesa di San Crisogono Questa Chiesa offre un’interessante mescolanza di stili. Nata sopra un monastero benedettino del XII secolo, all’interno conserva un altare barocco dei primi del Settecento e alcuni affreschi bizantini. Cosa vedere a Zara – La Chiesa di San Crisogono Cosa vedere nei dintorni di Zara La vicina Bibinje è un borgo molto pittoresco costruito secondo la tradizione dei pescatori e dei contadini del posto. E’ conosciuto per la sua lunga tradizione di canto corale dalmata che si sente in sottofondo mentre si passeggia sul lungomare, alla ricerca di una “Konobe” (trattoria) dove gustare le specialità del posto. Sukosan è una località costiera che si estende lungo una profonda insenatura chiamata Porto d’Oro (Zlatna Luka). Chi sceglie Sukosan lo fa per le sue bellissime spiagge, il suo mare ed anche per la sua gastronomia. Tra Bibinje e Sukosan, alla periferia di Zara, si trova la Marina Dalmazia (Dalmacija), il più grande porto turistico della Croazia. Un’ottima posizione, al centro della parte costiera più bella e vicino alle isole che compongono la costa dalmata, un’opportunità unica per esplorare l’area in barca a vela. Il porto di Marina Dalmazia A soli 10 km da Zara verso Nord, c’è Petrčane, un vecchio borgo di pescatori con nove secoli di storia che adesso è famoso per due promontori: Punta Radman e Punta Skala. L’arcipelago di Zara L’arcipelago, costituito da una serie di isole disposte una accanto all’altra, anticamente faceva parte della catena montuosa del Velebit sprofondata in mare. E’ formato da circa 300 tra isole, molto frastagliate e coperte di macchia mediterranea, isolette e scogli. Sono isole turistiche ma molto tranquille, nelle quali le auto sono ammesse solo in alcune zone. Ne parlerò più approfonditamente in un altro articolo. Vedute aeree di alcune isole dell’arcipelago zaratino 3 FacebookTwitterPinterestEmail
Viaggi Itinerari a Gran Canaria: La guida completa by Roberta 22 Maggio 2021 written by Roberta Tempo di lettura 11 minuti Gran Canaria è un’isola rotonda ed è molto difficile trovare un luogo dal quale non si vede il mare. Costa e montagna sono velocemente combinabili grazie ad una rete stradale ottima che consente di creare itinerari a Gran Canaria molto vari. La rete stradale consente di raggiungere velocemente tutte le zone e nel contempo di cambiare l’itinerario senza dover ripassare negli stessi luoghi già visitati. Tenendo conto di questa premessa, seguimi fino alla fine se vuoi avere un quadro completo degli itinerari possibili perché in questo articolo te li spiegherò nel dettaglio con tutte le principali variazioni. Potrebbe interessarti come raggiungere le Canarie con un volo diretto low cost e i vari collegamenti interni? Da Las Palmas de Gran Canaria verso Sud Itinerari a Gran Canaria Telde – Ingenio – Agüimes – Santa Lucía Il Sud di Gran Canaria è uno dei principali motori economici dell’isola. Se ti trovi nel capoluogo e vuoi raggiungere le dune di Maspalomas o Playa del Inglés, ti basta prendere l’autostrada del Sud (GC-1), a sud della città, vicino alle piscine naturali di La Laja, e in poco più di mezz’ora vedrai all’orizzonte la grande distesa di sabbia gialla. Se vuoi conoscere le meglio le spiagge di Gran Canaria trovi tutto qui, se invece in una destinazione cerchi le particolarità qui sarai accontentata. Telde Poco dopo aver lasciato Las Palmas incontrerai una tappa d’obbligo di questo itinerario, Telde. Telde è il secondo centro abitato più importante dell’isola. E’ stato fulcro di uno dei due regni indigeni dell’isola prima dell’arrivo dei conquistatori, l’altro centro vitale era Gáldar. I quartieri (barrios) di San Francisco e San Juan meritano una passeggiata per le loro vie, tra singolari monumenti religiosi, orti e vecchi casolari signorili con balconi in legno. Scorci di Telde Ingenio L’economia di questo paese si basa principalmente sull’agricoltura e l’artigianato. Il nome deriva dalla presenza di un mulino di canna da zucchero, del quale si conservano ancora i resti. Questo comune fu infatti un importante centro zuccheriero. Prima di proseguire nell’itinerario, vale la pena visitare il Barranco de Guayadeque un altro importante insediamento aborigeno. E’ un luogo bellissimo dove case e ristoranti occupano grotte che più di 500 anni fa erano le abitazioni dei primi abitanti delle Canarie. Barranco de Guayadeque, Gran Canaria Agüimes Agüimes è un paesino che vive le feste con molta allegria e questo è il motivo per cui il Carnevale è la festa più importante. Uno dei segreti meglio custoditi del comune di Agüimes è il villaggio di Temisas, uno stupendo centro rurale dichiarato Caserío Canario rappresentativo delle Isole Canarie. Da qui puoi scendere fino a raggiungere le spiagge di Arinaga e di El Cabron, due paradisi per i subacquei, Playa de Vargas dove si può praticare il windsurf, o proseguire lungo la GC-550 che ti porterà fino a Santa Lucía. Santa Lucía Il comune di Santa Lucía è caratterizzato da due zone molto diverse, una interna montuosa e l’altra costiera. Nell’entroterra spiccano le ripide pareti mozzafiato della Caldera di las Tirajanas da dove potrai godere di una bellissima vista dal Mirador de la Sorrueda. La Sorrueda, Santa Lucía. Gran Canaria. Potrai anche completare il tutto degustando formaggi, vino e il popolare mejunje ( miscela) a base di rum cannella e miele nei villaggi di Santa Lucía e San Bartolomé de Tirajana. Sulla costa si trova Vecindario, un’ampia zona commerciale, la più grande delle Canarie e la Playa de Pozo Izquierdo, famosa in tutto il mondo per le prove dei Campionati Mondiali di Windsurf che vengono celebrati ogni anno, nel mese di Luglio. Dal Sud verso Ovest Itinerari a Gran Canaria San Bartolomé de Tirajana – Mogán – La Aldea de San Nicolás Continuando l’itinerario verso l’entroterra, da San Bartolomé de Tirajana si può scendere lungo la strada comunale fino alla costa attraversando paesaggi di montagna e profondi canaloni che partono dalle alture centrali e arrivano fino a Maspalomas come i Barrancos de Tirajana e Arguineguín, i Barrancos de Fataga, los Vicentes, La Pata e Chamoriscan. Invece se hai proseguito in autostrada, raggiungi la zona turistica che inizia nella Playa de Tarajalillo e San Agustín ti apre le porte delle spiagge di Las Burras, el Inglés e Maspalomas nel comune di San Bartolomé de Tirajana. San Bartolomé de Tirajana Non puoi tornare a casa senza aver scattato una foto del tuo viaggio nella Riserva Naturale di Las Dunas de Maspalomas. Questo luogo desertico che occupa circa 400 ettari, è una delle zone più belle di Gran Canaria ed è composta da un’estensione di dune sabbiose ma anche da abbondante vegetazione e addirittura una laguna. Questa laguna d’acqua salmastra, conosciuta come la Charca (lo stagno) è una riserva naturale dichiarata Spazio Naturale protetto, dove vivono piante rare di cui alcune autoctone, invertebrati e numerosi uccelli. La Charca de Maspalomas Durante l’inverno la Charca da rifugio e cibo a molti uccelli migratori che arrivano dall’Europa per svernare nel continente africano. Accanto alla spiaggia sorge il Faro di Maspalomas, un simbolo per l’isola dichiarato dal Governo Bene di interesse culturale nella categoria Monumento storico. Nella zona si trovano anche numerosi parchi botanici, zoologici e acquatici e non mancano neanche locali notturni e ristoranti. Oltre alle possibilità che offre la costa, sempre adatta a tutti gli sport nautici, il comune di San Bartolomé de Tirajana propone interessanti alternative al suo interno. Se desideri conoscere il suo lato più rurale, prendi la strada GC-60 in direzione di Tunte e goditi il tragitto. Incontrerai la necropoli indigena di Arteara, il Belvedere della Degollada de la Yegua dal quale potrai avere una vista mozzafiato e il bellissimo paesino di Fataga. Mogán Se invece preferisci continuare verso Sud, riprendi l’autostrada in direzione Mogán. Ti consiglio di prendere la deviazione per il villaggio di Arguineguín per visitare il quartiere marinaresco e il suo porto, dove avrai l’imbarazzo della scelta su quale ristorante scegliere se ci arrivi all’ora di pranzo, e dove potrai gustare cernie, tonno marinato e altre prelibatezze fresche appena pescate. Prosegui sulla strada comunale attraversando Puerto Rico, Tauro e Taurito, scegli uno qualsiasi di questi villaggi turistici per fare un bel bagno e rinfrescarti, tanto sai che le distanze tra i vari punti dell’isola sono molto corte. Una strada serpeggiante ti porterà a Mogán. La prima visita obbligatoria è al porto dove se vuoi puoi fare un’escursione per ammirare la costa occidentale dell’isola o scegliere tra tante altre, Mogán è infatti il punto di partenza di molte escursioni o immersioni. Un canale a Puerto Mogán Il paesaggio ricorda alla lontana Venezia per la presenza di canali. Dal porto ti sposterai verso il centro urbano distante 8 km circa. Mogán è anche uno dei maggiori fornitori di frutta tropicale dell’isola. Nei suoi terreni si coltivano manghi, avocado e papaie. Da qui puoi decide di rispettare l’itinerario iniziale e proseguire per La Aldea de San Nicolás oppure percorrere la parte centrale dell’isola e raggiungere il capoluogo, attraversando due dei più importanti bacini dell’isola e il centro geografico di Artenara. Se decidi di seguire l’itinerario iniziale la meta finale è La Aldea de San Nicolás. La strada è lontana dalla costa e si attraversano grandi canaloni ma se vuoi godere di un panorama ancora più emozionante esci dalla strada principale. Scegli quella che passa da Veneguera, Tazarte, Tazartico, sarai vicina alla spiaggia di Güi Güi un luogo naturale raggiungibile solo a piedi oppure via mare (per saperne di più leggi qui) La Aldea de San Nicolás La Aldea è il villaggio più appartato e uno dei centri di coltivazione dei pomodori destinati all’esportazione verso i principali mercati europei. Da questo punto finale dell’itinerario è possibile proseguire per visitare il nord dell’isola oppure raggiungere il capoluogo sulla GC-200. Se scegli questa opzione, non dimenticare di fermarti presso il belvedere dell’Andén Verde da dove godrai di una vista mozzafiato su tutta la costa occidentale dell’isola. Belvedere dell’ Andén Verde Il Nord, da Las Palmas de Gran Canaria ad Agaete Itinerari a Gran Canaria Arucas – Firgas – Moya – Guía – Gáldar – Agaete Il Nord di Gran Canaria ha molto da offrire. L’itinerario inizia dal capoluogo lungo la GC-2 e la GC-20, fino alla Montaña de Arucas, un vulcano di circa 300.000 anni che raggiunge i 412 metri s.l.m e sul quale si sale percorrendo una strada. Arucas Arucas è conosciuta anche Città dei Fiori per i suoi giardini verdeggianti. Ai margini del centro storico vale la pena affacciarsi su due grandi aree verdi di grande valore simbolico per Arucas. La Casa e il Giardino della Marchesa e il Parco Municipale sono vere oasi di pace. Ma Arucas non è solo questo. Bellissima la facciata della Cattedrale gotica di San Juan Bautista costruita con pietre lavorate dagli scalpellini locali attorniata da negozietti e ristorantini dove è possibile gustare i piatti locali. Last but not least ad Arucas si trova la distilleria di rum più antica d’Europa e vale la pena una visita. E’ qui che viene prodotto il famoso rum al miele. Botti autografate da famosi visitatori della distilleria di Arucas. Firgas Firgas obbliga a deviare di alcuni chilometri per visitare il paseo di Gran Canaria e il paseo de Canarias nonché angoli particolari come mulino del gofio (farina di mais tostata) del XVI secolo, la piazza e la Iglesia de San Roque e un belvedere dal quale ammirare l’immensità dell’Atlantico. Se ami il trekking non puoi perdere la bellezza dei burroni di Azuaje e Las Madres. Moya Moya ha un patrimonio culturale e naturale che merita di essere visitato. I siti della Grotta di Doramas o delle Grotte della Montañeta sono i beni archeologici più importanti. Una visita da non perdere è anche quella alla Chiesa di Nostra Signora della Candelaria che si staglia contro il cielo sopra il Barranco di Moya. Inoltre il 65% del territorio di Moya è considerata area naturale protetta infatti qui è presente la Riserva Naturale Speciale di Los Tiles, una delle ultime in cui è ancora possibile trovare la laurisilva. (tipologia di foresta sempreverde tipica della Macaronesia) Guía In direzione Santa Maria de Guía, con la GC-75 potai ammirare di nuovo la costa. Il ponte di Silva a più di 100 metri da terra, nasconde la vista del Cenobio de Valerón, un singolare granaio in cui gli aborigeni immagazzinavano il raccolto. Questo complesso archeologico, composto da più di 350 grotte scolpite, ha circa 800 anni ma è in ottimo stato di conservazione. Il Cenobio de Valerón Ti consiglio di assaggiare il famoso Queso de Flor, il formaggio prodotto con il latte di pecora quagliato con il fiore di cardo silvestre prodotto in questa località. Gáldar Ritornando sulla GC-2, l’itinerario prosegue per la città di Gáldar, uno dei due regni in cui era suddivisa l’isola prima della conquista castigliana. Qui una visita al Museo e Parco Archeologico della Cueva Pintada (grotta dipinta) è d’obbligo. Si tratta del sito più importante di Gran Canaria. Parco Archeologico della Cueva Pintada E’ presente anche una delle maggiori concentrazioni di case e tombe aborigene dell’isola che si trovano nella zona archeologica di El Aguejero. Il litorale di Gáldar è famoso per i suoi magnifici fondali marini nei pressi di punta Sardina e anche per la famosa e rispettata onda di El Frontón, paradiso dei surfisti. Agaete La Valle di Agaete nasconde un misterioso paesaggio con il massiccio di Tamadaba (1.180 s.l.m) a fare da guardiano. Vari sentieri la attraversano come un reticolo di vene nel corpo umano. Qui si trova l’unica piantagione di caffè europea. Questa è la tappa finale dell’itinerario del Nord e dista 30 km dal capoluogo. appena fuori dal centro storico si trovala necropoli del Maipés di Agaete con 700 tombe che hanno più di 1.000 anni. Il porto de Las Nieves è la zona costiera del municipio dove puoi ammirare il Roque Partido o Dedo de Dios (Dito di Dio) altro simbolo molto importante per i Canari. Si tratta di una roccia che a causa dell’erosione ha preso la forma di una mano. Il Dedo de Dios L’Entroterra e la Cumbre Itinerari a Gran Canaria Santa Brígida – San Mateo – Tejeda – Artenara – Teror L’interno di Gran Canaria nasconde segreti e conserva costumi e tradizioni nei paesini che sorgono tra montagne e burroni. Questo itinerario parte dal capoluogo e in una continua salita in tempo di record ti ritroverai a 2.000 metri s.l.m Santa Brígida Percorrendo la GC-4 si arriva a Santa Brígida, ma prima di andare in centro, ai margini del Monte Lentiscal, svolta a sinistra e imbocca la GC-802 seguendo le indicazioni per la Caldera de Bandama. Si tratta di un cratere vulcanico profondo 220 metri dal quale puoi avere una panoramica completa sulla zona nord-orientale dell’isola. Accanto al cratere e al picco omonimo si trova il Real Club de Golf di Las Palmas, il campo da golf più antico di tutta la Spagna. Ritorna al bivio in cui hai deviato e sali fino al centro storico del comune. A dominare il paesaggio è il verde del drago delle Canarie, alberi centenari di Pino Santo di cui questa zona è piena. Questa zona è anche molto famosa per i suoi vigneti e le sue cantine che producono vini con Denominazione di Origine. Non lasciare Santa Brígida senza aver visitato la Casa Museo del Vino e il suo piccolo mercato che, come quello si San Mateo, Teror e altri paesini delle medianías (zone di altitudine media) offre deliziosi prodotti locali ogni fine settimana. San Mateo L’economia di San Mateo è basata principalmente su allevamento e agricoltura. Siamo alle porte della Cumbre (cima) e le montagne si fanno sempre più ripide e iniziano a vedersi le pinete. Qui siamo ad un crocevia: se continui a salire, a pochi chilometri ti ritroverai ai piedi del Roque Nublo, simbolo di Gran Canaria. L’itinerario prevede di scendere verso il villaggio di Tejeda. Tejeda Tejeda è stata dichiarata a Settembre del 2015 “Pueblos Bonitos“, uno dei paesi più belli della Spagna. E’ un riconoscimento dovuto al grande patrimonio naturale inviolabile e alle due rocce totemiche per gli abitanti dell’isola: il Roque Nublo e il Roque Bentayga. Il Roque Nublo visto da Tejeda Tejeda è molto conosciuto soprattutto per i suoi dolci a base di mandorle e ogni anno, alla fine di Gennaio, si svolge la festa del mandorlo in fiore. Artenara Con ancora il gusto dei dolci alle mandorle in bocca, prosegui per Artenara percorrendo la GC-60 e la GC-210. Nel comune più alto di Gran Canaria si è immersi nella natura e in una tranquillità meravigliosa. Devi assolutamente andare al belvedere dedicato ad uno poeta e filosofo spagnolo, Miguel de Unamuno per ammirare la tempestad petrificada (tempesta pietrificata). la vista dal belvedere Teror L’itinerario verso la cima e le zone di media altitudine si chiude con la visita di Teror e la Patrona di Gran Canaria, la Virgen del Pino. E’ infatti nella città di Teror che si concentra il fervore religioso per la Vergine del Pino. Piazza della Basilica della Vergine del Pino La festa dedicata alla patrona dell’isola si celebra l’8 Settembre con un pellegrinaggio in cui migliaia di persone arrivate a piedi da tutti i comuni dell’isola offrono i migliori prodotti della terra alla Vergine. Teror è anche il luogo ideale per acquistare trafori, telai, cestini e oggetti in ceramica da portare a casa come souvenirs e non dimenticare di assaggiare il chorizo di Teror. Da qui è possibile prendere la strada per tornare direttamente a Las Palmas de Gran Canaria oppure passare da Arucas. Spero che questo post possa esserti utile Se hai domande o gradisci ricevere altre informazioni, lascia un commento oppure scrivimi usando il form subito qui sotto, sarò felice di aiutarti. 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Viaggi 5 luoghi particolari a Gran Canaria by Roberta 11 Maggio 2021 written by Roberta Tempo di lettura 5 minuti + 1 particolarità che riguarda l’intero arcipelago Gran Canaria fa parte insieme ad altre 7 isole dell’arcipelago canario e sebbene l’isola sia conosciuta, ci sono alcuni luoghi particolari che non sono tra quelli comunemente citati, seguimi fino alla fine se vuoi scoprirli. Hai letto bene, le isole Canarie sono diventate 8 da quando La Graciosa da isolotto ha assunto lo stato di isola. Ma torniamo a parlare di Gran Canaria e delle sue particolarità. Vuoi sapere quale compagnia low cost serve le Canarie con voli diretti e da dove? Oppure quali sono i collegamenti interni tra le isole? Potrebbero interessarti anche Le spiagge di Gran Canaria e gli sport nautici Risco Caído e i Monti Sacri Luoghi particolari a Gran Canaria Il primo dei luoghi particolari di Gran Canaria di cui ti voglio parlare è il Risco Caído e i Monti Sacri. E’ un insieme di siti archeologici che occupano complessivamente una superficie di 18.000 ettari, situata tra i comuni di Artenara, Tejeda, Agaete e Gäldar. Quest’area archeologica e paesaggistica tra le più importanti al mondo è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco a Luglio del 2019. Il Risco Caído è quello che gli archeologi considerano il più grande indicatore archeologico dell’isola. Veduta panoramica del Risco Caído – Luoghi Particolari a Gran Canaria L’elemento più importante è la grotta N°6 conosciuta anche come “Santuario” che cela al suo interno un segreto. La grotta non è visitabile ma è stata riprodotta fedelmente in un centro adiacente. E’ una grotta con una finestra naturale, un’apertura nella volta che permette alla luce solare e quella della luna di entrare proiettando un raggio sulle pareti con incisioni rupestri che archeologi di tutto il mondo collegano ai simboli della fertilità. Il raggio di luce illumina la volta da un lato all’altro, in direzioni opposte a seconda che fosse il sole o la luna. Questo effetto si verifica con il sole durante l’equinozio primaverile e con la luna durante l’equinozio autunnale. Arucas, non solo per la Basilica Luoghi particolari a Gran Canaria Un altro luogo particolare si trova ad Arucas. (tappa imperdibile per il suo centro storico perfettamente conservato e per la Basilica) Qui si trova la distilleria di Rum più antica d’Europa e vale davvero la pena visitarla. Il prezzo della visita guidata è piuttosto economico (nel 2019 era € 3,50) e al termine ti verrà data la possibilità di fare una degustazione dei loro prodotti e se vuoi di acquistarli. Qui viene prodotto il famoso Rum al miele. Piccole botti di rum nella distilleria Arehucas Finca La Laja Luoghi particolari a Gran Canaria Non sono in molti a sapere che nel nord dell’isola di Gran Canaria si trova l’unica piantagione di caffè europea. Non è anche questo un luogo particolare? Finca La Laja è una fattoria che ha più di 200 anni ed è sempre appartenuta alla stessa famiglia. Si trova ai piedi delle scogliere di Tamadaba, sotto secolari boschi di pini canari ed è famosa per le sue arance, il caffè e i vini. Qui il caffè viene coltivato all’ombra di aranci. Il caffè appena raccolto è una bacca rossa. La produzione supera appena i 1500 kg di caffè annui, ricavati da circa 5000 piante coltivate biologicamente. Il caffè non viene esportato e per assaggiarlo ed eventualmente acquistarlo, occorre recarsi sul posto e visitare la piantagione e la Bodegas Los Berrazales, famosa per i suoi vini che hanno ottenuto importanti riconoscimenti nelle Isole Canarie e dove potrai partecipare ad una visita guidata e alla degustazione. Cammino di Santiago Luoghi particolari a Gran Canaria Ebbene si, anche Gran Canaria ha un Cammino di Santiago. Nel 1965, una bolla papale di Papa Giovanni XXIII concesse alla città di Gáldar di celebrare l’anno sacro di San Giacomo con gli stessi privilegi di Santiago di Compostela. Dal 1993, con Giovanni Paolo II, il privilegio è diventato permanente. Il Cammino di Santiago di Gran Canaria è lungo 73 km ed è diviso in 3 tappe di difficoltà variabile. La partenza è alle dune di Maspalomas, attraversa l’intera isola per arrivare alla Cattedrale di Santiago de Los Caballeros a Gáldar. Panorama sul Roque Nublo dal Cammino di Santiago La prima tappa ha una durata indicativa di circa 8 ore ed è la più complessa in quanto si sale fino a 1161 m.s.l.m. é però possibile dividerla in due giorni. La seconda tappa ha una durata indicativa di circa 6 ore e attraversa parte dei territori della Riserva Mondiale della Biosfera fino ad arrivare a Cruz de Tejeda. La terza tappa ha una durata indicativa di 7 ore ed è quasi interamente su stradine e sentieri pedonali ed ha un basso livello di difficoltà. Cenobio de Valerón Luoghi particolari a Gran Canaria Il Cenobio de Valerón è un luogo molto particolare. Si tratta di un sito archeologico situato molto in alto, per arrivarci occorre salire una scala in ferro molto lunga. Una volta arrivata ti troverai di fronte ad una vera e propria fortezza verticale con più di 350 rientranze scavate nella roccia che ha la sembianza di un enorme alveare. Qui gli aborigeni custodivano il grano per i periodi di siccità. Il Cenobio de Valerón In passato ognuna di queste rientranze aveva una porticina di pietra o di legno su cui era incisa o dipinta una pintadera, un simbolo che distingueva ogni famiglia. Destinazione starlight Gran Canaria è un luogo particolare così come tutte le isole dell’arcipelago canario in quanto sono destinazioni starlight cioè destinazioni astro-turistiche uniche. Sono uno dei migliori luoghi al mondo per osservare le stelle perché grazie agli Alisei che impediscono la formazione di nubi, i cieli delle isole Canarie sono i più limpidi e chiari d’Europa. Inoltre viene costantemente controllato l’inquinamento elettromagnetico, luminoso e atmosferico dai numerosi Osservatori astronomici di importanza mondiale che si trovano sulle varie isole. 2 FacebookTwitterPinterestEmail
Viaggi Gran Canaria: le spiagge e gli sport nautici by Roberta 26 Aprile 2021 written by Roberta Tempo di lettura 8 minuti Gran Canaria fa parte dell’arcipelago delle Canarie e in questo articolo parleremo delle sue meravigliose spiagge e degli sport nautici che si possono praticare. Potresti essere interessata anche a visitare luoghi meno conosciuti e particolari, in questo articolo te ne indico 5 + 1 particolarità che riguarda l’intero arcipelago. L’isola di Gran Canaria con le sue spiagge è una delle mete preferite per le vacanze durante tutto l’anno, grazie ad una temperatura media annuale di 24° C. Anche gli amanti del mare trovano nell’isola un vero paradiso in quanto le infrastrutture sportive e portuali, e le condizioni del mare e dei venti favoriscono la pratica di molti sport nautici. Potresti essere interessata anche alle altre isole Canarie ma soprattutto come arrivare e dove, con un volo diretto low cost e quali sono i collegamenti interni. Trovi un articolo dove ti racconto a grandi linee di tutte le isole qui. Gran Canaria spiagge Se sei alla ricerca di sole e mare non puoi scegliere posto migliore. La ricchezza ambientale di Gran Canaria è molto varia e le sue spiagge, la maggior parte di sabbia dorata, sono uniche in quanto a bellezza. Ci sono proposte per tutti i gusti, infatti l’isola dispone di oltre 60 km di spiagge. E’ possibile scegliere tra lunghe distese di sabbia dorata, calette nascoste all’ombra delle scogliere e anche zone riservate ai nudisti. Maspalomas e Playa del Inglés La spiaggia di Maspalomas con i suoi 250 ettari di dune vicino al mare, e Playa del Inglés, (entrambi si trovano nella Riserva Naturale di Las Dunas) sono i luoghi più noti per la loro capacità ricettiva e l’offerta per il tempo libero. La spiaggia di Maspalomas è idealmente divisibile in quattro parti, la prima è perfetta per le famiglie, le altre tre sono invece meta preferita per nudisti e lgbt. Inoltre la spiaggia di Maspalomas figura tra la TOP TEN delle spiagge per nudisti d’Europa. Le dune di Maspalomas e Playa del Inglés sono collegate. Le dune si raggiungono attraverso l’ingresso in Avenida de Tirajana oppure con un pullman e una volta lì è anche possibile fare un’esperienza di escursione in cammello. La spiaggia di Maspalomas – Gran canaria Playa del Inglés – Gran Canaria Playa de las Canteras Nel Nord merita una menzione particolare la spiaggia di Las Canteras, una delle migliori spiagge urbane della Spagna e l’orgoglio degli abitanti del capoluogo dell’isola, Las Palmas de Gran Canaria. Residenti e visitatori hanno a disposizione oltre 4 km di spiaggia dorata, protetta da una scogliera naturale conosciuta come La Barra. La parte più a sud della spiaggia di Las Canteras che non ha la scogliera naturale a protezione viene chiamata Cicer. Qui le acque sono agitate e danno la possibilità di fare molti sport come vedremo dopo nello specifico. Gran Canaria – Spiagge e sport – Playa de Las Canteras Playa de Mogán La costa di Mogán è un’altra zona ideale per godersi il mare anche grazie alla stabilità del clima. E’ famoso infatti per avere più di 330 giorni di sole all’anno. La Playa de Mogán è una spiaggia accogliente e riparata con servizio di sdraio e ombrelloni e anche la presenza del bagnino. Punta sulla qualità dei servizi più che sulla folla confusionaria ed è la preferita anche da chi cerca la calma, la serenità del mare e la sua sabbia bianca. E’ adatta a chi ama fare snorkeling grazie alla presenza di molta fauna a ridosso della diga. Le migliori spiagge di Tarajalillo e Mogán godono tutto l’anno di un clima secco e soleggiato. Infatti nel Sud dell’isola l’effetto degli alisei è moderato dalla presenza delle montagne che, trattenendo le nuvole del Nord, garantiscono il tempo bello. Gran Canaria – Spiagge e sport – Playa de Mogán Playa de Amadores Playa de Amadores si trova tra Puerto de Mogán e Puerto Rico e a differenza delle altre è una spiaggia dove l’atmosfera è molto rilassata e romantica. La Playa de Amadores ha una soffice sabbia bianca e le sue acque sono calme e senza onde grazie alla protezione delle due barriere. Qui vengono le coppie alla ricerca di un momento romantico e comunque alla ricerca di pace e tranquillità. Sono assolutamente vietati il pallone e la musica. Anche a Playa de Amadores c’è il noleggio sdraio e ombrelloni, il bar e il ristornate sulla spiaggia, l’acceso disabili, il bagnino e l’assistenza bagnanti. Playa de Amadores – Gran Canaria – spiagge e sport nautici Playa de Puerto Rico Anche la spiaggia (300 metri) di Puerto Rico si trova a Mogán, nel sud dell’isola. E’ raggiungibile con i mezzi e dispone di parcheggio per le auto. Qui le acque dell’oceano sono solitamente meno fredde e calme, questo rende la spiaggia particolarmente indicata per le famiglie. E’ possibile noleggiare sdraio e ombrelloni ed è presente un bar sulla spiaggia. Inoltre la spiaggia è dotata di un accesso apposito per chi ha la sedie a rotelle. Le spiagge di sabbia bianca Le spiagge di sabbia bianca a Gran Canaria sono la Playa de Amadores, Playa Mogán e Anfi del Mar Spiagge migliori o meno turistiche Gran Canaria custodisce anche spiagge meno turistiche. Ciò è dovuto alla loro ubicazione e alla particolare difficoltà nel raggiungerle. Le spiagge meno turistiche sono La playa de Güi Güi, la playa de Faneroque e la playa de Guayedra. Playa de Güi Güi La Playa de Güi Güi è la spiaggia più esotica di Gran Canaria, è situata sul versante occidentale dell’isola e potrei dire, pigra come sono che si arriva solo via mare. Questo perché l’alternativa è un percorso lungo e piuttosto difficile che richiede una buona forma fisica e parecchio allenamento. Occorrono circa 8 ore per raggiungerla a piedi e di sicuro all’arrivo vi sembrerà un miraggio! Se decidete di sudarvela fino alla fine, la partenza è dal villaggio di Tasártico. Playa de Güi Güi Playa de Faneroque La Playa de Faneroque si trova a nord-est dell’isola, vicino ad Agaete. Anche questa spiaggia si raggiunge solo dopo un percorso a piedi. Questa spiaggia è lontana da aree urbanizzate e proprio per questo affascina moltissimo gli amanti della natura e del trekking. Qui è possibile fare il bagno nelle piscine naturali tra le rocce sulla spiaggia, soprattutto quando le condizioni di vento e onde forti richiedono una certa precauzione. Playa de Guayedra La playa de Guayedra si trova vicino ad Agaete ed è raggiungibile con una strada percorribile con veicoli 4×4 oppure a piedi. La strada attraversa un canyon per arrivare fino ad un’insenatura di sabbia da dove ammirare bellissimi tramonti con vista sul Teide. Playa de Guayedra è una delle spiagge per nudisti più ambita dell’isola di Gran Canaria. Gran Canaria, quali sport praticare e dove. Il mare è un elemento fondamentale e una delle principali fonti di divertimento di Gran Canaria. I venti Alisei rendono l’isola perfetta per la pratica di sport nautici nei 236 km di costa dotati di moderne infrastrutture e servizi disponibili tutto l’anno. La Vela Lo sport della vela è molto popolare tra gli abitanti di Gran Canaria. I regatisti nati sull’isola sono campioni a livello internazionale, leader di squadre importanti o appartengono al gruppo olimpico spagnolo. La passione per il mare ha ispirato La Vela Latina Canaria, una manifestazione sportiva nautica che si pratica solo in quest’isola con imbarcazioni lunghe fino a 6,55 metri e larghe fino a 2,37 metri, e con una vela triangolare la cui superficie supera i 40 m². I botes, nome con cui sono conosciute queste imbarcazioni, rappresentano i barrios o quartieri del comune nelle diverse gare che si svolgono nella baia del capoluogo tra Aprile e Ottobre. La regata ARC, che collega Gran Canaria con l’isola caraibica di Santa Lucía invece, è uno degli eventi più attesi dell’anno. Ogni nuova edizione riunisce circa 200 imbarcazioni da diporto e più di 1.200 partecipanti che si avventurano ad attraversare l’ Atlantico in squadra o con le loro famiglie. Regata transoceanica di vela ARC Windsurf Il Sud-Est di Gran Canaria, insieme alle Hawaii, è uno dei migliori posti al mondo per la pratica del windsurf, grazie alle sue condizioni metereologiche. La spiaggia di Pozo Izquierdo, dal 1988, è lo scenario di una delle prove più spettacolari del Campionato del mondo. L’altra spiaggia è la Playa de Vargas, anch’essa sede di alcune prove del mondiale, ed è molto apprezzata come zona di divertimento sia per gli sportivi già affermati che come scuola per i principianti. Kitesurf Nel kitesurf al posto della vela sono gli aquiloni a solcare l’oceano con la stessa energia, potenza e libertà del resto degli sport nautici. Questa attività sportiva è svolta in prevalenza nella regione Sud Ovest, tra i municipi di Ingenio, Aguimes e Santa Lucía de Tirajana, grazie alla presenza costante dei venti Alisei. In inverno lo spettacolo cromatico degli aquiloni si trasferisce a Playa del Inglés per le condizioni più favorevoli. Surf La costa Nord dell’isola è la zona scelta dagli amanti del surf e del bodyboard in cerca dell’onda perfetta. La spiaggia di Las Canteras, intorno alla zona conosciuta come La Cícer, è uno scenario ideale per imparare a fare surf usufruendo dei corsi che offrono le scuole specializzate durante tutti i dodici mesi. Bañaderos e Playa del Hombre, nei comuni di Arucas e Telde, sono altre località ottimali per chi è alle prime armi. Dalla spiaggia di El Confital, nel capoluogo, con la sua famosa onda destra, fino a Gáldar e alla sua onda del Frontón famosa in tutto il mondo, si cavalcano onde che possono raggiungere un’altezza di cinque metri. Surf a El Confital Diving Se ami fare le immersioni e desideri provare, a Gran Canaria puoi trovare una decina di scuole di sub, distribuite su tutta la costa. L’origine vulcanica dell’isola offre una ricchezza biologica ed ecologica vasta e bella da conquistare anche chi pensa di aver già visto tutto quello che c’è da vedere sott’acqua. Nel capoluogo bisogna menzionare la zona di Bajas di La Isleta e La Barra della Playa de Las Canteras. A sud-est vale assolutamente la pena andare alla Playa de El Cabrón, mentre nel Sud consiglio La Baja de Pasito Blanco. Nel Nord da citare Sardina del Norte e Caleta Baja nel comune di Gáldar. Pesca sportiva d’altura I porti turistici di Gran Canaria sono il punto di partenza per i pescatori che salpano alla ricerca di forti emozioni in alto mare. La palamita, il tonno bianco, il barracuda o il marlin blu sono pesci pregiati che pescatori dilettanti e professionisti possono pescare durante tutto l’anno. Dai porti partono ogni giorni decine di barche che permettono al turista di apprezzare il mare dell’isola e la varietà dei pesci, vivendo un’esperienza unica. Per tutti gli aggiornamenti riguardo alla situazione Covid-19 in loco, prima di partire consultare sempre il sito www.viaggiaresicuri.it 0 FacebookTwitterPinterestEmail
Viaggi Isole Baleari, quale scegliere? by Roberta 16 Aprile 2021 written by Roberta Tempo di lettura 11 minuti Le isole Baleari sono quattro, Maiorca, Minorca, Ibiza e Formentera, ma quale scegliere? Stai pensando ad una vacanza alle Baleari ma non sai dove andare, cosa vedere, i punti panoramici, la natura, quale isola scegliere insomma. In questo articolo ti dirò tutto questo e anche di più. Seguimi fino alla fine se vuoi sapere quali sono le spiagge migliori di ogni isola, cosa mangiare di tipico, cosa acquistare di artigianale e ti guiderò alla scoperta delle bellezze e delle peculiarità di ognuna per conoscerle meglio e decidere quale scegliere per la tua vacanza. Il loro clima, con più di 300 giorni di sole all’anno, permette di fare tantissime attività all’aperto, dalle passeggiate a cavallo alle escursioni in barca o in mongolfiera, agli sport acquatici. Visiterai paesi e città, assaporando la storia e la cultura delle isole nei musei, nelle chiese gotiche e persino nei castelli medievali. Non mancheranno occasioni per il divertimento, in ogni isola troverai sempre qualcosa da fare. Se non hai ancora prenotato prova a dare un’occhiata a questa proposta per Ibiza Sant’Eulalia, la proposta si basa su una settimana nel mese di settembre ma il form puoi usarlo in qualunque momento, anzi se blocchi con maggior anticipo la tua vacanza puoi risparmiare anche parecchio! Ma adesso partiamo insieme alla scoperta delle Isole Baleari. Vuoi approfondire anche la conoscenza dell’arcipelago delle Canarie? Ne parlo qui. Maiorca Isole Baleari, quale scegliere? Cosa vedere a Maiorca Il bellissimo centro storico di Palma, capoluogo di Maiorca è un incanto. La Cattedrale gotica, La Seu, sorge di fronte al mare ed è affacciata sulle mura romane. Restaurata da Antonio Gaudí, custodisce uno spettacolare dipinto murale opera di Miquel Barceló La Cattedrale La Seu a Maiorca A pochi passi di distanza troverai la Almudaina, altra bellezza in stile gotico. E’ il Palazzo Reale nonché una delle residenze della famiglia reale spagnola. Ammira il riflesso di entrambe le costruzioni sul lago artificiale del Parco del Mare e prosegui fino alla Lonja, antica loggia dei mercanti. Scopri altri tesori tra i vicoli del centro, il museo del Palazzo March custodisce un’interessante collezione di sculture contemporanee e libri antichi. Prosegui fino al Convento di San Francesco con il chiostro gotico dalle colonne sottili. La Chiesa di Santa Eulalia, particolare per le sue gargouille sulle terrazze. Puoi ammirare alcuni dei dipinti più famosi di Miró, uno dei massimi rappresentanti del surrealismo, presso la Fondazione Pilar e Joan Miró. Se vuoi osservare l’isola da un punto privilegiato, a circa 3 km dal centro storico troverai il Castello di Bellver, in stile gotico, uno dei pochi in Europa a pianta circolare. Infine, viaggia fino alla preistoria visitando i complessi talaiotici, antichi insediamenti dei primi abitanti dell’arcipelago. Nella località di Artà ne troverai uno dei più grandi e meglio conservati, Ses Païsses che si trova in un bel bosco di querce. Natura a Maiorca Maiorca racchiude bellezza in ogni suo angolo, anche sotto terra. Riesci a immaginare un concerto di musica classica in una grotta sotterranea di 5000 anni fa? Nella località di Porto Cristo potrai vivere questa esperienza in due luoghi diversi. Nelle grotte del Drach ti aspetta il lago Martel, uno dei maggiori laghi sotterranei che potrai attraversare in barca. Mentre nelle grotte dels Hams, potrai osservare particolari formazioni rocciose: le pianure di Fra Mauro, la fosse dell’inferno, il mare di Venezia, il laghetto sotterraneo. Interno delle grotte del Drach Negli enormi spazi delle grotte di Artà, situate presso le scogliere di Capdepera, ti sembrerà di vedere animali mostruosi e costruzioni gotiche. Anche le grotte di Campanet sapranno affascinarti con fantastiche sale, gallerie e ampie terrazze. Un’ altro scenario meraviglioso è quello della cordigliera di Tramontana, per vederla comodamente puoi fare un giro a bordo del treno centenario che va da Palma a Sóller. Se ami il trekking, una delle escursioni più belle che puoi programmare durante il tuo soggiorno a Maiorca è quella al Torrent de Pareis, una spettacolare gola naturale. La gola del Torrent de Pareis a Maiorca Ma l’isola di Maiorca è anche il paradiso per gli amanti del mare. Possiede varie riserve marine distribuite lungo il litorale, come la baia di Palma, quella del Llevant o quella del Migjiorn a Maiorca. Le spiagge di Maiorca Sulle spiagge cittadine potrai usufruire di ogni comfort. Potrai sdraiarti sotto l’ombrellone in uno stabilimento balneare, assaporare piatti deliziosi in uno dei ristoranti affacciati sul Mediterraneo o praticare il tuo sport preferito. Nella baia di Palma puoi scegliere tra varie opzioni come la spiaggia di S’Arenal, con un esteso lungomare costeggiato da palme e l’Oratori de Portals (o Cala Portals Nous) una delle più frequentate e di facile accesso. Concediti una lunga camminata su uno degli arenili più grandi delle Baleari, quello di Alcúdia, o trascorri un’intera giornata di sole e mare a Es Port, un lido molto popolare a ridosso di Colònia de Sant Jordi, nel comune meridionale di Ses Salines. A sei km da Santanyì, si trova Calò des Moro raggiungibile percorrendo un sentiero che termina con una scala in pietra; lo sforzo sarà ricompensato da una spiaggia di fine sabbia bianca e acque turchesi. Se preferisci allontanarti dalle città, esplora Portals Vells, nel comune di Calvià, una cala dalle acque cristalline circondata dai pini. Cala di Portals Vells Cosa si mangia a Maiorca Tra i piatti tradizionali di Maiorca c’è la coca de trempó, una base di pane piatta e quadrata con ortaggi diversi e l’arròs brut (riso sporco), un riso brodoso speziato, fatto in origine con carne e selvaggina, a seconda di quello che veniva cacciato, mentre adesso viene fatto prevalentemente con carne di lepre, ma si può trovare anche con l’aggiunta di crostacei e verdure. Da provare anche la famosa ensaimada, un dolce sfogliato a forma di spirale, cosparso di zucchero a velo. Maiorca è famosa anche per il miele e le mandorle protagoniste della tradizione culinaria locale. Cosa comprare a Maiorca Le strade commerciali di Palma sono Sant Miquel, Jaume III o El Born. Se vuoi oggetti di artigianato ti consiglio di curiosare tra le bancarelle della Plaça Major la mattina. Nelle località litoranee troverai vivaci mercatini all’aperto con proposte di ogni tipo. I prodotti maiorchini tradizionali più apprezzati sono i tessuti o le creazioni di oreficeria, cesteria e ceramica. Come souvenir invece puoi acquistare un siurell, una piccola figura di argilla bianca con un fischietto, le cui origini risalgono all’epoca talaiotica. Una menzione a parte meritano gli articoli in pelle, come le calzature, famose in tutto il modo per la loro qualità. Se vuoi conoscerne il processo di produzione artigianale, puoi visitare uno dei tanti laboratori nelle località in cui vengono fabbricate come Inca, nel territorio del Raiguer, al centro dell’isola. L’arcipelago di Cabrera A circa 10 km a sud del Capo di Salines a Maiorca, si trova l’arcipelago di Cabrera. E’ formato da 19 piccole isole e isolotti, la più grande è quella di Cabrera e tutte sono state dichiarate Parco Nazionale Marittimo Terrestre nel 1991. Isola di Cabrera Presso la Colònia de Sant Jordi è possibile effettuare un’escursione in barca in cui si potranno avvistare molte specie di rapaci e uccelli marini. Tra i suoi fondali sabbiosi e ricchi di grotte sarà facile incrociare delfini, tartarughe comuni e tartarughe liuto. Un’ altra opzione è quella di percorrere il sentiero che porta al castello la Miranda per vedere un panorama incredibile oppure quello più lungo che porta fino al faro di n’Ensiola. In questo caso avrai anche la possibilità di ammirare la grande varietà di vegetazione presente, nell’isola infatti ci sono più di 400 specie botaniche. Minorca Isole Baleari, quale scegliere? Cosa vedere a Minorca Scopri la Ciutadella di Minorca, antico capoluogo dell’isola, con i suoi palazzi, le costruzioni medievali e i vicoli selciati. Il Castello di San Nicolàs a ridosso del porto e la Cattedrale di Santa Maria in stile gotico catalano. Nella zona più orientale scoprirai tracce della cultura dell’isola di epoca preistorica presso il villaggio talaiotico di Trepucó dove è custodita una delle taulas (costruzione talaiotica a forma di T, esclusiva dell’isola di Minorca) più impressionante e meglio conservata. Taulas nel Villaggio talaiotico di Trepucó Andando ancora più indietro nel tempo, è possibile visitare la Torre d’en Galmés, un insediamento pre-talaiotico con case circolari e i resti di un sistema di raccolta dell’acqua. In Giugno ha luogo l’evento più significativo per Minorca, la festa di Sant Joan, una delle tradizioni più antiche dell’isola. La festa dura 5 giorni e il suo culmine è il 23 e il 24 Giugno. L’attrattiva principale sono i cavalli attorno ai quali si svolge tutta la festa. Nella parte orientale dell’isola si trova Mahón, capoluogo di Minorca. Visita la maestosa fortezza La Mola, il Museo di Minorca e la Chiesa di Santa Maria. Natura a Minorca Oltre al patrimonio archeologico e culturale, Minorca spicca per l’enorme ricchezza ecologica e paesaggistica. Scopri i diversi habitat dell’isola a piedi, a cavallo o in bicicletta. Panoramica del parco naturale S’Albufera des Grau Visita il parco naturale di S’Albufera des Grau. Ci sono tre sentieri per attraversarlo. Vedrai costruzioni megalitiche, spiagge incontaminate e scogliere, lagune e avvisterai specie autoctone come il falco pescatore e la lucertola balearica. Le spiagge di Minorca Trovare la spiaggia preferita a Minorca può diventare impegnativo dal momento che ce ne sono più di 70. Nel sud abbondano quelle di sabbia bianca finissima e dalle acque cristalline, come la spiaggia di Macarelleta, una delle più popolari nella stagione estiva. La spiaggia Macarelleta Cala Escorxada è una delle spiagge più paradisiache e tranquille del sud, isolata da qualsiasi nucleo urbano, per accedervi è necessario camminare per più di 50 minuti. Cala Turqueta, autentico paradiso nascosto da una pineta, o le deliziose Cala Blanca e En Forcat, vicino a Ciutadella, ideali per prendere e fare una prima lezione di immersione. Nella parte settentrionale, la sabbia dalle tonalità rosse contrasta con il verde e l’azzurro del mare. Ci sono spiagge circondate da dune, come quella di Binimel-là nella Riserva Marina del nord, oppure da scogliere come Cala Morell. Anche trovare la soluzione abitativa può essere un pensiero come organizzare la vacanza e se non hai tempo ricorda che puoi sempre fare affidamento su di me, rimanendo su Minorca ad esempio puoi sbirciare questa proposta già pronta e da li contattarmi, ricorda che se non è quella sarò comunque in grado di trovare la soluzione perfetta lasciando a te il piacere di goderti la vacanza senza intoppi, mica poco di questi tempi 😉 Cosa si mangia a Minorca Le ricette dell’isola si basano su prodotti della terra e del mare. Le melanzane alla minorchina sono una pietanza che esalta la ricchezza e la varietà dei prodotti dell’orto, tra cui spiccano anche le zucchine, i peperoni e i carciofi. La caldereta de langosta è una zuppa di aragosta inventata dai pescatori e forse è il piatto più rappresentativo dell’isola di Minorca. Indiscutibile protagonista della gastronomia locale è il formaggio di Mahón che ha la denominazione di origine protetta. Si può assaporare da solo oppure all’interno della pasta sfoglia, o di patate ripiene o insalate. Sembra sia nato a Mahón (da cui il nome) e che un albergatore del posto lo servì al maresciallo di Richelieu, capo delle truppe francesi che conquistarono il popolo minorchino. Abbina ai tuoi pasti un buon vino dell’isola e gustati il gin aromatizzato alle bacche di ginepro. Cosa comprare a Minorca Una delle attività più piacevoli dell’isola è passeggiare tra fiere e mercati all’aperto, in cerca di articoli di artigianato e prodotti della terra. In estate ne troverai alcuni molto speciali come il mercato creativo artigianale di Es Castell, una bella località marinara situata presso la bocca del porto di Mahón. Nel mercato artigianale di Ciutadella, allestito anch’esso nel periodo estivo, troverai di tutto, dai gioielli alle scarpe, alle ceramiche. Ibiza Isole Baleari, quale scegliere? Cosa vedere a Ibiza Ibiza è famosa per le sue lunghe notti di festa e le spiagge di sabbia fine, ma non e solo questo. Non a caso ha ottenuto il riconoscimento dell’Unesco per la cultura e la biodiversità. Potrai ammirare le vestigia lasciate dai fenici e dai cartaginesi o le testimonianze di epoca rinascimentale. Il centro storico Dalt Vila cinto da impressionanti mura rinascimentali erette a difesa dagli assedi dei pirati, le cinque porte d’accesso e la più monumentale è il Portal de ses Taules, vicino al Mercato Vecchio. Veduta panoramica del centro storico – Dalt Vila Tutte le strade portano alla Cattedrale di Santa Maria de las Nieves, costruita sulle antiche mura arabe, ma perdersi nel labirinto dei suoi vicoli e delle sue piazze sarà divertente. In cima al monte Puig de Vila si trova il Castello dell’Almudaina, il monumento più alto della città, con il so maschio di origine medievale. Vale la pena dedicare qualche ora ai musei della città. Il Museo Archeologico di Ibiza e Formentera custodisce una collezione unica di oggetti che racchiude 3000 anni di storia. Se ami l’arte moderna, visita il Museu d’Art Contemporani d’Eivissa (MACE). Natura ad Ibiza Ammira dalla spiaggia il profilo degli isolotti di Es Vedrà e Es Vedranell, nel Parco Naturale di Cala d’Hort, Cap Llentrisca e Sa Talaia. Uno scenario perfetto per escursioni a piedi o in bicicletta oppure per fare immersioni. Il Parco Naturale di Ses Salines si estende dal sud di Ibiza al nord di Formentera e include anche il braccio di mare che separa le due isole. Sotto l’acqua crescono praterie di posidonia oceanica, una pianta essenziale per la vita sottomarina, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Parco Naturale Ses Salines Fenicotteri rosa nel Parco Naturale di Ses Salines Nella parte settentrionale dell’isola, tra le impressionanti scogliere del porto di San Miguel, si trova la grotta di Can Marçà che risale a più di 100.000 anni fa. Le spiagge di Ibiza Le spiagge e le insenature del litorale di Ibiza appassionano sia chi ama gli sport nautici, sia chi desidera fare un bagno in un luogo magico. Se visita la città di Ibiza, esplora le spiagge cittadine di Ses Figueretes e Talamanca, provviste di stabilimenti balneari con ombrelloni e sdraio, bagnino e docce. Potrai raggiungerle a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici e sono accessibili a persone con mobilità ridotta. L’ampia spiaggia d’En Bossa, appartenente anch’essa al comune di Ibiza anche se si estende prevalentemente nel comune di San José, offre gli stessi comfort. Cosa si mangia a Ibiza Gustosa e salutare, la cucina di Ibiza è così. Una delle pietanze più rappresentative è il bullit de peix, pesce ricoperto da una deliziosa salsa alioli ( emulsione di olio e aglio) con un tocco di zafferano. Il riso dell’arroz a banda, cotto con il brodo di pesce, viene servito a parte. Per addolcire il palato prova le orelletes, le tradizionali ciambelle fritte profumate all’anice. Cosa comprare a Ibiza Se visiti la città di Ibiza, approfitta per fare acquisti nella zona del porto. Percorri le stradine del quartiere La Marina e scegli tra migliaia di proposte di artigianato e moda. Se preferisci strade più ampie e moderne, esplora la zona dell’ensanche e i dintorni del Mercato Nuovo, luogo perfetto per apprezzare i prodotti freschi della terra. I mercatini all’aperto ti affascineranno con i loro colori anni ’70. Uno dei più antichi è il mercatino del porto di Ibiza, autentico paradiso di bigiotteria e artigianato. Il mercatino hippie Las Dalias, a Sant Carles, e il mercatino hippie del viale di S’Alamera sono altrettanto caratteristici. Formentera Isole Baleari, quale scegliere? Cosa vedere a Formentera Se c’è qualcosa per cui Formentera è famosa sono le sue spiagge di sabbia bianca e le sue acque cristalline. Puoi percorrere l’isola da punta a punta lungo i suoi 19 km a piedi, a cavallo o pedalando lungo più di 30 sentieri verdi. Scoprirai laghi, dune, saline, grotte e boschi di pini. Lungo la strada troverai mulini, campi coltivati e piccole località ricche di fascino come Sant Ferran de ses Roques e Pilar de la Mola. Sant Francesc Xavier, capoluogo dell’isola, ti conquisterà con le sue casette bianche, i negozi e i ristoranti intorno alla piazza della chiesa, che anticamente serviva da rifugio dagli attacchi dei pirati. Le spiagge di Formentera Ses Illetes è una delle più belle spiagge d’Europa ed è stata parecchie volte tra le 10 spiagge migliori al mondo. Si trova sulla penisola di Es Trucadors, nel cuore del Parco Naturale di Ses Salines, condiviso con Ibiza. La spiaggia di Ses Illetes A sud la spiaggia di Es Migjorn, a forma di mezzaluna, è una delle preferite dalle famiglie. Molto vicino troverai Es Arenals, un lungo lido dalle acque tranquille e poco profonde, attrezzato con servizi di ogni tipo come ombrelloni, sdraio, scuola di windsurf e immersioni, ristoranti e chiringuitos. Non andare via senza aver visitato i suoi emblematici fari. Cap de Barbaria è il punto più meridionale delle Baleari e La Mola, situato a est su una scogliera a circa 120 m. sul mare. Qui trovi la pagina del portale ufficiale del Turismo spagnolo dedicata alle Baleari. Anche per Ibiza e Formentera trovi delle proposte ma se non fossero in linea con il tuo gusto nessun problema, entra e usa ugualmente il form per chiedermi un preventivo, troverò la soluzione adatta alle tue esigenze. Spero che tutte le informazioni raccolte in questo articolo possano esserti utili per avere un’idea più chiara quando ti troverai di fronte alla scelta dell’isola giusta nell’arcipelago delle Baleari. 0 FacebookTwitterPinterestEmail
What Women Want 10 consigli per mangiare fuori da sola by Roberta 6 Aprile 2021 written by Roberta Tempo di lettura 5 minuti Mangiare fuori da sola è sicuramente uno dei problemi a cui ognuna di noi pensa quando decide di viaggiare in solitaria. In questo articolo ti indicherò 10 consigli per risolvere il problema di mangiare fuori da sola. A volte si percepisce come un problema anche Cosa fare da sola in viaggio? Te ne parlo qui. Ma torniamo a bomba, mangiare da sola può essere una prospettiva incredibilmente scoraggiante soprattutto al ristorante. Solo il pensiero di dire: “tavolo per uno, grazie” ti fa sudare freddo? Sei certa che ti guarderanno tutti per il fatto che sei da sola? Tranquilla ci siamo passate tutte, e la cosa bella è che si può superare! Ecco i miei 10 consigli per mangiare da sola al ristorante. Inizia a piccoli passi Il primo consiglio è quello di iniziare a piccoli passi, non correre prima di saper camminare! Non si sa bene il perché ma è un dato di fatto che la cena sembra essere il pasto in cui essere soli sia la cosa peggiore. Bene allora inizia con andare a pranzo fuori da sola. Sarà più facile incontrare altre persone da sole, una mamma con il bimbo, una persona in pausa pranzo, un ragazzo che ha saltato la scuola. Questo primo step ti aiuterà ad aumentare l’autostima. Mangiare fuori da sola Scegli il ristorante in anticipo Scegli prima dove andare a mangiare perché lasciare la scelta all’ultimo è un altro problema che aggiungi alla situazione. Durante la giornata, camminando vedrai tantissimi locali e potrai tranquillamente scegliere quello che ti sembrerà più carino e che sia più nelle tue corde. Prenota il tuo tavolo Una volta scelto il ristorante prenota un tavolo, in questo modo avvisi il locale che sei da sola e non dovrai dirlo quando arrivi, evitando la domanda: ” solo uno?” che qualcuno, poco al passo con i tempi, ancora si ostina a fare. Alcuni locali tendono ad assegnare tavoli “sfigati” alle persone da sole. Fai in modo che non ti venga assegnato un tavolo in cucina oppure accanto alla porta del wc. Capisco che l’idea di sedersi in centro alla sala non sia la tua aspirazione ma se ci fosse un tavolo laterale, magari accanto ad una finestra da dove poter guardare fuori, ecco quello è da preferire. Puoi chiederlo senza problemi, con l’accortezza di non prenotare nell’ora di punta. Non scegliere l’ora di punta Mangiare fuori da sola: consigli pratici Mi riferisco prevalentemente alla cena nel consigliarti di prenotare il primo turno o l’ultimo. Escludere l’ora di punta sarà di certo un vantaggio per te perché potrai scegliere un tavolo migliore come detto sopra e sicuramente ci sarà meno gente e questo influirà sulla tua ansia da prestazione, almeno per le prime volte. Conosci la strada E’ molto importante dopo aver scelto il ristorante e prenotato il tavolo, aver ben chiaro la strada da fare per raggiungerlo. Studia il percorso migliore e che sia comodo anche per rientrare dopo cena o, meglio ancora, prendi un taxi che ti porti direttamente a destinazione. Portati dei passatempi Al ristorante ci sono un paio di momenti di attesa che di norma sono dopo aver ordinato e dopo aver chiesto il conto. In questi momenti è molto utile avere qualcosa che ci tenga impegnate e distratte dall’ansia e a quest’uso vanno benissimo lo smartphone, una rivista o una guida turistica. Questi oggetti sapranno sicuramente riempire i momenti di attesa e riusciranno ad estraniarci dal la situazione. Puoi anche approfittare del momento per scrivere le cartoline se sei tra quelle persone come me, che amano ancora riceverle e mandarle. Lo smartphone è un ottimo passatempo per i tempi di attesa Vestiti bene ma a tuo agio Mangiare fuori da sola: consigli pratici Cambiati come se dovessi uscire in compagnia anche se sei da sola, non uscire in tuta e con il trucco dalla mattina, essere in ordine ti farà sentire meglio sicuramente. Metti però un abito che ti fa sentire a tuo agio, diversamente al disagio dell’essere da sola si aggiungerebbe quello di non sentirsi bene nei propri panni, meglio di no. Portati un “segnaposto” Quando si è da sole ad un tavolo, anche alzarsi per andare alla toilette può essere un problema, specialmente se hai appena ordinato oppure se hai finito di mangiare ma vuoi ancora prendere un caffè. Questo perché nei casi in cui ci sono diversi camerieri, il tuo tavolo potrebbe venire considerato libero non essendoci piatti e quindi potrebbe essere riassegnato in tua assenza. Lasciare la borsa incustodita è fuori discussione e neanche lo smartphone, quindi come risolvere il problema? Con un segnaposto che può essere un foulard oppure una guida turistica o un libro. Mangiare fuori da sola Siamo tutti egocentrici Mangiare fuori da sola: consigli pratici Come ho già detto, uno dei maggiori ostacoli che ci blocca dal mangiare fuori da sole è la preoccupazione di essere sotto la lente d’ingrandimento cioè guardate da tutti come mosche bianche. In realtà la maggior parte delle persone sono troppo assorbite da se stesse e dai propri affari per andare al di là di un’ occhiata di un secondo nella nostra direzione e non specificatamente verso di noi. Paga in contanti Ok sei arrivata a fine cena, ce l’hai fatta ma essendo la tua prima volta sei un po’ provata. Questo è uno di quei momenti “morti” di cui ti parlavo più sopra e tu invece vorresti già essere fuori di lì, lo capisco, ci sono passata anche io. Proprio per questo il mio consiglio è quello di non aspettare proprio all’ultimo a chiedere il conto, e soprattutto cerca di pagare in contanti. Cambia in anticipo i tuoi soldi in modo da avere diversi tagli di banconote, questo ti consentirà di pagare usando i soldi giusti, considerando la mancia eventuale. A quel punto potrai andartene senza dover richiamare il cameriere, che ti ha lasciato il conto, per pagare con la carta. Spero di esserti stata d’aiuto con i miei consigli che io per prima ho messo in atto. Adesso non ho più problemi ad andare al ristorante da sola ovunque mi trovi e ti dirò di più, vado dappertutto da sola, anche al cinema. Pensa un posto…ora io ci vado da sola, quindi è possibile! Basterà fare un pochino di pratica come in tutte le cose. Ogni volta che ci apprestiamo a fare qualcosa che non conosciamo siamo in ansia, per poi pensare: “tutto qui?”. E allora chiediti perché questa cosa dovrebbe essere diversa? Se hai delle domande puoi farmele tranquillamente qui sotto, ti risponderò molto volentieri. 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